Carciofi alla romana, intuibile senza dirlo, sono un tipico contorno di Roma e della campagna del Lazio, dove dai tempi degli antichi romani si consumano i prelibati carciofi. Ricette conosciute in tutta la penisola, di carciofi ripieni o meno, sono certamente due: carciofi alla romana e, di origine ebraica, carciofi alla giudia.
Alcuni storici di ars culinaria considerano i primi discendenti dei secondi, alla giudia, sottolineando la provenienza comune del ghetto romano. Certo condiviso denominatore sono le campagne e la cucina povera: i contadini di fatto mangiavano ciò che la natura poteva offrire ed in questo caso, ottime prelibate “mammole“, così viene chiamata una varietà locale di carciofi.
Ricette affatto complicate e di contenuto calorico medio (circa 50 kcal per 100 g), ma molto forti negli usi e costumi capitolini. Se vorrete cimentarvi a casa, procuratevi qualche “mammola”, pangrattato, prezzemolo, aglio, olio, un limone e menta. Pulite accuratamente ogni carciofo, riempitelo con la farcia e scottatelo in un tegame antiaderente. Aggiungete acqua fino a metà dell’altezza dei gambi e coprite con un coperchio. Ricordate che il segreto è tutto nell’accostare foglie e ripieni, e mantenere basso il volume della fiamma.