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Biossido di titanio in alimenti e integratori, stop dal 7.2.22

Il biossido di titanio viene messo definitivamente al bando dagli alimenti e gli integratori alimentari in UE, a decorrere dal 7.2.22.

Si conclude così, con il regolamento (UE) 2022/63, il primo round tra le associazioni dei consumatori e le lobby industriali. (1)

Breve riepilogo sulla storia dell’E171, i rischi identificati e i divieti introdotti, i farmaci tossici e il peggior cancro dell’UE.

‘Il bianco del XX secolo’

Il colorante biossido di titanio, scoperto nel 1821, è stato prodotto su scala industriale a partire dal 1916. Il suo tono cromatico lo ha reso ‘il bianco del XX secolo’. E le nanotecnologie hanno avuto applicazione primigenia proprio sulla sua polvere, per migliorarne rese e versatilità. Colori a olio e porcellane, vernici e inchiostri, plastiche e rivestimenti, tessuti e pellami, carta. Ma anche cosmetici e farmaci, alimenti e integratori alimentari.

L’E171 – additivo colorante per alimenti – è composto da nanoparticelle insolubili che l’organismo accumula in alcuni organi vitali, fegato e milza soprattutto. È neurotossico, causa infiammazioni e induce alterazioni nell’intestino (colon e retto) che nel tempo possono evolvere in tumori. Ed è genotossico, cioè in grado di danneggiare il DNA. Il comitato scientifico EFSA sulle nanotecnologie, di conseguenza, non ha potuto stabilire un livello di sicurezza di assunzione giornaliera (2,3).

La grande battaglia

Migliaia di studi hanno considerato la tossicità del biossido di titanio nel corso dei decenni. (5) Ed è merito della Francia avere affrontato la crisi di sicurezza alimentare che ne è emersa con la misura di salvaguardia più rigorosa e proporzionata alla gravità del caso, il divieto d’impiego dell’E171 in tutti i cibi d’Oltralpe. (6)

Il divieto francese ha però scatenato la rivolta della Commissione e degli altri Stati membri, sobillati dalle lobby industriali. Ma l’esigenza primaria di tutelare la salute pubblica ha vinto, grazie all’intervento delle associazioni dei consumatori – SAFE (Safe Food Advocacy Europe), Foodwatch, BEUC – e del Parlamento europeo. (7)

Divieto d’impiego in alimenti e integratori alimentari

Il reg. UE 2022/63 esclude in via definitiva, come già annunciato, l’utilizzo di biossido di titanio (E 171) negli alimenti. (8) Perciò anche negli integratori alimentari e i chewing-gum, che ricadono nella definizione di alimento. (9) Il periodo transitorio si articola come segue:

– il 7.2.22 deve venire interrotto l’impiego di biossido di titanio in tutti gli alimenti prodotti in UE,

– entro il 7.8.22 gli alimenti che contengano E171 – solo allorché prodotti prima del 7.2.22, possono venire immessi sul mercato,

– i prodotti di cui sopra potranno ‘rimanere sul mercato fino al termine minimo di conservazione o la data di scadenza’.

Medicinali tossici

I medicinali sono tuttora esclusi dal divieto, come si è già denunciato. Il colore bianco scintillante di una compressa o una polvere vale dunque più del fatto che esso sia cancerogeno e genosossico. Con due aggravanti:

– l’assenza di alternative, nella gran parte dei casi, sia per i farmaci da banco (Off the Counter, classe C), sia per quelli soggetti a prescrizione medica,

– la sistematica disattenzione della classe medica a eccipienti e additivi contenuti nei vari farmaci, e alla disponibilità di alternative con clean label.

Attenzione deve venire prestata anche ai dentifrici. Solo nei tre anni successivi all’entrata in vigore del regolamento la Commissione riesaminerà la ‘necessità di mantenere’ il biossido di titanio nell’elenco di additivi autorizzati nei medicinali.

Cancro

Il peggior cancro della nostra società è la ‘permeabilità’ della politica – e dei vertici delle pubbliche amministrazioni – a interessi privati la cui avidità contrasta con la salute pubblica e il bene comune. A livello nazionale ed europeo.

La Corte dei Conti di Cipro, per citare un esempio, ha segnalato l’anomalo afflusso a gennaio 2021 di 4 milioni di euro sul conto corrente del marito della Commissaria alla Salute e Sicurezza Alimentare Stella Kyriakidies.

L’interrogazione parlamentare 6.4.21 sulla vicenda di cui sopra ha ricevuto risposta dopo oltre sei mesi, il 25.10.21. E la risposta, formulata da Ursula Von der Leyen in persona, si commenta da sé. A ciascuno le sue riflessioni.

Dario Dongo

Note

(1) Reg. UE 2022/63, che modifica gli allegati II e III del regolamento (CE) n. 1333/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l’additivo alimentare biossido di titanio (E 171)https://bit.ly/3FPDuBX

(2) Marta Strinati. EFSA: il colorante bianco biossido di titanio è cancerogeno. GIFT (Great Italian Food Trade). 7.5.21, https://www.greatitalianfoodtrade.it/sicurezza/efsa-il-colorante-bianco-biossido-di-titanio-è-cancerogeno

(3) Marta Strinati. Stop al biossido di titanio, intervista a Francesco Cubadda, esperto ISS. GIFT (Great Italian Food Trade). 8.5.21, https://www.greatitalianfoodtrade.it/salute/stop-al-biossido-di-titanio-intervista-a-francesco-cubadda-esperto-iss

(4) Marta Strinati. Biossido di titanio (E171), il colorante nemico dell’intestino. GIFT (Great Italian Food Trade). 30.7.17, https://www.greatitalianfoodtrade.it/salute/biossido-di-titanio-e171-il-colorante-nemico-dell-intestino

(5) Marta Strinati. Biossido di titanio negli alimenti. GIFT (Great Italian Food Trade). 25.8.17, https://www.greatitalianfoodtrade.it/etichette/biossido-di-titanio-negli-alimenti

(6) Marta Strinati. E171, la Francia vieta il biossido di titanio. GIFT (Great Italian Food Trade). 25.4.19, https://www.greatitalianfoodtrade.it/salute/e171-la-francia-vieta-il-biossido-di-titanio

(7) Marta Strinati. Biossido di titanio, dal Parlamento UE uno stop alla Commissione. GIFT (Great Italian Food Trade). 8.9.20, https://www.greatitalianfoodtrade.it/sicurezza/biossido-di-titanio-dal-parlamento-ue-uno-stop-alla-commissione

(8) Marta Strinati. Biossido di titanio bandito in Europa dal 2022. GIFT (Great Italian Food Trade). 10.10.22, https://www.greatitalianfoodtrade.it/salute/biossido-di-titanio-bandito-in-europa-dal-2022

(9) V. reg. CE 178/02, articolo 2

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