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Smarties, M&M’s, Bounty, Twix. Anche i gelati contaminati da ossido di etilene cancerogeno

Dai semi di sesamo ai gelati. Migliaia di alimenti contaminati con ossido di etilene sono oggetto di richiamo dagli scaffali e presso i consumatori. L’allarme per il pesticida cancerogeno è iniziato nell’autunno 2020 e sembra non finire più.

Ossido di etilene, i rischi per la salute

L’ossido di etilene è un gas incolore infiammabile con un odore dolce. Viene utilizzato principalmente per produrre altri prodotti chimici, incluso l’antigelo. Viene inoltre utilizzato come pesticida e agente sterilizzante.

La capacità dell’ossido di etilene di danneggiare il DNA oltre a renderlo un agente sterilizzante efficace ne fa intuire la pericolosità. Tale gas è infatti classificato come mutageno, cancerogeno e tossico per la riproduzione.

L’esposizione alla sostanza (soprattutto quella professionale) è associata a linfoma, leucemia, tumori allo stomaco e al seno. (1)

Veleni d’importazione

L’impiego di ossido di etilene come pesticida è vietato in Europa. È invece usuale in molti altri paesi extraUe, dai quali importiamo grandi quantità di alimenti.

L’allarme è deflagrato a settembre 2020, quando nel sistema di allerta rapido europeo (RASFF) sono apparse diverse segnalazioni di partite di sesamo provenienti dall’India con una contaminazione di ossido di etilene superiore di oltre mille volte il limite massimo negli alimenti ammesso in Europa (0,05 mg/kg, secondo il reg. CE 396/05).

La marea di alimenti con ossido di etilene

La stretta sui controlli mirati sui semi di sesamo con origine India decisa rapidamente dalla Commissione europea non ha risolto l’emergenza. (2)

Dai semi di sesamo l’allarme si è allargato a vari altri prodotti (spezie, psillio), fino a coinvolgere l’alimento stagionale più consumato, il gelato.

Efficienza e trasparenza in Francia

In Francia, il governo ha affrontato l’emergenza sanitaria con un controllo a tappeto che ha prodotto finora oltre 7mila richiami di alimenti contaminati.

Con una tempestività e trasparenza poco usuale in Italia, il sito del ministero dell’Economia francese pubblica l’elenco dei moltissimi prodotti richiamati. (3)

Gelati contaminati da ossido di etilene

Nella lista nera figurano biscotti, pane, piatti pronti e gelati. In questi ultimi, il pesticida è veicolato da due sostanze impiegate come addensante, la gomma di guar (E412) e la farina di carruba (E410).

I due additivi vengono aggiunti anche in molte altre preparazioni alimentari industriali, come mostra la varietà degli alimenti richiamati, destinata a crescere ancora.

Italia-Francia, stesso rischio?

Tra i marchi titolari dei prodotti richiamati in Francia ve ne sono diversi presenti anche sul mercato italiano. Finora, il ministero della Salute ha diffuso poche note sull’emergenza, ma il sospetto che le stesse referenze richiamate in Francia siano vendute in Italia è concreto. (4)

Nell’elenco ministeriale francese, infatti, tornano marchi disponibili anche sui nostri scaffali. Qualche esempio:

Biscotti ai 6 cereali e biscotti bio ai cereali di Auchan

Biscotti bio ai cereali Probios

Fettine di pane per toast ai cereali e al sesamo di Carrefour

Barretta Sport mandorla e uvetta di Carrefour

Frolla con semi di papavero al sesamo Cereal bio

Biscotti di farro e sesamo Auchan bio

Barretta al sesamo caramellato Lindt

Gomasio di Carrefour

Miscela per ricette messicane Carrefour

Preparazioni ‘all’italiana’ a base di formaggio di Metro

E molti gelati, tra i quali Smarties di Nestlé, M&M’s, Bounty e Twix di Mars, oltre a vari a marchio Auchan, Carrefour, Lidl, Metro e Bofrost. Viene da chiedersi come sia possibile che tali colossi siano incapaci di controllare gravi rischi di sicurezza alimentare già ampiamente emersi, dei quali hanno piena responsabilità.

Marta Strinati

Note

(1)  V. NIH https://www.cancer.gov/about-cancer/causes-prevention/risk/substances/ethylene-oxide 

(2) Regolamento di esecuzione (UE) 2020/1540 della Commissione del 22.10.20 che modifica il regolamento di esecuzione (UE) 2019/1793 per quanto riguarda i semi di sesamo originari dell’India. https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:32020R1540&from=EN

(3)  V. https://www.economie.gouv.fr/dgccrf/sesame-psyllium-epices-et-autres-produits-rappeles-comprenant-ces-ingredients

(4) V. https://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=5508

Marta Strinati

Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".

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