La letteratura scientifica attribuisce alla Cannabis sativa L. le doti di un vero e proprio superfood, come si è visto. Ci si sofferma ora sulle virtù della farina di canapa, per nutrizione e salute di esseri umani e animali. (1)
Farina di canapa, proteine a volontà
La farina di canapa è ottenuta dal residuo della spremitura dell’olio dai semi. Si distingue da altre farine per gli elevati tenori in proteine di alto valore biologico digeribili e fibre. Oltre ad avere un apprezzabile contenuto in grassi – soprattutto polinsaturi (PUFA, Polyunsaturated Fatty Acids) – e carboidrati. Ed è ricca in composti fenolici, vitamine e sali minerali, fitosteroli (fibre prebiotiche). (2,3).
Gli isolati proteici da farina di canapa contengono tra l’altro peptidi bioattivi in grado di ridurre lo stato neuro-infiammatorio. (4) Con prerogative senza pari, in vista della formulazione di prodotti funzionali e nutraceutici. Alimenti per sportivi, barrette proteiche, sostituti dei pasti per la riduzione del peso possono venire realizzati, grazie alla Cannabis Sativa L., in versione vegetariana e vegana (oltreché senza glutine). In aggiunta ad alimenti ready-to-eat e film alimentari commestibili. (5)
Fig. 1. Tabella dei valori nutrizionali per diverse farine speciali, inclusa la farina di canapa (hemp) per 100 grammi di prodotto (Hughes et al., 2020)
Farina di canapa, Omega 3 e polifenoli
La canapa – assieme ad alghe, semi di lino e di chia – è una delle poche fonti vegetali di acidi grassi Omega-3. I quali, al pari degli aminoacidi essenziali, non vengono sintetizzati dall’organismo e vi devono perciò venire introdotti attraverso la dieta. In quantità adeguate, per la salute cardiovascolare e della mente, oltreché del sistema immunitario. Gli Omega 3 sono oltretutto contenuti, nella canapa, in un rapporto ottimale con gli Omega-6.
I polifenoli di cui pure la Cannabis Sativa L. è ricca sono a loro volta un ingrediente-chiave per la salute umana e animale. (6) Con effetti benefici comprovati, come si è visto, nella modulazione del sistema immunitario e di alcuni enzimi essenziali. La riduzione di assorbimento del colesterolo, la prevenzione del cancro, la mitigazione degli stati infiammatori e di malattie neuro-degenerative. (6)
Alcune sostanze presenti nel seme di canapa come nei legumi hanno mostrato un effetto positivo nei confronti del diabete, cancro e malattie cardiovascolari. (7) Al di là della loro qualifica come fattori anti-nutrizionali (es. inibitori delle tripsine, enzimi della digestione). Ricerca e sviluppo sono perciò indirizzati su come migliorarne la digeribilità.
Applicazioni industriali
La tostatura della farina grezza è risultata utile a incrementare le proprietà nutrizionali e salutistiche delle canapa. L’aggiunta di entrambe le farine nella formulazione di biscotti ha mostrato un significativo incremento dei tenori di proteine e grassi insaturi, polifenoli e attività antiossidante. Senza venire meno a una buona accettabilità sensoriale. (8)
Fig. 2. Biscotti prodotti con l’aggiunta di quattro concentrazioni differenti di farina di canapa (A) e di farina di canapa tostata (B) a confronto con un biscotto senza aggiunte di farina (Ertaș et al., 2020)
Applicazioni promettenti sono state sperimentate altresì nella produzione di pasta, sia fresca che secca. Anche in questo caso con risultati apprezzabili sui profili nutrizionali delle paste, che grazie all’aggiunta di farina di canapa possono venire proposte come alimenti completi ed equilibrati. Con incremento dei valori di proteine, fibre e micronutrienti. Oltre alla naturale introduzione di Omega3 e polifenoli.
Applicazioni gluten-free
L’assenza di glutine nella farina di canapa offre una prospettiva preziosa per lo sviluppo di alimenti destinati alle persone costrette a seguire una dieta gluten-free. Nei casi di celiachia e allergie ai cereali che contengono glutine è infatti facile incorrere in carenze nutrizionali, come ha messo in luce dall’Università di Harvard. Con particolare riguardo alle proteine, fibre e micronutrienti che la canapa può infatti contribuire a integrare. (9)
Il gluten-free con farina di canapa ha mostrato ottimi risultati nella sperimentazione su cracker, pane e pane a lievitazione naturale (10,11,12). In tutti i casi, il valore nutrizionale e antiossidante dei prodotti è aumentato, in alcuni casi si è osservato anche un miglioramento delle proprietà sensoriali e tecnologiche (es. incremento della lievitazione e mantenimento della crosta del pane).
