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Caffè al ginseng, attenzione agli additivi. 20 prodotti a confronto

Il caffè al ginseng può contenere additivi problematici, oltre a grassi saturi e zuccheri in dosi importanti. Una panoramica dell’offerta a scaffale mostra tuttavia che accanto a molti prodotti poco apprezzabili è spesso presente un’alternativa più che accettabile. Abbiamo esaminato le etichette di 20 prodotti, distinti tra polveri solubili e capsule. (1)

Ingredienti, la ricetta-tipo

La ricetta-tipo dei caffè al ginseng contiene (in ordine variabile)

– zucchero

– sciroppo di glucosio

– latte scremato in polvere

– caffè istantaneo

– grasso o olio di cocco

– aromi, di sintesi in 15 su 20 prodotti

– estratto in polvere di ginseng.

Un pieno di additivi

Nella quasi totalità dei casi sono presenti inoltre mix di additivi, a volte poco raccomandabili. Tre richiedono particolare attenzione:

– fosfati

– biossido di silicio

– mono e digliceridi degli acidi grassi.

La tabella seguente ne riepiloga i nomi, le sigle CE e le ragioni per evitarli (anche perché sono contenuti in molti altri prodotti industriali e bisogna tenere conto del loro apporto complessivo).

gli additivi del caffè al ginseng

Profilo nutrizionale

L’apporto di zuccheri e di grassi saturi merita attenzione, specie se il consumo di ‘caffè al ginseng’ è frequente.

Caffè al ginseng solubile

I sette prodotti solubili selezionati sono in realtà ‘preparati per bevande al gusto di caffè e ginseng’. In effetti, la concentrazione dei due ingredienti caratterizzanti è piuttosto ridotta.

– il caffè (solubile) è presente in percentuale variabile tra 11,5 e 18,

– il ginseng oscilla tra 0,4% e 0,8%.

La ‘struttura’ della bevanda non è perciò la dose omeopatica di ginseng bensì una ‘polvere’ di grassi e zuccheri.

L’economico e ‘corposo’ grasso di cocco – sempre presente – si compone per il 91,94% di acidi grassi saturi. (2)

La concentrazione di grassi saturi nei sette caffè al ginseng solubile, di conseguenza, varia dal 4,2% al 18%.

Gli zuccheri nei prodotti ‘da zuccherare’ variano dal 25% al 31%, a causa soprattutto della presenza di sciroppo di glucosio. In quelli ‘classici’, vale a dire con lo zucchero al primo posto nella lista ingredienti, si raggiunge una quota pari ad almeno la metà della polvere: dal 50% al 57%.

Gli additivi non mancano. I fosfati sono sempre presenti, in un caso persino assieme agli emulsionanti. Fa eccezione il Nescafé Gold Ginseng, privo di additivi problematici.

confronto caffè al ginseng solubile

Orzo bimbo, inadatto ai bimbi

Tra i 20 prodotti campionati abbiamo inserito un prodotto extra, in quanto privo di caffè. Si tratta di Orzo bimbo, orzo e ginseng, in capsule compatibili con le macchine Nespresso.

L’eccezione è utile per ricordare che le parole inserite nei marchi commerciali non riflettono necessariamente l’identità del prodotto. Sarebbe altrimenti allarmante trovare in un alimento dedicato ai più piccoli

  • tre additivi da evitare nell’alimentazione del bambino: biossido di silicio, mono e digliceridi degli acidi grassi e fosfati,
  • 19% di grassi saturi
  • 41% di zuccheri.

orzo bimbo orzo e ginseng

Capsule compatibili con Nespresso

Le sei capsule di caffè e ginseng compatibili con le macchine Nespresso hanno una concentrazione di caffè molto scarsa, dall’11 al 20%. A eccezione delle sole capsule griffate Nespresso, ove il caffè rappresenta il 96% della polvere a cui viene aggiunto lo 0,4% di ginseng, senza additivi sospetti.

