L’organizzazione internazionale dei consumatori Foodwatch critica aspramente la bozza di regolamento della Commissione europea sui livelli di contaminazione dei cibi con idrocarburi aromatici degli oli minerali, MOAH, e rilancia la petizione per eliminare completamente tale rischio. (1)
1) Oli minerali MOAH, la bozza di regolamento UE
La bozza di proposta di regolamento della Commissione europea per la riforma del Food Contaminants Regulation (EU) 2023/915, datata giugno 2024 e pubblicata da Foodwatch:
– introduce limiti giuridicamente vincolanti sulla presenza negli alimenti di oli minerali (Mineral Oil Aromatic Hydrocarbons, MOAH), sospetti cancerogeni genotossici. (2) E tuttavia
– non garantisce la sicurezza alimentare, in particolare, nei confronti dei gruppi vulnerabili di consumatori come neonati e bambini piccoli (3,4).
2) Scarsa tutela della salute pubblica
Foodwatch annota tre gravi carenze, nella bozza di proposta in esame, rispetto agli obiettivi europei di tutela della sicurezza alimentare e rispetto a gravi rischi di salute pubblica:
– limiti massimi eccessivamente elevati. Le soglie proposte per alcune materie prime come oli vegetali (6 mg/kg), oli di sansa di oliva e oli marini (10 mg/kg) sono troppo elevati rispetto a sostanze cancerogene e genotossiche
– periodi di transizione inaccettabilmente lunghi. I periodi di transizione proposti per alcuni prodotti alimentari sono straordinariamente lunghi. Tanto più considerato che l’industria è da anni a conoscenza dei problemi di contaminazione degli oli minerali, e dei loro rischi
– protezione inadeguata per i gruppi vulnerabili. La bozza di regolamento include il latte artificiale e il baby food, prevedendo tuttavia limiti troppo elevati (2 mg/kg) quando il contenuto di grassi sia superiore al 50%. I neonati e i bambini piccoli, si ricorda, sono particolarmente vulnerabili ai rischi per la salute del MOAH, serve dunque uno standard rigoroso di tolleranza zero.
3) Contaminazione diffusa
Da dieci anni, Foodwatch dimostra mediante analisi di laboratorio il livello di contaminazione degli alimenti per mezzo di oli minerali.
La contaminazione è involontaria, discende da inquinamento ambientale e/o da processo produttivo, nonché da contatto con imballaggi contenenti inchiostri (i.e. cartoni della pizza).
Riguarda numerosi alimenti: riso, pasta, cornflakes, cioccolato, Nutella, dadi da brodo, prodotti lattiero-caseari e olio, come si è visto (5,6).
4) Tolleranza zero, la petizione di Foodwatch
Al di là degli interessi dell’industria, Foodwatch invoca la tolleranza zero nei confronti della contaminazione degli alimenti con oli minerali.
La richiesta viene veicolata con una petizione che ha già raccolto circa 200mila firme e invitiamo tutti a sottoscrivere, attraverso il link https://www.foodwatch.org/en/no-toxic-mineral-oil-in-our-food.
Marta Strinati
Note
(1) Leaked EU proposal on mineral oil contaminants: foodwatch calls for stricter consumer protection. Foodwatch. 11.12.24 https://tinyurl.com/5n856668
(2) Giulia Pietrollini. Consultazione pubblica EFSA per il parere su idrocarburi degli oli minerali MOH negli alimenti. GIFT (Great Italian Food Trade). 24.3.23
(3) Draft Commission Regulation amending Regulation (EU) 2013/915 as regards maximum levels of mineral oil aromatic hydrocarbons in food https://tinyurl.com/28rnehse
(4) Dario Dongo, Alessandra Mei. Food Contaminants Regulation (EU) No 2023/915. FT (Food Times). July 28, 2023
(5) Marta Strinati. MOAH mineral oils in food, Foodwatch test finds residues in 1 in 8 products. FT (Food Times). 23.12.21
(6) Marta Strinati. Olio extravergine di oliva e contaminanti, il nuovo test di 60 Millions de Consommateurs. GIFT (Great Italian Food Trade). 12.6.23

Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".