La diffusione epidemica dell’influenza aviaria tra i bovini da latte – in più di 700 allevamenti, oltre il 71% del totale – ha costretto il governatore della California a dichiarare lo stato di emergenza, il 18 dicembre 2024. (1)
La situazione continua a peggiorare, anche in altri Stati USA, (2) e si inizia a temere la mutazione del virus, con salto di specie (spillover) verso gli esseri umani. Gravi danni alle filiere produttive, e alcune preoccupazioni.
1) Influenza aviaria, premessa
La prima epidemia da virus dell’influenza aviaria altamente patogena (HPAI) H5N1 A/goose/Guangdong/1/1996 è emersa nel 1996. Da allora, i virus aviari del sottotipo H5 si sono diffusi ampiamente in Europa, Africa, Nord America e Asia attraverso gli uccelli migratori, dando origine a diversi cladi e sottocladi filogenetici.
L’ultima epidemia tuttora in corso da H5N8 è a sua volta dilagata dalla Russia occidentale e il Kazakistan settentrionale verso l’Europa e oltre, attraverso gli uccelli migratori (3,4). E alla fine del 2021, un virus H5N1 rilevato in Nord America è stato in grado di infettare un ampio spettro di specie aviarie e di mammiferi, marini e terrestri.
2) California, influenza aviaria in oltre 700 allevamenti di bovini da latte
L’infezione da virus H5N1 del clade 2.3.4.4b è stata segnalata per la prima volta nei bovini da latte, in Texas e in Kansas (USA), a marzo 2024. E si è rapidamente diffusa in 16 Stati della federazione, causando infezioni lievi anche presso alcuni lavoratori degli allevamenti. Sebbene il virus abbia finora mantenuto la specificità per i recettori aviari.
In California – primo Stato produttore di latte in USA – è stato finora registrato il maggior numero di contagi nelle mandrie da latte, con una ridda di segnalazioni negli ultimi mesi. Il suo governatore ha perciò mobilitato una risposta completa e trasversale, volta a ridurre al minimo l’esposizione dei lavoratori agricoli e la contaminazione dei prodotti lattiero-caseari crudi.
Lo Stato ha fatto ricorso alle competenze tecniche e operative dei governi locali, statali e federali per educare il pubblico, gli operatori sanitari, i datori di lavoro e i lavoratori sulle misure di prevenzione e controllo per ridurre il rischio di esposizione all’influenza aviaria. Oltre a distribuire milioni di dispositivi di protezione individuale ai lavoratori ad alto rischio, in aziende lattiero-casearie e avicole. (2)
3) Rischi di mutazione del virus
AMVA (American Veterinary Medical Association), in un rapporto del 30 dicembre 2024, ha richiamato uno studio scientifico sul virus H5N1, pubblicato a dicembre sulla rivista Science. (5) I ricercatori (Lin et al., 2024) hanno eseguito analisi genetica e strutturale delle possibili mutazioni del clade 2.3.4.4b, rilevando che:
– una singola mutazione (da glutammina a leucina nel residuo 226, dell’emoagglutinina del virus) è sufficiente per passare dalla specificità aviaria a quella umana
– l’analisi è in ogni caso limitata alla specificità dei recettori, senza considerare tutti i fattori associati alla trasmissione dei virus influenzali da uomo a uomo.
‘L’infezione da H5N1 dei lavoratori del settore lattiero-caseario fornisce una pressione selettiva per la specificità dei recettori di tipo umano. Inoltre, nella stagione influenzale, la coinfezione con i virus dell’influenza stagionale potrebbe portare al riassortimento dei virus bovini e umani e alla creazione di un virus ibrido più adattato all’infezione umana’. (6)
4) Infezioni umane generalmente non gravi
Uno studio finanziato dai Centers for Disease Control and Prevention (Ison et al., 2024) ha analizzato i primi 46 casi umani di infezione da influenza aviaria A(H5N1) identificati da marzo a ottobre 2024 negli Stati Uniti. Di questi:
- 20 soggetti sono stati esposti a pollame infetto, 25 sono stati esposti a mucche da latte infette o presumibilmente infette, e un individuo non ha avuto alcuna esposizione identificata
- tra i 45 pazienti con esposizione ad animali (età media 34 anni) il decorso è stato lieve, con una durata media di 4 giorni (intervallo da 1 a 8), senza ricoveri né complicanze
- l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale da parte dei lavoratori esposti ad animali infetti è stato ‘subottimale’. Guanti (71%), protezione per gli occhi (60%) e poche maschere facciali (47%)
- 42 pazienti (93%) hanno avuto congiuntivite, 22 (49%) febbre e 16 (36%) sintomi respiratori; 15 (33%) avevano solo congiuntivite. (7)
5) Primi casi di malattia umana grave
Il primo caso di malattia umana grave riguarda una bambina canadese di 13 anni, affetta da obesità, ricoverata all’ospedale della British Columbia il 7 novembre 2024 in condizioni di insufficienza respiratoria, polmonite, danno renale acuto, trombocitopenia e leucopenia. La ragazza – dopo 30 giorni di dialisi e 40 di ECMO (ExtraCorporeal Membrane Oxygenation) – è stata dimessa dal reparto di terapia intensiva. (8)
La probabile causa dell’infezione da H5N1 del clade 2.3.4.4b è stata individuata nel contatto con oche selvatiche, forse mediato da un animale domestico.
