Il biossido di titanio (E 171), pericoloso additivo sbiancante e opacizzante, viene assorbito anche tramite le mucose del cavo orale. Lo dimostra uno studio francese (Vignard et al., 2023) pubblicato su Nanotoxicology, dal quale si evince la pericolosità di dentifrici, farmaci e cosmetici contenenti questa sostanza. (1)
La pericolosità dell’additivo E 171
Autorizzato nel 1969 come additivo alimentare, l’E 171 è stato ampiamente utilizzato in caramelle, gomme da masticare, gelati, bibite, salse, nonché in quasi tutti gli integratori alimentari. (2)
La comunità scientifica ha ripetutamente indicato che le nanoparticelle di cui l’additivo biossido di titanio è composto, una volta ingerite, si accumulano nel fegato e nella milza dopo il loro assorbimento dall’intestino, ma anche nella placenta, fino a contaminare il feto. Esperimenti su modelli animali hanno anche evidenziato che possono causare la comparsa di cellule precancerose nel colon.
Alla luce di tante evidenze, l’impiego del biossido di titanio negli alimenti e negli integratori è stato vietato in Francia dal 2020 e in tutta l’Unione europea soltanto nel 2022. (3,4) Questo pericoloso additivo rimane però a tutt’oggi autorizzato in cosmetici, dentifrici e farmaci.
Biossido di titanio, il nuovo studio
Finora la ricerca aveva dimostrato la pericolosità dell’E 171 in seguito all’assorbimento intestinale della molecola in esperimenti con roditori, le cui bocche cheratinizzate non assorbono le nanoparticelle.
Il nuovo studio si è invece concentrato sull’assorbimento da parte delle mucose del cavo orale dei maiali, il cui tessuto è molto vicino a quello umano, dal punto di vista istologico.
Gli scienziati francesi dell’INRAE (Institut national de recherche pour l’agriculture, l’alimentation et l’environnement) in collaborazione con il laboratorio LNE (National Metrology and Testing Laboratory, Paris) hanno hanno così studiato il rischio in vivo e in vitro:
– prima hanno valutato il passaggio delle nanoparticelle di E 171 attraverso la mucosa orale dei maiali,
– poi hanno osservato l’effetto delle nanoparticelle sulle cellule orali umane coltivate in vitro.
I risultati dei test
Nei test, in vivo e in vitro, le nanoparticelle di biossido di titanio hanno
– attraversato rapidamente la mucosa orale per raggiungere il flusso sanguigno,
– danneggiato il DNA delle cellule epiteliali che rivestono gli organi cavi (l’interno della bocca, la parete dell’intestino, etc.) e fungono da barriera biologica contro ciò che ingeriamo.
I risultati dello studio indicano perciò che il divieto di impiego dell’E 171 in alimenti e integratori è insufficiente. L’esposizione umana avviene anche mediante tutti i prodotti che entrano in contatto con la mucosa orale, quindi dentifrici, rossetti e altri cosmetici, anche in polvere se inalati.
L’attesa di un divieto per i farmaci
I farmaci sono un altro ampio campo di esposizione della popolazione alle nanoparticelle di biossido di titanio. Il pericoloso additivo viene infatti largamente usato come opacizzante utile a stabilizzare i principi attivi.
La decisione della Commissione europea sul biossido di titanio nei farmaci è attesa nel 2025 e terrà conto del rapporto di valutazione commissionato all’EMA (European Medicines Agency) per aprile 2024.
Marta Strinati
Note
(1) Julien Vignard, Aurelie Pettes-Duler, Eric Gaultier, Christel Cartier, Laurent Weingarten, Antje Biesemeier, Tatjana Taubitz, Philippe Pinton, Cecilia Bebeacua, Laurent Devoille, Jacques Dupuy, Elisa Boutet-Robinet, Nicolas Feltin, Isabelle P. Oswald, Fabrice H. Pierre, Bruno Lamas, Gladys Mirey & Eric Houdeau (2023) Food-grade titanium dioxide translocates across the buccal mucosa in pigs and induces genotoxicity in an in vitro model of human oral epithelium. Nanotoxicology, 17:4, 289-309, https://doi.org/10.1080/17435390.2023.2210664
(2) Marta Strinati. Biossido di titanio negli alimenti. GIFT (Great Italian Food Trade). 25.8.17
(3) Marta Strinati. Stop al biossido di titanio, intervista a Francesco Cubadda, esperto ISS. GIFT (Great Italian Food Trade). 8.5.21
(4) Dario Dongo. Biossido di titanio in alimenti e integratori, stop dal 7.2.22. GIFT (Great Italian Food Trade). 21.1.22
Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".