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No pesticidi, mozione alla Camera

Il 28.1.19 Rossella Muroni, assieme ad altri deputati del movimento #OndeVerdeECivica, ha presentato una mozione che impegni il governo italiano a sostenere un modello agricolo più sicuro per le persone e l’ambiente, oltreché equo. Ma il ‘governo del cambiamento’, che combina?

La salute sopra a tutto, #NoPesticidi

La petizione online del Gruppo ‘No pesticidi’ – che invitiamo tutti a sottoscrivere e promuovere, seguendo questo link – mira a proteggere la salute di chi vive in zone prossime alle aree di irrorazione. (1) I bersagli specifici degli agrotossici ricevono infatti solo minima quota dei veleni a essi destinati, mentre la gran parte viene dispersa nell’aria per poi contaminare acque, suoli, esseri viventi e loro ricoveri.

L’esposizione prenatale ai pesticidi comporta ogni anno la perdita di 13 milioni di punti di quoziente intellettivo (QI) e 59.300 casi di ritardo mentale, secondo uno studio europeo del 2015. Oltre ad aborti, malformazioni e parti prematuri, si registrano ogni anno 258.000 decessi e più di 26 milioni di casi di avvelenamento (dati ONU).

Il consumo di pesticidi in Italia, per unità di Superficie Agricola Utilizzata (SAU), è 2,4 volte superiore alla media europea. (2) Non v’è dunque da stupirsi nell’apprendere la loro multi-residuazione in 1/3 delle acque sotterranee e 2/3 di quelle superficiali (dati ISPRA, Rapporto nazionale pesticidi nelle acque, edizione 2018’). Acqua che vedi, veleno che trovi.

Al giorno d’oggi è il glifosate a guidare la casistica di superamento degli standard di qualità ambientale (Sqa) nelle acque superficiali (quasi 1 caso su 2). Si aggiungono i neonicotinoidi, causa di sterminio degli insetti impollinatori, e vari altri. Il cui impatto complessivo – in termini di ‘effetto cocktail’ – ancora sfugge alle analisi dei ‘valutatori del rischio’. Il non-sapere è certo la soluzione più comoda per chi altrimenti dovrebbe affrontare e gestire il rischio, a costo di contrapporsi ai poteri forti.

#NoPesticidi, la mozione Muroni

La mozione presentata alla Camera chiede al governo di assumere iniziative, in Italia e in UE, con l’obiettivo di vietare l’utilizzo in agricoltura di pesticidi quali il glifosate in particolare. (3)

Una ‘fascia di sicurezza’ deve escludere il rischio di contaminazione chimica delle colture biologiche, delle abitazioni e degli spazi fruiti dalla popolazione. La quale deve venire preavvisata in tempo utile rispetto a ogni trattamento.

Al governo viene altresì chiesto di adottare proposte volte a promuovere lo sviluppo e la competitività della produzione biologica, a partire dalla revisione del piano d’azione nazionale (PAN) per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari.

È essenziale poi garantire l’uniformità dei metodi di campionamento delle acque nelle 20 Regioni italiane, dato atto della continua carenza di dati dal Sud.

Per un’agricoltura sostenibile. Conferenza-stampa 28.1.19, Camera Deputati

Rossella Muroni, deputata di LeU, ha presentato la mozione in Sala Stampa della Camera dei Deputati. Al suo fianco, tra gli altri, Marco Affronte (eurodeputato dei Verdi), Daniela Sciarra (responsabile filiere agroalimentari di Legambiente), Maria Grazia Mammuccini (portavoce della coalizione Cambia la Terra) e Daniela Altera (amministratrice del gruppo FB No Pesticidi).

Marco Affronte ha fornito un utile aggiornamento sul recente rinnovo dell’autorizzazione al glifosate. (4) Il Gruppo dei Verdi, in quest’Europa di traditori seriali del bene comune, è stato l’unico a presentare un ricorso alla Corte di Giustizia UE contro la decisione della Commissione. La decisione è attesa a marzo.

Daniela Sciarra ha evidenziato l’importanza di considerare nel Piano di Azione Nazionale (PAN) sui pesticidi l’effetto sinergico delle sostanze. Il PAN deve introdurre aree libere da pesticidi e prevedere precisi obiettivi di riduzione. Per aiutare gli agricoltori, anche mediante apposita formazione, a perseguire un approccio agro-ecologico.

Maria Grazia Mammuccini ha sottolineato come, nonostante la FAO abbia fatto appello ad un cambiamento del modello agricolo, il 97% dei contributi pubblici europei della PAC vada all’agricoltura convenzionale. La situazione va riportata in equilibrio promuovendo le coltivazioni bio anziché finanziare chi inquina l’ambiente.