Il secondo caso è stato invece riferito da CDC, il 18 dicembre 2024 in Louisiana. Il paziente avrebbe contratto l’infezione attraverso i suoi polli da cortile ed è stato ricoverato in ospedale per un grave ‘caso di infezione da virus dell’influenza aviaria A(H5N1)’. CDC – senza fornire dettagli sullo stato di salute del paziente – ha ricordato che anche i cacciatori e gli allevatori non professionali devono utilizzare ‘personal protective equipment’ (PPE) ogni qualvolta possano entrare in contatto con uccelli malati e loro feci. (9)
6) Impatti sulle filiere e lavori in corso sui vaccini
Le filiere zootecniche stanno subendo gravi danni a causa dell’influenza aviaria. L’abbattimento di oltre 50,5 milioni di capi di pollame, in 46 Stati USA, ha provocato anche un aumento significativo dei prezzi. (10) E le analisi proseguono sul latte vaccino.
Le università frattanto proseguono la ricerca sui vaccini potenzialmente utili a migliorare la risposta immunitaria all’influenza aviaria. Dopo i lavori dell’Università di Wageningen, si segnalano quelli della School of Medicine dell’Università di Stanford (11,12).
Dario Dongo
Note
(1) Governor Newsom takes proactive action to strengthen robust state response to Bird Flu. Government of California, US. December 18, 2024 https://tinyurl.com/mvxsy7km
(2) Animal and Plant Health Inspection Service, USDA. HPAI Confirmed Cases in Livestock. Latest retrieved January 2, 2024 https://tinyurl.com/yr5mv66h
(3) Dario Dongo, Carmela Mele. Avian flu, alert in Europe. Update. FT (Food Times). November 18, 2020
(4) Giorgio Perrone. Avian flu, growing contagion on farms. GIFT (Great Italian Food Trade). 2.12.21
(5) R. Scott Nolen, Malinda Larkin. Novel bird flu strain continues to threaten animal, public health. AMVA News. December 30, 2024 https://tinyurl.com/4pwe5rc6
(6) Ting-Hui Lin et al. (2024). A single mutation in bovine influenza H5N1 hemagglutinin switches specificity to human receptors. Science 386, 1128-1134. Doi: 10.1126/science.adt0180
(7) Michael G. Ison, Jeanne Marrazzo (2024). The Emerging Threat of H5N1 to Human Health. New England Journal of Medicine, 0, 0, (undefined).
/doi/full/10.1056/NEJMe2416323
(8) Critical Illness in an Adolescent with Influenza A(H5N1) Virus Infection. Letter to the editor. New England Journal of Medicine. December 31, 2024 https://tinyurl.com/2cx2w695
(9) CDC Confirms First Severe Case of H5N1 Bird Flu in the United States. CDC. December 18, 2024 https://tinyurl.com/ywyrbfrc
(10) US poultry farms forced to eliminate 50,5 million chickens because of avian flu. MercoPress. December 29, 2024 https://tinyurl.com/yfxyprpk
(11) Dario Dongo. Highly pathogenic avian flu boom, Wageningen trials three vaccines. FT (Food Times). October 11, 2022
(12) Vamsee Mallajosyula et al. (2024). Coupling antigens from multiple subtypes of influenza can broaden antibody and T cell responses. Science 386, 1389-1395. Doi:10.1126/science.adi2396
Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.