HomeSaluteUna nuova analisi svela l’enorme mole di nanoplastiche nell’acqua in bottiglia

Una nuova analisi svela l’enorme mole di nanoplastiche nell’acqua in bottiglia

Un litro di acqua in bottiglia può contenere fino a 370mila particelle di plastica degradata, per il 90% in forma di nanoplastiche, microscopici frammenti difficilmente identificabili sia nel numero che nel tipo di plastica di provenienza. Il loro puntuale rilevamento per la prima volta è stato ora realizzato da un team di ricercatori cinesi e statunitensi e descritto in uno studio (Qian, Gao et al., 2024) pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS). (1)

Microplastiche e nanoplastiche

Le microplastiche vengono considerate ormai ubiquitarie. Sono state individuate nell’acqua in bottiglia, in frutta e verdura, persino nella placenta umana e nei polmoni. (2,3,4,5)

La dimensione dei frammenti di plastica definiti ‘micro’ va da 5 millimetri fino a 1 micrometro, vale a dire 1 milionesimo di metro. Per avere un parametro di ragionamento si consideri che un capello umano è largo circa 70 micrometri.

Le nanoplastiche sono ancora più piccole. Hanno dimensioni inferiori a 1 micrometro, vengono pertanto misurate in miliardesimi di metro.

Una ‘invasione’ inarrestabile

La dimensione nanometrica acuisce i timori sull’impatto di queste particelle sulla salute umana. Le nanoplastiche, infatti, riescono a passare attraverso l’intestino e i polmoni nel flusso sanguigno e da lì possono raggiungere gli organi, cuore e cervello inclusi. Possono penetrare nelle cellule e attraversare la placenta fino a raggiungere il feto.

I possibili effetti biologici di questa ‘invasione’ sono ancora oggetto di studio. Le evidenze che via via emergono sono poco rassicuranti. Uno studio italiano (Iannilli, Passatore et al., 2023) ha recentemente appurato che le microplastiche disperse nell’ambiente causano danni genetici (genotossicità) ai gamberetti di acqua dolce (6).

La conta delle nanoplastiche nell’acqua in bottiglia

Gli autori dello studio in esame hanno per la prima volta contato e identificato la natura delle nanoparticelle contenute in tre marche (non svelate) di acqua minerale utilizzando una tecnica chiamata ‘microscopia di scattering Raman (SRS) stimolata iperspettrale’.

La ricerca è stata focalizzata su sette tipi di plastica più comuni e su frammenti di dimensioni fino a 100 nanometri.

Tre plastiche note e molte altre ignote

L’esito delle analisi ha evidenziato che

– in un litro di acqua minerale sono state misurate da 110.000 a 370.000 particelle di plastica,

– il 90% delle particelle individuate nell’acqua analizzata sono nanoplastiche, il resto microplastiche,

– la poliammide, un tipo di nylon usato anche per filtrare l’acqua prima dell’imbottigliamento, è la plastica più frequentemente rilevata,

– il PET (polietilene tereftalato) è la seconda plastica più rilevata. Questo materiale è del resto il più utilizzato per confezionare l’acqua,

– polistirene, polivinilcloruro e polimetilmetacrilato, tutti utilizzati in vari processi industriali, sono altri materiali plastici riscontrati in larga quantità.

Un aspetto inquietante è che i sette tipi di plastica cercati dai ricercatori rappresentano solo il 10% circa di tutte le nanoparticelle trovate nei campioni. Da cosa provenga il restante 90% non è noto. Se fossero altri microscopici frammenti di plastica si avrebbe una contaminazione nell’ordine di decine di milioni nanoparticelle per litro d’acqua.

Marta Strinati

Note

(1) Qian N, Gao X, Lang X, Deng H, Bratu TM, Chen Q, Stapleton P, Yan B, Min W. Rapid single-particle chemical imaging of nanoplastics by SRS microscopy. Proc Natl Acad Sci U S A. 2024 Jan 16;121(3):e2300582121. doi: 10.1073/pnas.2300582121. Epub 2024 Jan 8. PMID: 38190543. https://doi.org/10.1073/pnas.2300582121

(2) Marta Strinati. Microplastiche nell’acqua minerale. Il report francese. GIFT (Great Italian Food Trade). 3.8.22

(3) Marta Strinati. Microplastiche dentro la frutta e la verdura. Lo studio italiano. GIFT (Great Italian Food Trade). 21.6.20

(4) Marta Strinati. Microplastiche nella placenta umana. La scoperta di ricercatori italiani. GIFT (Great Italian Food Trade). 11.12.20

(5) Marta Strinati, Dario Dongo. Microplastiche anche nei nostri polmoni. Lo studio britannico. GIFT (Great Italian Food Trade). 12.4.22

(6) Marta Strinati. Microplastiche, nuove evidenze di genotossicità su gamberetti di acqua dolce. GIFT (Great Italian Food Trade). 16.5.23

Marta Strinati

Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".

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