Un capitolo del volume ‘The Power of Antioxidants – Unleashing Nature’s Defense Against Oxidative Stress’, edito dalla Prof. Ana Novo Barros e la Dr. Ana Cristina Santos Abraão (Università di Trás-os-Montes e Alto Douro, Portogallo) è dedicato all’analisi delle proprietà nutraceutiche del miele, e i potenziali benefici per la salute associati al suo consumo. (1)
1) Api e miele, premessa
Il miele è una sostanza dolce naturale prodotta dalle secrezioni di parti vive di
piante o dalle escrezioni di nettare da otto specie di api:
– quattro specie di api di dimensione media (Apis), che nidificano con favi multipli in cavità. Non solo la celebre Apis mellifera (western honeybee), ma anche Apis cerana, Apis koshevnicovi, Apis nigrocincta
– due specie di api mellifere piccole (Micrapis), con favi singoli esposti. Apis florea e Apis andreniformis
– altre due specie di api grandi (Megapis), con singolo favo esposto. Apis dorsata e Apis laboriosa. (2)
L’uso del miele da parte degli esseri umani è documentato fin dall’età della pietra e il suo più antico riferimento scritto si ritrova in documenti egizi che risalgono al 5500 a.C. (3)
Le caratteristiche del miele variano notevolmente a seconda delle origini botaniche delle fonti di nettare e quelle geografiche, i climi e le stagioni di raccolta, oltre alle specie delle api. (4)
2) Miele, proprietà nutraceutiche e potenziali benefici per la salute
La composizione del miele si basa su monosaccaridi, i cui composti principali sono glucosio e fruttosio (65%), e acqua (18%). A cui si aggiungono componenti minori quali proteine (enzimi), aminoacidi liberi, acidi organici, vitamine (e.g. niacina, acido pantotenico, piridossina, riboflavina e tiamina), minerali essenziali (i.e. calcio, rame, ferro, magnesio, manganese, fosforo, potassio, sodio e zinco) e metaboliti secondari (composti fenolici).
‘Secondo diversi autori, esiste una varietà di potenziali proprietà funzionali del miele, in particolare quelle associate a benefici per la salute e ad applicazioni farmaceutiche, come quelle antimicrobiche, antinfiammatorie, anticancerogene, antitrombotiche e antiossidanti, analgesiche, nonché il trattamento di ustioni, disturbi gastrointestinali, asma, ferite infette e ulcere cutanee’. (1)
3) Composti fenolici
I composti fenolici trasferiti dalle api nel miele sono metaboliti secondari con numerose strutture e funzioni chimiche, sintetizzati dalle piante in risposta agli stress biotici (e.g. patogeni, parassiti, predatori) e fisici (i.e. radiazioni ultraviolette). Questi fitocomplessi sono classificati in due gruppi principali:
– acidi fenolici (acidi idrossicinnamici e idrossibenzoici) e stilbeni
– flavonoidi (flavonoli, flavoni, isoflavoni, antocianidine, calconi e flavanoli).
3.1) Acidi fenolici, flavonoidi e salute
Gli acidi fenolici sono riconosciuti per una vasta serie di benefici per la salute umana, quali antidiabetici, antinfiammatori, anticancerogeni e neuroprotettivi. Oltreché per il loro potenziale radioprotettivo. (5)
I flavonoidi, ove assunti regolarmente nella dieta, possono contribuire alla prevenzione di alcune patologie, grazie a proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, antiallergiche, antimicrobiche, antivirali e anticancerogene, antiepatotossiche, antiulcerogene e di antiaggregante piastrinico, tra le altre (6,7).
4) Attività biologiche del miele
La ricerca sui composti bioattivi che sono contenuti nel miele ha mostrato i loro effetti positivi per la salute umana sotto diversi aspetti, come quelli antinfiammatori, antimicrobici, antitumorali, antinvecchiamento e antidiabetici. (8)
Si aggiungono effetti protettivi dei sistemi cardiovascolare, nervoso, respiratorio, cardiaco e gastrointestinale. La biodisponibilità dei componenti fitochimici e il modo in cui vengono assorbiti e metabolizzati determinano gli effetti del miele sulla salute umana. (9)
4.1) Azione anti-ossidante e anti-aging
L’azione antiossidante del miele ha suscitato una notevole attenzione da parte dei ricercatori che hanno analizzato in modo approfondito vari tipi di miele, osservando differenze significative in relazione ai diversi profili fenolici. (7)
Lo stress ossidativo forma radicali liberi e influenza, tra l’altro, l’invecchiamento delle cellule e della pelle. L’attività inibitoria enzimatica attribuita ai composti fenolici contenuti nel miele può offrire una risposta come strumento nutraceutico-clinico.
