Crescono le segnalazioni di alimenti contaminati da pesticidi (anche vietati nella UE) e patogeni, frodi alimentari ed epidemie. Il Report 2023 di ACN, Alert and Cooperation Network, riepiloga l’esito delle attività di prevenzione e controllo condotte l’anno scorso in Unione Europea. (1)
1) Report ACN 2023, notifiche in aumento
Il Report di ACN (Alert and Cooperation Network) riferisce le attività compiute nel 2023 dalle quattro reti che afferiscono al sistema europeo di vigilanza:
– RASFF (Rapid Alert System for Food and Feed) registra un aumento di allerta e notifiche su possibili rischi di sicurezza alimentare relativi ad alimenti, mangimi, materiali e oggetti a contatto con gli alimenti. +8%, in confronto al 2022
– AAC (Administrative Assistance and Cooperation Network), la rete di autorità impegnate nella vigilanza su non conformità che non rappresentano rischi per la salute umana, riferisce una crescita significativa delle segnalazioni, +24%
– FFN (Agri-Food Fraud Network), il coordinamento che si attiva in caso di pratiche fraudolente o ingannevoli nei confronti dei consumatori, segna l’incremento più marcato, +26%
– PHN (Plant Health Network), la nuova rete che controlla le spedizioni di una serie di merci non conformi (piante vive, semi, frutti, verdure, fiori, foglie, legno) allo scopo di attivare piani comuni di emergenza relativi a parassiti delle piante, registra 128 notifiche.
Le quattro reti sono integrate in un sistema che consente di incrociare le informazioni e così individuare, ad esempio, una frode segnalata come semplice non conformità. Vi partecipano i membri UE e gli altri Paesi dell’EFTA (European Food Trade Agreement. Norvegia, Islanda, Svizzera e Liechtenstein). Oltre all’autorità per la sicurezza alimentare europea (EFSA), quella di EFTA e la Commissione europea.
2) RASFF, geografia delle notifiche
Il Paese più attivo nelle notifiche al network europeo di allerta è la Germania (592 notifiche), seguita a breve distanza dai Paesi Bassi (589).
La Francia risale la classifica e si pone al terzo posto (421 notifiche), dopo avere incrementato la sua attività del 50% rispetto al 2022 (l’anno dello scandalo delle pizze Buitoni-Nestlé con Escherichia coli, che hanno ucciso due bambini e fatto ammalare gravemente molti altri). (2)
L’Italia chiude il quartetto (411 notifiche) e primeggia con la Germania per le attività di follow-up.
I Paesi di origine degli alimenti segnalati sono soprattutto Polonia (304 notifiche), Paesi Bassi (289) e Francia (269), tra i membri del sistema RASFF. Turchia (408 notifiche), Cina (333) e India (303), tra quelli extra-RASFF.
3) Frutta e verdura in cima alla black list
Più di un terzo delle notifiche RASFF riguarda ancora una volta ‘respingimenti alla frontiera’, vale a dire merci non sdoganate in UE.
Le categorie di pericolo più segnalate negli alimenti sono le contaminazioni da pesticidi, microrganismi patogeni e micotossine.
3.1) Pesticidi dalla Turchia
I residui di pesticidi (936 notifiche) vietati, ovvero in quantità superiori ai limiti consentiti in UE, vengono segnalati soprattutto in frutta e verdura (560 casi, di cui 372 fermati alle frontiere) in arrivo dalla Turchia (168), seguita da Egitto e India.
Le molecole più segnalate sono:
– clorpirifos (299, +19,1% in confronto al 2022). Questo insetticida è vietato nella UE poiché neurotossico, altamente pericoloso per i bambini. Tuttavia continua a circolare nella UE attraverso l’import extra-UE e mediante le ‘deroghe temporanee’ come quella prevista in Italia nel 2021, già segnalata su questo sito; (3)
– acetamiprid (75), un neonecotinoide;
– ossido di etilene (67 notifiche, assieme al 2-cloroetanolo), fumigante disinfettante vietato in UE e inserito da IARC (WHO) nelle sostanze del Gruppo I (cancerogeno per gli esseri umani; (4)
– 2-cloroetanolo (67 notifiche, assieme all’ossido di etilene), sostanza in cui si degrada l’ossido di etilene. Secondo un parere di BfR, l’agenzia tedesca per la valutazione dei rischi, vi sono forti sospetti di genotossicità. EFSA non considera tali sospetti sufficientemente dimostrati. (5)
3.2) Microrganismi patogeni
I microrganismi patogeni sono la seconda categoria di pericolo più comune (856 notifiche). Gli alimenti più coinvolti sono:
– carne di pollame e prodotti a base di carne di pollame (316) e
– noci e prodotti a base di noci e semi (93).
