La nutrizione è tra gli aspetti più importanti nella salute dell’anziano. Tra cattive abitudini protratte negli anni e nuove condizioni di fragilità anche economica, nondimeno, la malnutrizione è diffusa ed espone a rischi che incidono sulla qualità della vita. Il sistema sanitario italiano è però tuttora gravemente inadeguato nel monitoraggio e la gestione del fenomeno.
Nutrizione dell’anziano, le carenze che ammalano
Il fenomeno è bene analizzato nel documento elaborato da un gruppo di esperti per il ministero della Salute. (1) Il testo è focalizzato sulla malnutrizione per difetto, definita come ‘uno stato derivante dalla ridotta assunzione o dal ridotto assorbimento di nutrienti che porta ad un’alterazione della composizione corporea (diminuzione della massa magra) e della body cell mass con conseguente penalizzazione delle funzioni fisica e cognitiva e alterazione della prognosi da malattia’ (Cederholm, 2017).
Questa forma di malnutrizione è più frequente negli anziani che vivono in case di riposo/RSA o sono ospedalizzati. Si presenta tuttavia anche tra chi vive in casa propria, specie se afflitto da solitudine, basso reddito, invalidità, malattia cronica, depressione, cure farmacologiche, difficoltà masticatoria. A proposito di quest’ultima, dichiara di soffrirne in media il 13% degli ultrasessantacinquenni italiani, con punte del 22,2% in Calabria. (2)
Anziani, più di 1 su 5 in Italia
Gli anziani – intesi come tutti gli over 65 – rappresentano in Italia il 22,8% della popolazione. (3) Con enormi distinguo (di natura genetica, sociale, economica etc.), in questa fase della vita inizia una progressiva riduzione della funzionalità di organi e apparati.
Aumenta inoltre, con il passare degli anni, la predisposizione ai c.d. Non-Communicable Diseases, NCDs. Le malattie non trasmissibili, come quelle cardiovascolari, polmonari, neurodegenerative, i problemi muscolo/scheletrici, diabete e tumori.
La prevenzione si basa sull’adottare (e/o mantenere) uno stile di vita ‘sano’, che includa una regolare attività fisica (ove possibile) e una alimentazione equilibrata.
Le linee guida per la nutrizione dell’anziano
Gli autori delle Linee guida per una sana alimentazione del CREA spiegano: ‘Per alimentazione corretta si intende una dieta equilibrata e variata, comprendente tutti gli alimenti disponibili nelle corrette quantità e frequenze di consumo’.
Tale dieta va completata con un’attività motoria compatibile con lo stato di salute. ‘L’attività muscolare costituisce uno stimolo meccanico che attiva la produzione di tessuto osseo oltre a migliorare la stabilità e quindi la capcità di prevenire le cadute’.
In termini pratici, va benissimo camminare mezz’ora o un’ora al giorno, anche soltanto per fare la spesa o a passeggio con amici e familiari. Per chi può, è ottimo aggiungere esercizi fisici più impegnativi 2-3 volte a settimana. E per rimettersi in attività gradualmente dopo un periodo di immobilità sono disponibili online esercizi ad hoc. (4)
La dieta dell’anziano
La dieta dell’anziano attivo non varia molto da quella dell’adulto sano, come abbiamo visto. Deve però venire adeguata al minor consumo energetico dovuto alla riduzione dell’attività fisica e della massa magra (con diminuzione del metabolismo di base), pena sovrappeso e obesità, che riguardano rispettivamente il 43,9 e il 14,2% degli over 65. (5)
L’indicazione di massima è quindi privilegiare alimenti più proteici (per sostenere al meglio una massa muscolare in declino) e meno grassi (ideale l’olio extravergine di oliva) e arricchire l’alimentazione con verdure e frutta.