Fig. 3. Diagramma di flusso della produzione di olio di canapa e del residuo di estrazione impiegato per la produzione della farina, con quattro granulometrie diverse. (Pojić et al., 2014)
Canapa per nutrizione e salute degli animali
Il panello che residua dall’estrazione dell’olio, eventualmente macinato in forma di farina, può venire utilizzato come mangime per tutte le specie animali, per integrare proteine e grassi e ridurre l’impiego della soia. Questa integrazione nella dieta sembra promuovere diversi effetti benefici sulle performance degli animali d’allevamento:
– maggior contenuto di acidi grassi polinsaturi e CLA (Coniugated Linoleic Acid) nel latte di capra e pecora,
– incremento nella resa di produzione del latte vaccino,
– arricchimento di acidi grassi Omega-3, in forma di acido linoleico, nel tuorlo d’uovo. (13)
Effetti diretti sulla salute degli animali alimentati con canapa sono stati osservati su galline ovaiole e broiler da carne. Migliore resistenza delle tibie, profilo lipidico migliore con ridotta incidenza di malattie al fegato e potenziamento dello status antiossidante che esercita attività anti-infiammatoria e anti-microbica. (14)
Conclusioni provvisorie
La Cannabis Sativa L. è un prodotto agricolo ammesso a beneficiare degli aiuti in ambito della Politica Agricola Comune (PAC). (15) Ed è una ‘pianta industriale’, con riguardo alla produzione di sementi e alle colture. (16) La sua coltivazione in Italia ha radici storiche che risalgono al Medio Evo e la sua resilienza ne consente la produzione senza bisogno di fertilizzanti né pesticidi di sintesi.
Gli agricoltori italiani, grazie alla canapa industriale, possono aumentare la quota di SAU (Superficie Agricola Utilizzata) dedicata all’agricoltura biologica. In linea tra l’altro con gli obiettivi indicati nella Strategia UE Farm to Fork (f2f), che dovranno ricevere apposito e ulteriore sostegno nella nuova PAC in fase di negoziati. In una prospettiva di transizione ecologica che apporti valore aggiunto al sistema agricolo e la sua redditività, oltreché all’ambiente e la salute pubblica.
Le industrie italiane di alimenti e mangimi hanno dunque l’opportunità di indirizzare la ricerca e sviluppo verso il sapiente impiego di questa preziosa materia prima nei loro prodotti. Tanto più ove si consideri la crescente attenzione dei consumatori verso proteine vegetali, alimenti nutraceutici (o superfood) e sostenibili, produzioni bio. Senza dimenticare il ruolo primario di questa filiera in un modello di economia circolare.
Dario Dongo e Andrea Adelmo Della Penna
Note
(1) Leonard et al. (2019) Hempseed in food industry: Nutritional value, health benefits, and industrial applications. Compr. Rev. Food Sci. Food Saf. 19:282-308, doi:10.1111/1541-4337.12517
(2) Folegatti et al. (2014) Caratterizzazione chimica della farina ottenuta dopo la spremitura a freddo dei semi di Cannabis sativa L. Rivista Italiana delle Sostanze Grasse 91:3-13
(3) Hughes et al. (2020) Flour for home baking: A cross-sectional analysis of supermarket products emphasising the whole grain opportunity. Nutrients 12:2058, doi:10.3390/nu12072058
(4) Rodriguez-Martin et al. (2019) Neuroprotective protein hydrolysates from hemp (Cannabis sativa L.) seeds. Food Funct. 10:6732, doi:10.1039/c9fo01904a
(5) Mamone et al. (2019) Production, digestibility and allergenicity of hemp (Cannabis sativa L.) protein isolates. Food Research International 115:562-571, https://doi.org/10.1016/j.foodres.2018.09.017
(6) Siano et al. (2019) Comparative study of chemical, biochemical characteristic and ATR-FTIR analysis of seeds, oil and flour of the edible Fedora cultivar hemp. Molecules 24:83, doi:10.3390/molecules24010083
(7) Pojić et al. (2014) Characterization of byproducts originating from hemp oil processing. Journal of Agricultural and Food Chemistry 62:12436-12442, https://doi.org/10.1021/jf5044426
(8) Ertaș et al. (2020) Antioxidant and physicochemical properties of cookies containing raw and roasted hemp flour. Acta Sci. Pol. Technol. Aliment. 19(2):177-184, http://dx.doi.org/10.17306/J.AFS.2020.0795
(9) Korus et al. (2017) Evaluation of the quality, nutritional value and antioxidant activity of gluten-free biscuits made from corn-acorn flour or corn-hemp flour composites. Eur. Food Res. Techol. 243:1429-1438, doi:10.1007/s00217-017-2853-y
(10) Radočaj et al. (2014) Effects of hemp (Cannabis sativa L.) seed oil press-cake and decaffeinated green tea leaves (Camelia sinensis) on functional characteristics of gluten-free crackers. Journal of Food Science 79(3):C318-25, doi:10.1111/1750-3841.12370
(11) Nissen et al. (2020) Shift of volatile organic compounds (VOCs) in gluten-free hemp-enriched sourdough bread: a metabolomic approach. Nutrients 12:1050, doi:10.3390/nu12041050
(12) Korus et al. (2017) Hemp (Cannabis sativa subsp. sativa) flour and protein preparation as natural nutrients and structure forming agents in starch based gluten-free bread. LWT – Food Science and Technology 84:143-150, doi:10.1016/j.lwt.2017.05.046
(13) Novoselec et al. (2019) An overview on the use of hemp (Cannabis sativa L.) in animal nutrition. Poljoprivreda 25(2):52-61, doi:10.18047/poljo.25.2.8
(14) Della Rocca et al. (2020) Hemp in veterinary medicine: from feed to drug. Front. Vet. Sci. 7:387, doi:10.3389/fvets.2020.00387
(15) A condizione che le piante appartengano alle specie botaniche indicate nel Catalogo Unico Europeo delle varietà ammesse. V. reg. CE 1782/03 (art. 52), reg. CE 73/09 (considerando 29, articoli 39 e 87)
(16) Reg. UE 220/15