Salmonella è tuttora il microrganismo patogeno più diffuso (582 notifiche, il 65% del totale). A seguire Listeria monocytogenes (131), Escherichia coli (50) e norovirus (50), tutti principalmente in prodotti di origine animale.
Ben 153 notifiche di contaminazioni da Salmonella riguardano carne di pollame e prodotti a base di carne di pollame provenienti dalla Polonia.
3.3) Micotossine
Le micotossine sono la terza categoria di pericolo più ricorrente con 401 notifiche, -17% rispetto al 2022. (6)
Le notifiche riguardano soprattutto:
– aflatossine, altamente tossiche, 331 casi, in prevalenza su
– noci e prodotti a base di noci e semi (226 casi)
– con provenienza Stati Uniti (85 casi).
3.4) Frodi e adulterazioni
La categoria adulterazione/frode copre solo determinati pericoli (es. certificati sanitari e report analitici non corretti o assenti, tentativo di importazione illegale, etc.).
I casi fraudolenti vengono trattati dall’apposito network, come vedremo.
3.5) Novel food, CBD sopra tutti
I Novel food sono al quinto posto tra le categorie di rischio più segnalate. In questo ambito, la presenza di cannabinoidi negli alimenti compare in 128 notifiche, per due terzi relative al CBD.
Il cannadibiolo (CBD) estratto dalla Cannabis Sativa L. non è una sostanza psicotropa, come chiarito dalla Corte di Giustizia UE nel 2020. Ed è tuttavia considerato un ‘novel food’, ancora in attesa di autorizzazione con decine di domande al vaglio di EFSA. (7)
3.6) Allergeni, killer sottovalutati
Gli allergeni non dichiarati (217 notifiche) riguardano principalmente piatti pronti e snack (41 notifiche). La presenza e/o contaminazione da latte e derivati è la circostanza più segnalata (39 casi).
A differenza dei pur tossici residui di pesticidi, un alimento contaminato da un allergene non dichiarato può uccidere in pochi minuti. Nonostante ciò, la vigilanza in Europa è ancora scarsa, soprattutto su alimenti non preconfezionati e cibi forniti da ristoranti, caffetterie, food delivery. In attesa tra l’altro di un approccio uniforme per la valutazione e gestione dei rischi di contaminazione accidentale.
4) Epidemie di origine alimentare, 48 notifiche nel 2023
Le epidemie di origine alimentare compaiono in 48 notifiche al RASFF, 18 delle quali estese a più Paesi.
Tra le cause, il Norovirus in 17 casi, Salmonella in 11, Listeria monocytogenes in 5, avvelenamento da istamina in 2 ed Escherichia coli in 2.
La salmonella nel kebab ha imperversato in Europa sul finire del 2023. Avviata da una notifica dell’Austria, il caso ha generato nove ricoveri in ospedale in tre Paesi e un decesso in Austria.
Le notifiche sul kebab sono state 61 nel 2023, tra contaminazioni microbiche e frodi sull’origine delle carni (anche di cavallo). Il 71% di questi prodotti proviene dalla Polonia, l’11% dalla Germania e il 3% da Italia, Francia, Danimarca e Repubblica Ceca rispettivamente.
5) Mangimi, salmonella al primo posto
I pericoli più segnalati nelle 303 notifiche RASFF relative ai mangimi sono
– salmonella (111 casi)
– muffe, con notifiche ricorrenti dalla Polonia su lotti di farina di girasole dall’Ucraina (20) e dal Portogallo su crusca di frumento dall’Angola (13 notifiche)
– Enterobacteriaceae (15), in 8 casi nei masticativi per cani.
Tra gli altri pericoli dei mangimi, emergono
– 11 notifiche per contenuto troppo elevato di semi di ambrosia (Ambrosia spp.). Questa pianta, invasiva e molto diffusa, è causa di allergie nell’uomo e può sensibilizzare ad altri allergeni
– 23 notifiche per la presenza di micotossine, in 21 casi aflatossine (21).
– 19 notifiche per residui di pesticidi, principalmente clormequat (4) e clorpirifos (4)
– 16 notifiche per residui di metalli, in 9 casi piombo (4 in alimenti per cani).
6) Materiali a contatto con gli alimenti
Stoviglie, utensili e altri materiali a contatto con gli alimenti hanno registrato 193 notifiche per oltre un terzo (36%) relative alla migrazione di sostanze tossiche come ammine aromatiche primarie, formaldeide e piombo.
La maggior parte dei prodotti segnalati (124) proveniva dalla Cina.