Gli alimenti raccomandati
Gli alimenti proteici consigliati sono
– latte e yogurt a ridotto contenuto di grassi e senza zuccheri aggiunti,
– legumi,
– uova,
– pesce (fonte di omega-3),
– carne (magra e bianca).
Questi alimenti sono anche fonte di calcio e ferro, nutrienti di cui spesso l’anziano è carente.
Due regole d’oro, infine: bere molta acqua ed evitare il sale, che peraltro a ogni età non deve superare i 5g/die.
Vitamine e minerali, rischio carenza
A causa della dieta e dei fattori di stress tipici dell’età (patologie, farmaci, infezioni, etc), le persone anziane sono più soggette a carenza di vitamine, soprattutto la D, quelle del gruppo B (B6 e B12, in primis), la C e la E.
Altri micronutrienti critici sono magnesio, ferro, zinco e selenio, in particolare negli anziani ricoverati.
Il sistema sanitario latita
La centralità della nutrizione nella salute dell’anziano non ha finora trovato adeguata considerazione nell’ambito del sistema sanitario nazionale.
Il documento del ministero della Salute prima citato indica come affrontare le principali criticità.
– Istituire un programma nazionale di sorveglianza nutrizionale riferito agli over 65. L’unico strumento esistente è ‘Passi d’argento’ che però non pone un’attenzione particolare alla malnutrizione per difetto.
– Implementare le strutture assistenziali e operative nonché l’offerta formativa in tema di nutrizione clinica per superare l’attuale insufficiente sensibilità dell’intero sistema (professioni sanitarie, caregiver, media, Istituzioni) alle problematiche nutrizionali nei soggetti in età geriatrica.
– Prevedere il coinvolgimento di un pool multidisciplinare di medici per l’esame degli aspetti nutrizionali nella valutazione multidimensionale del soggetto. Attualmente manca persino una scheda nutrizionale nella cartella clinica e le prestazioni nutrizionali (diagnostiche e terapeutiche) non sono inserite nei LEA, i Livelli essenziali di assistenza.
– Imporre il recepimento delle linee di indirizzo per la ristorazione collettiva nelle lungodegenze, nelle strutture riabilitative e nelle RSA, affinché sia garantita l’adeguatezza della dieta in relazione alla patologia del paziente.
– Prevedere la considerazione degli aspetti nutrizionali nei criteri di qualità delle strutture assistenziali.
Marta Strinati
Note
(1) Ministero della salute. Miglioramento della salute dell’anziano per gli aspetti nutrizionali (con particolare riguardo alla malnutrizione per difetto). 10.6.21. https://www.salute.gov.it/portale/nutrizione/dettaglioPubblicazioniNutrizione.jsp?lingua=italiano&id=3074%20
(2) ISS. Passi d’argento, indicatori 2017-2020. https://www.epicentro.iss.it/passi-argento/dati/vista
(3) V. Eurostat, dicembre 2020 https://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php?title=Archive:Struttura_e_invecchiamento_della_popolazione&oldid=510189#La_percentuale_di_anziani_.C3.A8_in_continuo_aumento
(3) CREA. Linee guida per una sana alimentazione. Revisione 2018. https://www.crea.gov.it/web/alimenti-e-nutrizione/-/linee-guida-per-una-sana-alimentazione-2018
(4) Esercizi di mobilità sono disponibili su wikiparky.tv. Vedi anche, per esempio, il video su YouTube https://www.youtube.com/watch?v=t1nrVkPM0pg
(5) ISS. Passi d’argento, indicatori 2017-2020. https://www.epicentro.iss.it/passi-argento/dati/obesita
Chi avesse dubbi sul proprio Indice di Massa Corporea (IMC) può verificare il proprio stato di peso-forma inserendo altezza e peso nel calcolatore presente sul sito web del ministero della Salute. https://www.salute.gov.it/portale/nutrizione/dettaglioIMCNutrizione.jsp?lingua=italiano&id=5479&area=nutrizione&menu=vuoto
Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".