Le medicine tradizionali cinese e araba riconoscono gli effetti benefici del miele nel migliorare l’aspetto generale della pelle (oltreché per combattere le infezioni fungine). Gli stessi ricercatori (Santos et al., 2023) hanno verificato le proprietà anti-aging di un miele portoghese da Pittosporum undulatum. (10)
5) Conclusioni provvisorie
‘Le caratteristiche organolettiche e la composizione chimica del miele, compresi i composti fenolici, svolgono un ruolo fondamentale nella definizione delle sue proprietà.
Questi composti fitochimici sono metaboliti secondari e sono i principali responsabili di diverse attività bioattive come quelle antiossidanti, antimicrobiche e antinvecchiamento’. (1)
Dario Dongo
Cover credit Miss Lilou.Beauté, porter un masque au miel. Blagues et dessins https://tinyurl.com/m8yvxu5w
Note
(1) Soraia Santos, Ana Abraão, Irene Gouvinhas, Ana Novo Barros. (2024). From Bees to Wellness: Exploring Nutraceutical Properties and Health-Boosting Potentials of Portuguese Honeys. Doi: 10.5772/intechopen.112872. Dal volume edito da Prof. Ana Novo Barros e Dr. Ana Cristina Santos Abraão. The Power of Antioxidants – Unleashing Nature’s Defense Against Oxidative Stress https://tinyurl.com/bdd73b75
(2) World’s 8 honey bee species. Bees 4 Life https://tinyurl.com/y9rvfj7y
(3) Kuropatnicki AK, Kłósek M, Kucharzewski M. Honey as medicine: Historical perspectives. Journal of Apicultural Research. 2018;57(1):113-118. Doi: 10.1080/00218839.2017.1411182
(4) Si veda il paragrafo 1 (La natura complessa del miele) al precedente articolo di Dario Dongo. Autenticità del miele e inaffidabilità dei test sul DNA. GIFT (Great Italian Food Trade). 19.12.24
(5) Bravo L. Polyphenols: Chemistry, dietary sources, metabolism, and nutritional significance. Nutrition Reviews. 1998;56(11):317-333. Doi: 10.1111/J.1753-4887.1998.TB01670.X
(6) Yao LH, Jiang YM, Shi J, Tomás-Barberán FA, Datta N, Singanusong R, et al. Flavonoids in food and their health benefits. Plant Foods for Human Nutrition. 2004;59(3):113-122. Doi: 10.1007/s11130-004-0049-7
(7) Lo studio in esame (Santos et al., 2024. Si veda nota 1) rappresenta in Tabella 2 alcuni composti fenolici identificati in diversi tipi di miele in base alla loro fonte botanica
(8) Vuolo MM, Lima VS, Maróstica Junior MR. Phenolic Compounds: Structure, Classification, and Antioxidant Power. Bioactive Compounds: Health Benefits and Potential Applications. Woodhead Publishing; 2019. pp. 33-50. Doi: 10.1016/B978-0-12-814774-0.00002-5
(9) Cianciosi D, Forbes-Hernández T, Afrin S, Gasparrini M, Reboredo-Rodriguez P, Manna P, et al. Phenolic compounds in honey and their associated health benefits: A review. Molecules. 2018;23(9):2322. Doi: 10.3390/molecules23092322
(10) Santos S, Maia M, Barros A, Gouvinhas I. Assessment of phenolic content, antioxidant and anti-aging activities of honey from Pittosporum undulatum vent. Naturalized in the Azores Archipelago (Portugal). Applied Sciences. 2023;13(3):1788. Doi: 10.3390/MOLECULES21040451

Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.