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Bisfenolo A negli alimenti, il ruolo delle microplastiche

Il bisfenolo A, sostanza chimica nociva per la salute, contamina gli alimenti anche a causa delle microplastiche che inquinano suolo e acque. Le misure finora adottate dalla Commissione europea sono insufficienti a proteggere la popolazione, avverte SAFE, che invoca decisioni congrue con l’ormai chiara pericolosità della molecola. (1)

Bisfenolo A nei materiali a contatto con gli alimenti

Il bisfenolo A (BPA) è una sostanza chimica autorizzata in UE nella produzione di alcune materie plastiche, compresi i materiali a contatto con gli alimenti (FCM). Viene utilizzata

– nella plastica policarbonata, trasparente e rigida, usata per produrre contenitori per alimenti e bottiglie per bevande riutilizzabili, eccetto i biberon in policarbonato ove è vietata dal regolamento (UE) n. 321/2011.

– nelle resine epossidiche impiegate come rivestimento interno di lattine metalliche per alimenti e bevande e dei coperchi metallici di barattoli e bottiglie di vetro.

La migrazione chimica in acqua, suolo e alimenti

L’esposizione al BPA avviene in diversi modi:

– attraverso il consumo di alimenti e bevande imballati nei barattoli realizzati con questa sostanza chimica, che può migrare nel contenuto,

– mediante il consumo di alimenti di origine animale e ambientale contaminati dal BPA disperso nell’ambiente, nell’acqua e nel suolo. Gli animali bevono acqua, le piante la utilizzano per la fotosintesi e per il loro ciclo vitale. E l’accumulo di bisfenolo A nelle piante (lattuga, soia, pomodoro, cavolo, etc.) attraverso il suolo è dimostrato in letteratura.

Il ruolo delle microplastiche

Alla contaminazione ambientale contribuiscono anche le microplastiche, che come abbiamo visto sono ormai ubiquitarie. Finiscono nelle acque mediante gli scarichi industriali e domestici (carichi di cosmetici realizzati con microplastiche), trasportate dall’aria (3) o depositate in loco, come avviene nei terreni agricoli a causa dei tanti materiali plastici in uso, come i teli di protezione delle colture, (4) e dello spargimento di pesticidi e fertilizzanti. (5)

La presenza di BPA nell’acqua nei corpi idrici superficiali e profondi non è ancora stata valutata a livello europeo, perché l’obbligo di analizzarne la presenza è in vigore solo dal 2021 e ci sono stati ritardi nella definizione dei piani di monitoraggio negli Stati membri e nella scelta dei metodi di analisi’, avverte SAFE.

Le ricerche finora svolte dimostrano tuttavia che la contaminazione è reale e riguarda persino zone poco popolate, come emerso nelle analisi condotte tra novembre 2021 e dicembre 2022 nei fiumi e in alcuni torrenti di alta quota nella regione alpina italiana dell’Alto Adige.

Rischi evidenti per la salute

I rischi per la salute derivanti dall’esposizione al bisfenolo A sono acclarati.

L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha definito l’esposizione al bisfenolo A pericolosa per il sistema immunitario. Ha pertanto ridotto la dose giornaliera tollerabile (TDI) per il BPA a 0,2 nanogrammi (0,2 miliardesimi di grammo) per chilogrammo di peso corporeo al giorno (in confronto alla precedente soglia di 4 microgrammi. (2)

Una misura insufficiente e tardiva, stigmatizza SAFE.

Nel corso degli anni molteplici studi hanno dimostrato gli effetti negativi sulla salute dell’esposizione al bisfenolo A. Il nuovo parere dell’EFSA è accolto con favore ma non è sufficiente e arriva in ritardo. 

Diversi Stati membri hanno introdotto da anni divieti sul bisfenolo A negli imballaggi alimentari; l’ECHA ha già identificato il bisfenolo A come interferente endocrino nel 2017. 

Solo nel 2023 l’Autorità alimentare europea ha riconosciuto il bisfenolo A come un rischio per la salute’, dice Floriana Cimmarusti, fondatrice di SAFE.

BPA, le evidenze scientifiche

Gli studi sugli effetti nocivi del BPA mostra risultati inquietanti:

– la presenza di BPA nelle urine e nel sangue è correlata a effetti nocivi su fertilità, sviluppo cerebrale, metabolismo e funzione cardiovascolare,

– classificato come interferente endocrino, il BPA interferisce con il sistema ormonale ed è associato a varie malattie, come alterazioni del comportamento (iperattività), diabete, obesità e malattie cardiovascolari.

Inoltre, si sospetta che possa causare problemi di fertilità, pubertà precoce, endometriosi e cancro alla prostata e al seno. Alcuni concludono che anche piccole quantità di BPA possono avere un impatto negativo sullo sviluppo cerebrale dei bambini.

