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Messico, protezione dei minori dal cibo spazzatura. Scattano i divieti

Prosegue in Messico la lotta contro cibo spazzatura e bevande zuccherate, nel tentativo di arginare l’epidemia di obesità e malattie correlate, diabete in primis. Numerosi Stati della federazione messicana hanno introdotto, nelle ultime settimane, divieti di vendita e somministrazione ai minori di alimenti HFSS (High in Fats, Sugar and Sodium) e bevande zuccherate. Misure drastiche e urgenti, volte anche a ridurre l’impatto di Covid-19 sulla salute delle popolazioni.

Messico, obesità e politiche nutrizionali

Obesità e sovrappeso in Messico interessano, rispettivamente, il 34% e il 73% della popolazione. Secondo le proiezioni di OCSE (2020), le malattie non trasmissibili (NCDs, Non-Communicable Diseases) correlate a sovrappeso e obesità ridurranno l’aspettativa di vita dei messicani di oltre 4 anni nelle prossime tre decadi. Oltre a peggiorarne la qualità, con patologie gravi e croniche che sono anche causa di varie forme di disabilità. Ed è ancora più preoccupante la crescita dell’obesità infantile, che è raddoppiata in venti anni (dal 7,5% al 15%, tra il 1996 e il 2016). (1)

Il legislatore federale messicano si è perciò impegnato nell’adottare politiche nutrizionali all’avanguardia, con il supporto di WHO e UNICEF tra gli altri:

– una tassa sulle bevande zuccherate (soda tax) è stata introdotta nel 2014,

– l’obbligo di inserire apposite avvertenze, sul fronte delle etichette, in merito ai tenori eccessivi di calorie, zucchero, sodio, acidi grassi saturi e acidi grassi trans (#EtiquetadoClaroYa!) è stato introdotto nel 2020.

Cibo spazzatura ed emergenza Covid

Le politiche nutrizionali finora adottate sono risultate tuttavia insufficienti a disincentivare i consumi di cibo spazzatura e promuovere l’informazione dei consumatori sui rischi correlati a diete squilibrate. Il Messico rimane il primo consumatore in America Latina di alimenti ultraprocessati, ivi comprese le bevande zuccherate (UNICEF, 2020). (2)

Le complicanze gravi e letali delle infezioni da Covid-19 – associate a comorbilità che ricorrono tra le persone obese – hanno del resto una spiccata prevalenza, in Messico come in USA. (3) Diversi Stati della federazione stanno perciò attivando misure di emergenza.

Protezione dei minori dal cibo spazzatura

Gli Stati messicani di Oaxaca e Tabasco hanno già introdotto – e quelli di Mexico City, Colima, Guanajuato, San Luis Potosi, Tamaulipas stanno considerando di introdurre – apposite riforme alla Ley de los Derechos de Niñas, Niños y Adolescentes. Con l’obiettivo di ridurre l’esposizione dei minori a cibo spazzatura e bevande zuccherate (diverse da quelle a base di latte). Le nuove norme comprendono più misure che prevedono:

– divieti di vendita, donazione, distribuzione e somministrazione di bevande zuccherate preconfezionate, bevande zuccherate gassate, dolci e cibi con acidi grassi trans ovvero tenori eccessivi di zuccheri ai minori di 18 anni,

– divieto di consumo dei predetti cibi nelle scuole, oltreché nei centri educativi e nei plessi sanitari,

– rimozione di distributori automatici in centri educativi, ospedali pubblici e privati, cliniche e nei centri sanitari,

– proibizione di pubblicità e altre forme promozionali di bevande zuccherate e cibo spazzatura ai minorenni. Con divieto di promuovere i citati prodotti entro un raggio di 300 metri da qualsiasi centro educativo, medico e ospedaliero. E un aumento dei canoni da applicare alle pubblicità dei suddetti alimenti, + 25%, negli spazi consentiti.

I punti deboli delle misure

Le predette misure, benché encomiabili, potrebbero non bastare a raggiungere gli obiettivi perseguiti. I punti deboli da considerare, a umile avviso di chi scrive, sono i seguenti:

– difetto di armonizzazione, a livello territoriale ma soprattutto nell’identificare gli alimenti da sottoporre a misure restrittive. I profili nutrizionali atti a distinguere i prodotti HFSS dovrebbero quantomeno venire armonizzati a livello federale, in linea possibilmente con le raccomandazioni di WHO (World Health Organization, OMS),

– la limitazione delle occasioni di offerta ai minori non esclude la possibilità di acquisto del cibo spazzatura da parte degli adulti. I quali spesso, anche nei Paesi a Basso e Medio Reddito (LMIC, Low-Middle Income Countries), acquistano alimenti di scarso pregio nutritivo semplicemente perché più economici rispetto a cibi freschi e salutari. È questo infatti il double burden of malnutrition.

Brevi note

La politica nutrizionale, in Messico come in ogni altro Paese, dovrebbero venire focalizzate sull’offerta. Con misure idonee a:

– disincentivare l’immissione in commercio di tutti i cibi HFSS, con tasse di scopo e divieti di ogni forma di pubblicità. In modo da stimolare una diffusa riformulazione (cioè modifica delle ricette) degli alimenti pericolosi per la salute pubblica. Migliorandone, appunto, i profili nutrizionali,

– introdurre misure di sostegno alle famiglie con minori capacità di spesa, favorendo il loro accesso ad alimenti freschi e sani. Anche attraverso programmi di distribuzione gratuita e incentivi ai protagonisti dell’agroecologia, per lo sviluppo di filiere corte, eque e sostenibili. Come raccomandato dalla stessa FAO.

Dario Dongo

Note

(1) OECD (2019), The Heavy Burden of Obesity: The Economics of Prevention, OECD Health Policy Studies, OECD Publishing, Paris, https://doi.org/10.1787/67450d67-en

(2) UNICEF Mexico. What are we waiting for? Child obesity in Mexico presents an urgency that demands immediate change. 4.3.20, https://www.unicef.org/stories/what-are-we-waiting-for-obesity-mexico

(3) Public Health England. Excess weight and COVID-19: insights from new evidence. 24.7.20, https://www.gov.uk/government/publications/excess-weight-and-covid-19-insights-from-new-evidence

(4) V. esempio AlterBanc in Catalogna, https://www.greatitalianfoodtrade.it/progresso/alterbanc-agroecologia-e-spesa-sociale-in-catalogna

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