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Pressione alta, quali alimenti?

L’ipertensione nel mondo interessa un adulto su tre, la metà degli individui dai 50 anni di età a salire (dati OMS). Quanto più alta è la pressione sanguigna, tanto più faticoso è il lavoro del cuore. Aumentano così i rischi d’infarto e di ictus, insufficienza renale e cardiaca, cecità e altre disgrazie. La prevenzione è la via maestra da seguire. Alcuni spunti a seguire.

Ipertensione, le raccomandazioni OMS

L’ipertensione viene diagnosticata quando le letture, in occasioni separate, mostrano una pressione arteriosa costante di 140/90 mmHg o superiore. La ‘pressione alta’ può peraltro venire prevenuta e curata. L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) offre una serie di semplici consigli su come ridurre il rischio di svilupparla:

ridurre l’assunzione di sale. Il legame diretto tra un apporto quotidiano eccessivo di sale (>5 g/die) e il rischio di ipertensione è stato confermato anche dall’EFSA (European Food Safety Authority), nel proprio parere 15.3.08 sui profili nutrizionali relativi agli alimenti. Il problema è attuale, considerato che l’apporto quotidiano medio di sale nella popolazione europea è tutt’oggi pari al doppio della soglia raccomandata dall’OMS. E l’attenzione va estesa non solo al sale aggiunto, ma anche a quello presente negli alimenti confezionati, e in quelli serviti nei pubblici esercizi. Il ‘sale nascosto’ merita particolare attenzione nei cibi a vario titolo presentati come ‘salutari’, quelli vegetariani e vegani ad esempio, che spesso ne contengono in quantità eccessiva,

– seguire una dieta equilibrata. Gli spunti non mancano, e la dieta mediterranea rappresenta indubbiamente un modello da seguire, per la salute del cuore come pure per la prevenzione delle malattie neuro-degenerative. Linee guida sarebbero certamente utili, quasi quanto una redistribuzione dei redditi che consenta anche alle fasce meno abbienti di popolazione di poter scegliere alimenti sani rispetto al cibo-spazzatura,

– praticare esercizio fisico regolare. È sufficiente camminare a passo svelto o andare in bicicletta mezz’ora ogni giorno per ridurre drasticamente i rischi malattie cardiovascolari, diabete e alcuni tipi di cancro. Oltre ad aiutare a controllare il peso e contribuire al benessere psichico. L’OMS attribuisce viceversa alla sedentarietà la causa principale di circa un milione di morti premature, nella macro-regione europea,

– mantenere un indice di massa corporea (Body Mass Index, BMI) coerente alle aspettative di salute. L’indice di massa corporea si misura dividendo il peso di una persona (in chilogrammi) per il quadrato della sua altezza (in metri). Il calcolo da eseguire è quindi kg / m2. Ad esempio, un adulto di 70 kg alto 1,75 m ha un BMI di 22,9 (pari a 70 kg / 1,752 m2). Il BMI inferiore a 18,5 esprime il sottopeso, tra 18,5 e 25 il normopeso, tra 25 e 30 il sovrappeso, oltre 30 l’obesità,

evitare l’uso eccessivo di alcol. Il consumo di bevande alcoliche nella regione europea dell’OMS è il più elevato al mondo. L’uso nocivo di alcol è un importante fattore di rischio evitabile per i disturbi neuropsichiatrici, le malattie cardiovascolari, la cirrosi epatica e il cancro. È associato a diverse malattie infettive (HIV / AIDS e tubercolosi) e contribuisce in modo significativo a lesioni non intenzionali e intenzionali, comprese quelle dovute a incidenti stradali e a suicidi. L’uso di alcol in gravidanza può infine condurre a gravi handicap del bambino.

evitare l’uso di tabacco.

‘Mantenere la normale pressione sanguigna’, i claim autorizzati in Europa su alcuni alimenti

Quali alimenti possono riportare, in etichetta e pubblicità, indicazioni sulla salute che riguardano il ‘mantenimento della normale pressione sanguigna’? A seguire, una selezione degli health claims ammessi in Europa. (1)

Alimenti con basso / ridotto contenuto di sodio o sale. Il claimLa riduzione del consumo di sodio contribuisce al mantenimento della normale pressione sanguigna’ può venire impiegato nell’informazione commerciale relativa ad alimenti che presentino le caratteristiche per vantare almeno un ‘basso’ o ‘a contenuto ridotto in sodio / sale’, ai sensi del regolamento europeo su nutrition & health claims. Vale a dire,

A BASSO CONTENUTO DI SODIO/SALE

L’indicazione che un alimento è a basso contenuto di sodio/sale e ogni altra indicazione che può avere lo stesso significato per il consumatore sono consentite solo se il prodotto contiene non più di 0,12 g di sodio, o un valore equivalente di sale, per 100 g o 100 ml. Per le acque diverse dalle acque minerali naturali che rientrano nel campo di applicazione della direttiva 80/777/CEE, questo valore non deve superare 2 mg di sodio per 100 ml.

