HomeSicurezzaEFSA: il colorante bianco biossido di titanio è cancerogeno

EFSA: il colorante bianco biossido di titanio è cancerogeno

Il biossido di titanio può avere effetti cancerogeni. Sul discusso colorante alimentare bianco cala il sipario, dopo l’ultima valutazione tossicologica di EFSA, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, pubblicata il 6.5.21.

Biossido di titanio, il male bianco

L’additivo biossido di titanio (E171) è da molti anni indicato in letteratura scientifica come tossico per il sistema immunitario e per la riproduzione. La Francia lo ha vietato da gennaio 2020 e il Parlamento europeo si è schierato a favore di questa scelta.

Nonostante tante evidenze, la Commissione europea ha continuato a consentirne l’impiego negli alimenti. Prodotti da forno, dolciumi e integratori, come abbiamo documentato nelle nostre indagini di mercato.

Il nuovo parere EFSA

Stretto tra le posizioni di alcuni Stati membri più attenti alla salute collettiva e la pressione dell’Europarlamento e dei cittadini europei, l’Esecutivo comunitario ha infine incaricato EFSA, a marzo 2020, di revisionare il precedente parere del 2016, che aveva assolto l’additivo per carenza di dati.

Il nuovo parere sul biossido di titanio fa proprie tutte le evidenze finora emerse e conclude che l’additivo può anche avere effetti genotossici. In altre parole, può danneggiare il Dna e avere effetti cancerogeni.

I rischi delle nanoparticelle

La nuova valutazione scientifica del biossido di titanio ha vagliato migliaia di studi scientifici e per la prima volta ha incluso i rischi correlati alle nanoparticelle.

L’additivo E171 è infatti composto per metà di particelle di dimensioni nanometriche (cioè inferiori ai 100 nanometri), che secondo i ricercatori si accumulano nell’organismo.

L’accumulo nell’organismo

Non abbiamo potuto escludere timori in termini di genotossicità connessi all’ingestione di particelle di biossido di titanio. Dopo l’ingestione l’assorbimento di particelle di biossido di titanio è basso, tuttavia esse possono accumularsi nell’organismo umano’, commenta Maged Younes, presidente del gruppo di esperti EFSA sugli additivi e aromi alimentari.

Stalle chiuse a buoi fuggiti

L’effetto genotossico impedisce di stabilire una dose giornaliera accettabile (DGA) per l’aggiunta di biossido di titanio negli alimenti. Pertanto, la Commissione europea si appresta a invitare gli Stati membri a vietarne l’impiego alimentare.

A ben vedere, la presenza di E171 negli alimenti è ormai ridotta ai minimi termini, grazie ai lunghi tempi supplementari concessi dalla Commissione europea all’industria per riformulare le ricette. Un ‘whitewashing’ che non cancella il rischio sanitario cui è stata sottoposta per anni la popolazione.

La reazione dei consumatori

Oggi abbiamo fatto un grande passo avanti verso una migliore sicurezza alimentare per tutti i consumatori europei e verso più sostenibilità del sistema alimentare. 

L’opinione dell’EFSA che conclude che l’E171 non può più essere considerato sicuro se usato come additivo alimentare rappresenta una vittoria notevole per tutti i consumatori. Ora ci affidiamo alla Commissione Europea per costruire sulle prove scientifiche, assicurando un divieto totale della sostanza dal mercato dell’UE’, commenta Floriana Cimmarusti, segretario generale di SAFE, associazione autrice di un video esplicativo sui rischi del biossido di titanio.

Il testo integrale del parere EFSA è disponibile al link https://efsa.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.2903/j.efsa.2021.6585.

Marta Strinati

Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".

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