Daniela Altera ha comunicato che la petizione del Gruppo ‘No Pesticidi’ ha superato le 27 mila firme. Bisogna partire proprio dalla revisione deI PAN, inserendovi distanze di sicurezza e obblighi di preavviso dei residenti prima di ogni spargimento di veleni. Un punto di partenza semplice e motivato, incontestabile.

Pesticidi, il governo del #cambiamento in peggio

Il governo del cambiamento’ ha tradito le promesse di tutela dell’ambiente e della salute pubblica pochi mesi dopo essersi insediato. Introducendo il via libera all’impiego di fanghi tossici in agricoltura. Un boccone velenoso all’interno del c.d. ‘decreto Genova’, che se non verrà abrogato al più presto trasformerà il Bel Paese in una enorme ‘terra dei fuochi’. Vergogna!

Il Ministero della Salute a guida M5S/Lega ha poi autorizzato l’immissione in commercio del diserbante BENTA 480 SL, 48% Bentazone, da impiegare su mais e riso. (5) Un salto indietro di più di trent’anni. (6) Il Bentazone, antico protagonista del diserbo in risaia, era stato bandito per la sua tossicità nel 1987, ai tempi della Prima Repubblica. Ed è tuttora uno tra i residui più presenti nelle acque italiane.

La bozza di linee guida UE per valutare i rischi per la salute delle api mellifere associati all’esposizione ai pesticidi è ora in corso di profanazione da parte delle rappresentanze governative degli Stati membri. Vanificando la ricerca svolta da Efsa nel 2013, che ha condotto nel 2017 al divieto di tre neonicotinoidi responsabili di stragi degli insetti impollinatori (imidacloprid, clothianidin e thiamethoxam). (7)

Le alternative agli agrotossici esistono, ma la volontà politica è assente. Nell’Italia del cambiamento in terra dei fuochi, come nella Germania di Frau Merkel. Ove si è sempre negata l’evidenza dei rischi associati al glifosate, tradendo la delega ricevuta dalla Commissione a monitorare tali rischi. E nella Francia di Macron, che il 24.1.19 ha rinnegato la decisione di vietare il glifosate, annunciata appena 2 mesi prima (27.11.17). Anche i gilet jaunes verranno trattati col RoundUp?

Égalité!

Dario Dongo e Giulia Torre

Note

(1) Vedi anche il precedente articolo https://www.greatitalianfoodtrade.it/consum-attori/no-pesticidi-vicino-alle-case-petizione-alla-camera

(2) In Europa si consumano mediamente 3,8 chili di pesticidi per ettaro, in Italia addirittura 5,7

(3) Qui il testo della mozione https://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=1-00100&ramo=C&leg=18

(4) Mentre la Corte Superiore della California ha confermato la condanna https://www.greatitalianfoodtrade.it/consum-attori/glifosate-confermata-la-condanna-di-monsanto-in-usa nei confronti della Monsanto ad un risarcimento di 289 milioni di dollari per aver occultato i pericoli di salute legali all’erbicida, in Europa si è formata la commissione speciale sui pesticidi PEST, istituita dopo gli scandali dei documenti di EFSA e BfR copia incolla dei pareri della stessa Monsanto. Con la sua risoluzione la commissione PEST ha chiesto più trasparenza nel processo di autorizzazione delle sostanze, che deve essere basato su prove e studi scientifici indipendenti

(5) Cfr. decreto dirigenziale Min. Sal. 5.12.18, su http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderFitoPdf?codleg=67112&anno=2018&parte=1

(6) Il principio attivo ha avuto il via libera della Commissione europea sebbene – secondo quanto già dedotto dal Parlamento – non si possa escludere il suo impatto nocivo sulla salute umana e animale, acque sotterrane e ambiente. Il rinnovo dell’approvazione del Bentazone è avvenuto con il reg. UE 2018/660.

Si veda al proposito la risoluzione del Parlamento europeo http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//NONSGML+TA+P8-TA-2016-0443+0+DOC+PDF+V0//IT

(7) V. https://www.huffingtonpost.it/federica-ferrario/primavera-silenziosa-2-0-fregatura-in-arrivo_a_23651402/?ncid=other_facebook_eucluwzme5k&utm_campaign=share_facebook&fbclid=IwAR0DqHa8d2SDBvgh42qTLk-E1xWn7rF0GN2W6abFueFO8wkDSmcvNlHNYqQ

Laureata in giurisprudenza, master in European Food Law, si occupa di legislazione agro-alimentare, veterinaria, agricola. Dottoranda alla Scuola per il Sistema Agroalimentare AGRISYSTEM, Università Cattolica del Sacro Cuore, con una tesi in materia di novel food.

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