A BASSISSIMO CONTENUTO DI SODIO/SALE

L’indicazione che un alimento è a bassissimo contenuto di sodio/sale e ogni altra indicazione che può avere lo stesso significato per il consumatore sono consentite solo se il prodotto contiene non più di 0,04 g di sodio, o un valore equivalente di sale, per 100 g o 100 ml. Tale indicazione non è utilizzata per le acque minerali naturali o per altre acque.

SENZA SODIO o SENZA SALE

L’indicazione che un alimento è senza sodio o senza sale e ogni altra indicazione che può avere lo stesso significato per il consumatore sono consentite solo se il prodotto contiene non più di 0,005 g di sodio, o un valore equivalente di sale, per 100 g.

– RIDOTTO CONTENUTO DI SODIO o SALE

L’indicazione che il contenuto di sodio o del valore equivalente di sale è stato ridotto, e ogni altra simile dicitura, è consentita solo qualora la riduzione sia pari ad almeno il 25%, rispetto alla media dei prodotti che appartengono alla stessa categoria. (2)

Omega-3. I ‘grassi buoni caratteristici del pesce e della canapa a loro volta aiutano a prevenire l’ipertensione. Lo health claim ammesso non brilla per chiarezza, ‘L’acido docosaesenoico e l’acido eicosapentaenoico (DHA e EPA) contribuiscono al mantenimento della normale pressione sanguigna. E può venire impiegato solo sui prodotti alimentari che forniscano una dose giornaliera di 3 g di EPA e DHA. Al fine di sostenere l’affermazione, si informa al consumatore che l’effetto benefico è ottenuto con unassunzione giornaliera di 3 g di EPA e DHA.(3)

Potassio. Anche ‘il potassio contribuisce al mantenimento della normale pressione sanguigna’. A condizione che il prodotto ove se ne vanti la presenza ne contenga almeno una ‘quantità significativa’. Vale a dire il 15% del Valore Nutritizionale di Riferimento (2000 mg / die) per gli alimenti solidi, la metà per i liquidi. (4)

La Commissione europea è stata peraltro molto severa nell’applicare il regolamento NHC (Nutrition & Health Claims). I nutrition claim ammessi in Europa, sono solo quelle stabilite nell’elenco tassativo di cui in allegato al reg. CE 1924/06, che in dodici anni è stato aggiornato in davvero minima parte. Gli health claim sono invece stati assoggettati a criteri di valutazione scientifica più severi di quelli previsti per i farmaci. (5) Con il risultato di scoraggiare gli operatori dal presentare nuove domande di autorizzazione, il cui esito favorevole avrebbe permesso ai consumatori di ricevere maggiori notizie utili sul ruolo di alcuni alimenti nel promuovere la salute.

Frutta secca e olio extravergine d’oliva, ad esempio, sono risultati protagonisti della prevenzione di ipertensione e malattie cardiovascolari in numerosi studi scientifici. Questa informazione, sebbene utile a educare i consumatori a una dieta salutare ed equilibrata, non può però venire esposta sulle bottiglie delle nostre spremute d’olive né sulle etichette delle noci, poiché la Commissione si limita a esaminare le richieste di autorizzazione di health claim che provengano da operatori munifici e coraggiosi. Quelli cioè in grado di finanziare importanti studi scientifici e affrontare le onerose procedure previste da Bruxelles.

Dario Dongo

Note

(1) Cfr. reg. UE 432/12 e successive modifiche

(2) V. reg. CE 1924/06, testo consolidato, Allegato e articolo 9. NB, l’indicazione ‘a ridotto contenuto di’ si qualifica come un claim nutrizionale di tipo comparativo, ed è quindi soggetto ad apposita precisazione dei termini di paragone. Si veda l’articolo https://www.greatitalianfoodtrade.it/consum-attori/barilla-pratiche-commerciali-sleali

(3) Quando laffermazione relativa agli Omega 3 venga utilizzata su integratori alimentari e/o su alimenti fortificati, deve venire aggiunta l’avvertenza di non superare l’assunzione giornaliera supplementare di 5 g di EPA e DHA combinati. Il claim non deve venire utilizzato su alimenti destinati ai bambini

(4) Cfr. reg. CE 1925/06, reg. UE 1169/11

(5) V. reg. CE 353/08. La criticità di applicazione del regolamento di base su Nutrition & Health Claims è stata esposta dallo scrivente in un convegno – all’Università Cattolica di Piacenza, il 14.10.11 – di cui è reperibile video, su https://vimeo.com/31033738

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