7) Agri-Food Fraud Network
Il network dedicato ai casi di frodi alimentari ha raccolto 758 notifiche, +26,3% sul 2022. Sorprende che soltanto dal 2022, nei rapporti con i Paesi extra-UE coinvolti nelle allerta, la Commissione europea abbia sostituito le ‘lettere ufficiali’ con comunicazioni dirette tramite la rete iRASFF.
Le merci sospette di frodi alimentari provengono soprattutto da
– Francia (falsificazione di documenti di animali vivi) e Paesi Bassi (adulterazione di prodotti avicoli ed etichettatura mendace di prodotti a base di carne) in UE (l’8,2% dei casi)
– Cina (5,4%) e Turchia (3,4%, soprattutto per sospette adulterazioni di miele) tra i Paesi extra-UE.
Gli alimenti più segnalati sono:
– carne e prodotti a base di carne diversi dal pollame (13,3%), con sostituzione di ingredienti o specie ed etichettatura fuorviante;
– pappa reale e miele (9%) mediante diluizione con sciroppi di zucchero;
– grassi e oli (+8,7%) soprattutto per olio d’oliva venduto come olio extravergine di oliva;
– alimenti dietetici, integratori alimentari e alimenti fortificati (7,8%) per aggiunta di sostanze non approvate e uso non autorizzato di indicazioni sulla salute;
– pesce e prodotti correlati (6,9%) per sostituzione con specie di valore inferiore o aggiunta non dichiarata di acqua. Paesi di origine Spagna (13,1%), Francia (10%), Paesi Bassi (7,6%), Ecuador (6,9%) e Italia (5,3%). Queste pratiche sono state segnalate anche per la carne di pollame e i prodotti a base di carne di pollame (5,8%);
– traffico di fitosanitari illegali nella UE (6,1%);
– latte e prodotti lattiero-caseari (5,5%). Più della metà delle segnalazioni provengono da Cipro e Grecia, per violazioni delle norme a tutela di Denominazioni di Origine Protetta (DOP), Indicazioni Geografiche Protette (IGP) e Specialità Tradizionali Garantite (STG).
8) Traffico illegale di cani e gatti
Un capitolo a parte gestito dal network europeo anti-frode riguarda il traffico illegale di cani e gatti, con documenti (anche sanitari) contraffatti allo scopo di aggirare la tassazione. Le segnalazioni sono oltre la metà del totale, 414 casi.
L’origine degli animali è
– Romania, Ungheria, Polonia e Bulgaria nella UE
– Bielorussia/Russia, Ucraina, Serbia e Turchia, tra gli extraUE.
9) Traffico di piante e parassiti
Il network per la sicurezza fitosanitaria registra 128 notifiche per il 2023, anno di esordio. Ficus e piante di agrumi sono i più coinvolti.
Nel Report 2023 di ACN si segnalano:
– parassiti (75 notifiche), inclusi insetti, virus, nematodi, funghi e batteri. Possono causare vari danni, come la diminuzione delle rese delle colture, la necrosi, la putrefazione o la morte delle piante;
– passaporti delle piante non conformi (24 casi);
– mancanza di marchi ISPM (International Standards for Phytosanitary Measures), 14 casi, sul materiale da imballaggio in legno, che quando proveniente da paesi extra UE e dal Portogallo deve recare un marchio specifico per l’ingresso, sempre a scopo di tutela da parassiti.
Marta Strinati
Note
(1) 2023 Annual Report Alert and Cooperation Network. Commissione europea https://food.ec.europa.eu/document/download/911d49f2-b3ef-4752-8ea3-5f20dbbe9945_en?filename=acn_annual-report_2023.pdf
(2) Marta Strinati. Pizza Fraîch’Up, lo stabilimento di Nestlé Buitoni era una bomba a orologeria. GIFT (Great Italian Food Trade). 27.10.22
(3) Dario Dongo, Marta Strinati. Clorpirifos, il pesticida che danneggia il cervello dei bambini. Class action in USA, deroghe in Italia. GIFT (Great Italian Food Trade). 26.7.21
(4) Dario Dongo. Ossido di etilene in additivi alimentari, tolleranza incerta in UE. GIFT (Great Italian Food Trade). 28.8.22
(5) EFSA. Statement on the BfR opinion regarding the toxicity of 2‐chloroethanol. 25.2.22 https://www.efsa.europa.eu/it/efsajournal/pub/7147
(6) Marta Strinati. Micotossine, intervista a Carlo Brera, esperto ISS. GIFT (Great Italian Food Trade). 31.5.19
(7) Dario Dongo. CBD naturale, la Corte di Giustizia UE dichiara illegittimi i divieti ingiustificati. Nuovi orizzonti. GIFT (Great Italian Food Trade). 21.11.20

Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".