Due crisi internazionali di sicurezza alimentare con grave rischio per la salute dei bambini portano alla ribalta gli ovetti Ferrero – contaminati da salmonella – e le pizze Buitoni (Nestlé) con E.coli.
L’estensione dei richiami degli alimenti a rischio a diversi mesi di produzione è purtroppo indicativa di una scarsa attenzione ai rischi di contaminazione microbiologica.
Pizze Buitoni, morti due bambini
La prima allerta è stata confermata in Francia il 30 marzo, quando le autorità sanitarie hanno confermato la contaminazione con E.coli delle pizze surgelate Fraîch’Up di Buitoni, marchio storico italiano acquistato da Nestlé.
‘Dall’inizio dell’anno sono stati identificati 41 casi di sindrome emolitico-uremica (SEU) causata da questi batteri coli in bambini in dodici regioni francesi, in particolare Hauts-de-France, Nouvelle-Aquitaine e Pays de la Loire. Due bambini sono morti e molti altri sono ricoverati in ospedale in gravi condizioni. Altri trenta casi sono sotto inchiesta’, riferisce il mensile dei consumatori francesi 60 Millions de Consommateurs.
Buitoni ha ritirato dagli scaffali tutte le pizze Fraîch’Up e ha avvisato i consumatori di non consumare quelle commercializzate a partite da giugno 2021 (!).
Ferrero, cioccolato e salmonella
Il secondo scandalo travolge Ferrero per uno dei suoi prodotti di maggiore visibilità, gli ovetti Kinder. L’allerta è stata lanciata per la prima volta nel Regno Unito, il 2.4.22. Ed è scattata anche in Francia, dove si sospetta che questi prodotti siano la causa di 21 casi di salmonellosi.
Ancora una volta, vittime del mancato controllo igienico sanitario sono i bambini. In Francia, l’età media dei malati è di 4 anni, 8 di loro sono stati ricoverati in ospedale (con disturbi gastrointestinali e febbre) e tutti sono tornati a casa, informa la Public Health France.
Richiamo per 5 prodotti Kinder Ferrero
Ferrero ha richiamato cinque prodotti Kinder: Kinder Surprise, Kinder Schoko-Bons (anche in Italia), Kinder Mini Eggs, Kinder Happy Moments e Kinder Mix. I mercati interessati sono quelli di Francia, Belgio, Regno Unito, Irlanda, Germania, Svezia e Olanda.
A pochi giorni dal fine settimana di Pasqua, momento di maggiore consumo di questi prodotti, Ferrero punta a ritirare tutti i prodotti a rischio salmonella per sostituirlo con le nuove produzioni. Ma la fiducia dei consumatori vacilla.
Sebbene l’origine della contaminazione non sia stata ancora identificata, come si fa a sapere se anche queste nuove uova di cioccolato non verranno richiamate?’, è il dubbio di 60 Millions de Consommateurs.
Big Food, Big Risk
Le due vicende richiamano alla memoria altri scandali alimentari generati dalla superficialità dei controlli da parte di Big Food.
Si ricorda la contaminazione con il pesticida cancerogeno ossido di etilene che ha inquinato migliaia di prodotti ingeriti da consumatori ignari e indifesi, salvo l’eccezione della Francia, dedita ad analisi e richiami senza tregua.
E i 12 milioni di confezioni di alimenti per la prima infanzia con salmonella, realizzati in 11 mesi di produzione del colosso francese Lactalis, richiamati in 83 Paesi.
Allora come oggi, è difficile comprendere come sia possibile commercializzare alimenti destinati ai bambini senza adeguati controlli a garanzia della sicurezza alimentare.
Marta Strinati
Note
(1) Laura Hendrikx. Suspicion de salmonelles dans des œufs en chocolat Kinder. 60 Millions del Consommateurs 5.4.22 https://www.60millions-mag.com/2022/04/05/suspicion-de-salmonelles-dans-des-oeufs-en-chocolat-kinder-19899
Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".