Alla vigilia della scadenza dell’autorizzazione in proroga concessa al glifosato, senza una nuova valutazione del rischio, Foodwatch denuncia che il 33% dei pesticidi in uso è nella stessa condizione dell’erbicida più usato al mondo. E chiede una riforma della procedura europea di autorizzazione degli agrotossici.
135 pesticidi in uso senza valutazione del rischio
L’organizzazione dei consumatori ha condotto un’indagine dalla quale emerge che l’autorizzazione per 135 pesticidi su un totale di 455 attualmente autorizzati nell’UE è scaduta, ma è stata rinnovata più e più volte per anni senza che l’EFSA completasse una nuova valutazione della sicurezza. (1)
Emblematico è il caso del glifosato. A metà dicembre scadrà la proroga quinquennale concessa il 5.11.17. (2) E la Commissione europea è decisa a prorogarla per un altro anno, sebbene la valutazione EFSA sarà disponibile solo a luglio 2023. (3)
Divieti tardivi
Questa spericolata concessione in proroga all’uso dei pesticidi è una modalità largamente praticata a scapito della salute della popolazione. Foodwatch ricorda il caso dell’insetticida Fosmet, molto popolare nei frutteti.
L’autorizzazione scaduta il 30.9.17 è stata prorogata per 5 anni. A novembre 2022, EFSA ha sancito il ‘rischio inaccettabile’ del Fosmet, finalmente vietato. Un rischio cui è stata sottoposta la popolazione per quegli ulteriori 5 anni di proroga.
Veleni in proroga
Nella lista nera dei pesticidi oggi in uso grazie alla proroga vi sono agrotossici molto diffusi, nonostante le evidenze di tossicità. Due esempi:
– l’erbicida Flufenacet, i cui metaboliti contaminano le falde acquifere. La sua autorizzazione è scaduta nel 2012, 10 anni fa,
– l’insetticida deltametrina, neurotossico. L’approvazione è stata prorogata ripetutamente dal 2013, anche se l’insetticida è stato etichettato dall’UE come un cosiddetto ‘candidato alla sostituzione’, una classificazione che alla luce della pericolosità della molecola dovrebbe invece prevedere un periodo di approvazione più breve.
Urge una riforma
L’attuale sistema di autorizzazione dei pesticidi deve venire urgentemente riformato, avverte Foodwatch, che formula quattro richieste.
1 – È necessario prevedere un aumento delle tasse di autorizzazione a carico dei produttori di pesticidi affinché le autorità UE preposte possano condurre la valutazione del rischio in tempo.
2 – Gli attuali periodi di proroga dovrebbero essere sottratti dal periodo di approvazione, se un pesticida viene nuovamente approvato.
3 – Tutti i pesticidi non valutati dall’EFSA secondo le regole di valutazione del rischio stabilite dal reg. 1107/2009/CE dovrebbero essere immediatamente ritirati dal mercato.
4 – L’UE deve definire una strategia di uscita dai pesticidi coerente ed efficace. L’obiettivo deve essere un’agricoltura dell’UE senza pesticidi sull’80% dei suoli (arabili e permanenti) entro il 2030 e la totale eliminazione entro il 2035.
Pochi mesi fa, Foodwatch ha indicato una strategia di uscita dai pesticidi concreta, coltura per coltura. (4) E il suo direttore strategico, Matthias Wolfschmidt, ha smontato efficacemente il ricatto dell’agrobusiness europeo, secondo il quale i pesticidi sarebbero necessari per sfamare il mondo. (5)
Note
(1) Foodwatch. Glyphosate: just the tip of the iceberg. https://foodwatch.org/fileadmin/-INT/pesticides/2022-11-18_Pesticides_approval_reform.pdf
(2) Dario Dongo. Glifosato, lo zoo di Berlino. GIFT (Great Italian Food Trade). 29.11.7
(3) Gerardo Fortuna, Paula Andrés. Commission to temporarily re-approve glyphosate without member states’ go-ahead. Euractiv. 15.11.22 https://www.euractiv.com/section/agriculture-food/news/commission-to-temporarily-re-approve-glyphosate-without-member-states-go-ahead/
(4) Foodwatch. Report 2022. Locked-in pesticides. Giugno 2022. https://www.foodwatch.org/fileadmin/-INT/pesticides/2022-06-30_Pesticides_Report_foodwatch.pdf
(5) Foodwatch, stop ai pesticidi col ricatto della fame. GIFT (Great Italian Food Trade). 1.10.22.
Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".