WHO, World Health Organization, sconsiglia il consumo degli edulcoranti sintetici, ampiamente utilizzati negli alimenti etichettati come ‘senza zuccheri’, oltre che proposti tal quali come alternativa allo zucchero. La raccomandazione vale per persone di tutte le età e condizioni, a eccezione dei diabetici.
La nuova linea guida, pubblicata il 15 maggio 2023, ripercorre le evidenze scientifiche e conclude che questo tipo di edulcoranti è inutile per perdere peso ed espone a malattie come il diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari e mortalità. (1)
WHO, gli edulcoranti sintetici da evitare
Gli edulcoranti sintetici esaminati da WHO sono i cosiddetti Nss (Non-sugar sweeteners), privi di calorie come di qualsiasi funzione nutritiva. (2)
Ne troviamo sempre negli alimenti accompagnati dai claim ‘senza zuccheri’, ‘zero’ etc., come abbiamo visto recentemente nell’indagine di mercato sulle bevande a base di tè o in quella su yogurt e dessert iperproteici.
Sono i ben noti
- aspartame (E 951),
- acesulfame K (E 950),
- advantame (E 969),
- ciclammati (E 952),
- neotame (E 961),
- saccarina (E 954),
- sucralosio (E 955),
- stevia e derivati della stevia (E 960). (3)
Gli edulcoranti con poche calorie e i polioli (o polialcoli), come sorbitolo, eritritolo, matitolo etc., non sono interessati dalle raccomandazioni WHO perché estranei alla categoria dei Non-sugar sweeteners, oggetto della linea guida. (4)
Molecole nemiche del controllo del peso
Sostituire lo zucchero con gli edulcoranti di sintesi nella speranza di dimagrire o non ingrassare è sbagliato. Non solo non funziona, ma fa ingrassare.
L’effetto paradosso degli edulcoranti di sintesi acalorici viene evidenziato oggi da WHO, ma era già emerso da diverse ricerche (ne abbiamo riferito qui 5 anni fa).
Alla base di questo effetto paradossale vi sarebbe un meccanismo biologico ancestrale. In pratica, lo squilibrio tra il sapore dolce dell’edulcorante e l’assenza di nutrimento che l’organismo vi associa fa scatenare una fame neuronale. La percezione cioè del bisogno di assumere più cibo.
Edulcoranti sintetici e malattie
L’uso a lungo termine di edulcoranti sintetici, conclude WHO, in studi prospettici di coorte condotti negli adulti è associato a un aumentato rischio di diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari (CVD) e mortalità. Tra i meccanismi coinvolti c’è anche l’alterazione del microbiota intestinale. (6)
Gli studi su bambini e donne in gravidanza sono pochi. Riferiamo però che sugli effetti del consumo abituale di edulcoranti sintetici durante la gravidanza la ricerca riferisce di una correlazione con
– parto pretermine,
– aumento del rischio di asma e allergie e una funzione cognitiva più scarsa nella prole.
Emanciparsi dalla dolcezza industriale
La raccomandazione WHO di evitare gli edulcoranti sintetici non è un incoraggiamento a consumare lo zucchero (bianco o di canna, poco cambia). Il saccarosio – come pure glucosio, fruttosio, galattosio, lattosio, maltosio e trealosio – è anch’esso fonte di rischi per la salute, carie e malattie metaboliche in primis, come avverte EFSA. (5)
La soluzione sta nell’emancipazione dal gusto dolce a ogni costo imposto dall’industria alimentare. E nel ritorno alla dolcezza naturale della frutta, delle ‘vere’ bevande alla frutta (si pensi alla spremuta di arancia), del tè e via dicendo.
Una scelta forse faticosa in principio, ma vitale. Specie per i bambini, ancora facilmente educabili a una dieta sana.
Marta Strinati
Note
(1) Use of non-sugar sweeteners: WHO guideline. World Health Organization. 15.5.23 https://www.who.int/publications/i/item/9789240073616
(2) Marta Strinati. Dolcificanti intensivi. GIFT (Great Italian Food Trade). 6.4.18
(3) Dario Dongo. Stevia e glicosidi steviolici, dai Guaraní ai dolcificanti OGM. Mondi lontanissimi. GIFT (Great Italian Food Trade). 30.1.22
(4) Marta Strinati. Sorbitolo e altri polioli, i dolcificanti di massa. GIFT (Great Italian Food Trade). 4.4.18
Sull’eritritolo, vedi Gianluca Baccheschi. Eritritolo, il dolcificante sotto accusa. Un po’ di chiarezza. GIFT (Great Italian Food Trade). 3.4.23
(5) Marta Strinati. Il ruolo nocivo degli zuccheri nella dieta, parere EFSA. GIFT (Great Italian Food Trade). 1.3.22
(6) Sui meccanismi potenziali per le associazioni tra consumo di edulcoranti sintetici e salute cardiometabolica, WHO richiama alcuni studi di coorte prospettici. Le ipotesi includono l’espressione dei recettori del gusto dolce al di fuori della cavità orale, comprese le cellule sensibili al glucosio di tessuti come il tratto gastrointestinale (il cui microbiota viene alterato) e il pancreas.
Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".