Zero additivi problematici anche nelle capsule Foodness. Qui però troviamo tre edulcoranti: eritritolo, glicosidi steviolici e maltitolo. Quest’ultimo, in cima alla lista degli ingredienti, serve a dare corpo alla miscela, ma contringe ad avvertire che il prodotto può avere effetti lassativi. (3)

Il resto del campione, come mostra la tabella, non risparmia sugli additivi poco raccomandabili.

In tre casi, circa la metà della polvere è composta di zuccheri: Cellini, King Cup con zucchero di canna (identico allo zucchero bianco, come abbiamo visto) e Ristora, che raggiunge la soglia del 66%. (4)

Palma nera per i grassi saturi a King Cup da zuccherare: 27,6%. In entrambe le capsule di questo operatore, peraltro, è presente grasso di cocco idrogenato.

capsule caffè al ginseng compatibili Nespresso

Caffè e ginseng per macchine Nescafé Dolce Gusto

Le cinque capsule compatibili con le macchine Nescafé Dolce Gusto qui esaminate contengono sempre uno o più additivi problematici.

Il caffè varia in ricetta dal 12,5% al 19,4% delle capsule ‘originali’ Dolce Gusto. Salta all’occhio la differenza qualitativa sia con il competitor delle capsule Nespresso, sia con le versioni solubili dello stesso Nescafé: il caffè e ginseng, di cui abbiamo appena riferito, ma anche il caffè decaffeinato, oggetto di una precedente indagine di mercato. (5)

Il ginseng varia da 0,2% a 0,10%.

Gli zuccheri sono presenti in misura importante. Nei tre prodotti ‘da zuccherare’ oscilla dal 25% di Consilia (che suggerisce di zuccherare a piacere solo nel retro della confezione) al 42% di Eurospin, che propone il suo Jerez come ‘da zuccherare’.

Il picco massimo è il 54% di zuccheri presenti nella capsula Rafael di Todis.

I grassi saturi variano sensibilmente, dal 7,4% al 18%

caffè al ginseng capsule compatibili Dolce Gusto Nescafé

A modo mio, le capsule Lavazza

Lavazza, con le capsule di caffè e ginseng adatte alle macchine ‘A modo mio’, sceglie di non puntare all’eccellenza:

  • zuccheri per il 69% della polvere
  • grassi saturi all’8,4%
  • caffè 12%
  • ginseng 0,3%.

Due additivi problematici a completare la ricetta.

caffè al ginseng Lavazza

Come migliorare le ricette

L’esame delle etichette potrebbe favorire un acquisto più consapevole sull’impatto di additivi, zucchero e grassi saturi.

I 139 prodotti, soprattutto caffè macinato, anche in capsule, o solubile, che evidenziano in etichetta la presenza di ginseng valgono un giro d’affari di oltre 32 milioni di euro, in crescita del +15,5% nel 2023. (6)

Lasciare sullo scaffale i prodotti sgraditi potrebbe aiutare gli operatori ‘poco attenti’ alla salubrità della ricetta a riscoprire l’orgoglio di produrre alimenti di qualità.

Marta Strinati

Note

(1) Campionamento condotto il 4-6 luglio 2024 su piattaforme ecommerce e negozi fisici

(2) Tabelle di composizione degli alimenti. Olio di cocco. CREA https://www.alimentinutrizione.it/tabelle-nutrizionali/009620

(3) Marta Strinati. Sorbitolo e altri polioli, i dolcificanti di massa. GIFT (Great Italian Food Trade). 4.4.18

(4) Zucchero bianco o di canna. GIFT (Great Italian Food Trade). 7.1.17

(5) Marta Strinati. Caffè decaffeinato con o senza solventi chimici. 20 a confronto. GIFT (Great Italian Food Trade). 9.6.24

(6) Marta Strinati. I consumi alimentari in Italia nella XV edizione dell’Osservatorio Immagino. GIFT (Great Italian Food Trade). 1.7.24

Marta Strinati

Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".

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