Le richieste di SAFE alla Commissione europea

SAFE invoca l’eliminazione graduale del bisfenolo A da tutti i prodotti di consumo e dai prodotti con cui i bambini entrano in contatto diretto e ravvicinato. E alla Commissione europea indica alcuni elementi da affrontare, alla luce dell’ultimo parere EFSA.

1) Protezione armonizzata per tutti i consumatori dell’UE

Alcuni Stati membri hanno già introdotto restrizioni sull’uso del BPA.

La Danimarca e il Belgio hanno vietato l’uso del BPA nei prodotti cosmetici per bambini e neonati.

La Svezia ha vietato l’uso del BPA nei rivestimenti e nelle vernici dei prodotti cosmetici destinati ai lattanti e ai bambini.

La Francia ha vietato i biberon prodotti con BPA e si è spinta oltre introducendo, nel gennaio 2015, una legge che vieta l’uso del BPA in tutti gli imballaggi alimentari.

Le differenze tra le leggi nazionali rappresentano una minaccia per i consumatori europei, che non ricevono la stessa protezione. SAFE chiede l’armonizzazione delle norme dell’UE per eliminare gradualmente il BPA da tutti i prodotti di consumo immessi nel mercato dell’UE, oltre a vietare il BPA in tutti i materiali a contatto con gli alimenti destinati ai neonati e ai bambini.

2) Migliore coordinamento tra il REACH e la legislazione sugli interferenti endocrini degli FCM

Un migliore coordinamento tra le legislazioni REACH e FCM (food contact materials) deve garantire che le sostanze nocive eliminate in base al REACH siano eliminate anche negli FCM.

Le due agenzie coinvolte nella valutazione delle sostanze chimiche ai sensi di entrambe le legislazioni, l’ECHA e l’EFSA, devono quindi cooperare per garantire la massima protezione dei consumatori dalle sostanze chimiche nocive e pericolose.

3) La legislazione europea sulle sostanze chimiche deve includere l’effetto cocktail

Gli effetti delle sostanze chimiche sull’uomo e sull’ambiente sono tradizionalmente valutati sulla base di singole sostanze, sostanza chimica per sostanza chimica. Di conseguenza, anche le misure di gestione del rischio si basano solitamente su singole sostanze, tralasciando l’effetto ‘cocktail chimico’.

Tuttavia, è noto che l’effetto combinato delle sostanze chimiche è maggiore e più tossico dell’effetto delle singole sostanze. Ricordiamo, per esempio, che il Centro di Ricerca sul Cancro presso l’Istituto Ramazzini di Bologna ha dimostrato come l’esposizione a cocktail di pesticidi e altri agrotossici, anche alle dosi ammesse in UE, causa tossicità.

Va inoltre sottolineato che le sostanze chimiche che non sono dannose da sole possono avere effetti dannosi se combinate con altre sostanze che non hanno effetti da sole. Ciò significa che zero più zero più zero non è uguale a zero.

SAFE chiede l’inserimento di un Fattore di Valutazione della Miscela (MAF) in tutti i regolamenti UE sulle sostanze chimiche.

4) Un’adeguata protezione dalla contaminazione ambientale da parte del BPA

In merito alla contaminazione di BPA degli alimenti mediante il rilascio di micro e nano-particelle nell’acqua di irrigazione e nel suolo, è necessario attivare la valutazione del fenomeno, mediante tre passi:

– ottenere dagli Stati membri dati sulla contaminazione da micro e nano-plastiche dell’acqua di irrigazione,

– chiedere agli Stati membri di predisporre piani di emergenza per determinare la contaminazione da BPA negli alimenti, in particolare per frutta e verdura,

– incaricare EFSA di fornire una valutazione del rischio di contaminazione ambientale di alimenti e mangimi da parte del BPA.

Marta Strinati

Note

(1) Safe Food Advocacy Europe. Bisphenol A in food is a health risk: a possible contamination via micro-nano plastic in soil and irrigation water. 4.10.23 https://www.safefoodadvocacy.eu/wp-content/uploads/2023/10/Bisphenol-A_Position-paper_04-10-23.pdf 

(2) Dario Dongo, Giulia Pietrollini. Tossicità del bisfenolo A, EFSA dichiara un allarme di salute pubblica. GIFT (Great Italian Food Trade). 26.4.23

(3) Dario Dongo, Microplastiche via col vento, contaminata anche l’aria. GIFT (Great Italian Food Trade) 29.4.19

(4) Dario Dongo. Microplastiche nelle acque e in agricoltura, primo studio in Lombardia. GIFT (Great Italian Food Trade), 18.12.18

(5) Marta Strinati. Microplastiche nei pesticidi, il rapporto CIEL. GIFT (Great Italian Food Trade). 20.7.22

(6) Marta Strinati. I cocktail di pesticidi causano tossicità, anche alle dosi ammesse in UE. Nuovo studio. GIFT (Great Italian Food Trade). 24.10.20

Marta Strinati

Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".

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