A fronte dell’indisponibilità contingente di mascherine e respiratori, in questa fase dell’emergenza Covid-19, lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare (SCFM) di Firenze ha elaborato una procedura a uso interno. Per la sanificazione e il riutilizzo dei dispositivi di protezione individuale (DPI) destinati a proteggere naso e bocca.
Premessa
La procedura a seguire è contenuta in un documento a uso interno, a tutt’oggi non approvato ufficialmente. Tale atto risponde all’esclusivo scopo di fronteggiare la contingente indisponibilità di mascherine e respiratori di ricambio. (1)
Non esistono evidenze sperimentali circa la possibilità di utilizzare tale trattamento da parte del ‘personale che si trova a operare con persone infette (o in ambienti ad alto rischio di contagio).’ Né si può in alcun modo escludere la responsabilità dei datori di lavoro per la sicurezza dei lavoratori.
Si ricorda che le mascherine chirurgiche e i respiratori (v. precedente articolo) sono generalmente indicati dai loro produttori come dispositivi monouso. E si è in attesa di prove tecniche specifiche per valutare efficacia e limiti della procedura in esame.
Istruzioni
Di seguito le ‘Istruzioni d’uso per la sanitizzazione delle mascherine protettive individuali monouso in caso di emergenza sanitaria da Coronavirus COVID 19’ di SCFM.
Soluzione disinfettante
La sanificazione va eseguita ‘con una soluzione idroalcolica al 70% (alcool a 70°) in erogatore spray ecologico o altro dispenser idoneo a permettere una spruzzatura della soluzione’.
Rimozione della mascherina
Notare bene, sia la superficie esterna della mascherina indossata, sia le mani (o i guanti) possono essere contaminati dal virus. È perciò indispensabile, a seguito del suo utilizzo:
– manipolare il dispositivo con particolare attenzione,
– non toccare mai la parte interna della mascherina (che deve sempre venire mantenuta sterile),
– attenersi con scrupolo all’ordine delle operazioni di seguito descritto.
Sanificazione, ordine delle operazioni da seguire
1) Lavare le mani accuratamente, seguendo lo schema già indicato. (2)
2) Togliere la mascherina indossata sul viso utilizzando gli elastici, evitando di toccare la sua parte interna.
3) Lavare di nuovo le mani, indossare un nuovo paio di guanti monouso o in alternativa sanificare le mani con una soluzione idroalcolica al 75-85% o altro disinfettante idoneo. (2)
4) Adagiare la mascherina, con la parte esterna verso l’alto, su una superficie precedentemente pulita/sanificata con acqua e sapone o (meglio) con soluzione idroalcolica al 75-85% o altro disinfettante idoneo. (3)
5) Spruzzare con uniformità l’intera superficie della mascherina, elastici compresi, con la soluzione idroalcoolica al 70%. Senza eccedere nella bagnatura. È sufficiente spruzzare uno strato uniforme di disinfettante sull’intera superficie.
6) Girare la mascherina e ripetere l’operazione.
7) Lasciare agire la soluzione fino a completa evaporazione, in un luogo protetto, per almeno 30 minuti (il tempo di asciugatura può variare in funzione delle condizioni ambientali).
8) Dopo l’asciugatura, trascorso il tempo suddetto, la mascherina è sanificata. (4) Bisogna quindi evitare di contaminarla, soprattutto nella parte interna. In caso di persistenza di odore di alcool, si consiglia di lasciare asciugare ancora il dispositivo su una superficie pulita e sanitizzata. Altrimenti, riporre la mascherina in una busta di plastica (non contaminata) fino al successivo utilizzo.
Avvertenze
1) Mai riporre il dispositivo sanificato all’interno o sopra superfici non sanitizzate senza la protezione della busta di plastica.
2) In caso di alterazioni evidenti, non riutilizzare la mascherina (o il respiratore).
3) L’interno della mascherina o del respiratore non deve mai venire toccato, per nessun motivo. Correndosi altrimenti il rischio di contaminazione.
4) Non ripetere il trattamento più di tre volte. E comunque non riutilizzare il dispositivo in caso di suo evidente deterioramento. (5)
5) Dopo l’(ultimo) utilizzo di mascherine e respiratori, procedere al corretto smaltimento in un contenitore chiuso e lavarsi le mani (con un detergente a base alcolica o con acqua e sapone). (6)
Dario Dongo
Note
(1) V. anche APIC Position Paper: Extending the Use and/or Reusing Respiratory Protection in Healthcare Settings During Disasters. 4.12.09,
CDC (Center for Disease Control and Prevention, USA). (2020). Recommended guidance for extended use and limited reuse of N95 filtering facepiece respirators in healthcare,
(2) Istruzioni su lavaggio mani e soluzioni sterilizzanti, su https://www.egalite.org/covid-19-guanti-meglio-lavare-spesso-le-mani-ecco-come/
(3) Come sanificare le superfici e gli oggetti, su https://www.egalite.org/il-coronavirus-persiste-a-lungo-sulle-superfici-bisogna-sanificare-anche-gli-smartphone/
(4) Si sottolinea che:
– questa procedura rappresenta una buona prassi igienica da adottare solo in condizioni di emergenza, quando non siano disponibili mascherine o respiratori di ricambio,
– l’effettiva sanificazione della mascherina così trattata rispetto a Covid-19 è a tutt’oggi priva di validazione scientifica,
– l’efficacia del trattamento dipende anche dalle condizioni in cui si trova la mascherina (o respiratore)
(5) Il numero di trattamenti indicati risponde a esigenze di cautela, in attesa di test sperimentali specifici (e del loro carattere relativo, a fronte della varietà dei dispositivi sul mercato)
(6) Uso delle mascherine, raccomandazioni OMS su https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019/advice-for-public/when-and-how-to-use-masks

Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.