I pericolosi contaminanti PFAS potrebbero venire eliminati dal sangue in due ore. Uno studio italiano (Pavan et al., 2024) pubblicato su Nephrology Dialysis Transplantation ha sperimentato una tecnica promettente. (1)
Lo studio
La necessità di eliminare dal sangue le sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche (PFAS) è dettata dalla correlazione tra la loro presenza e l’insorgenza di diverse patologie, tra le quali cancro ai testicoli e ai reni. (2)
Nello studio, condotto presso l’Istituto internazionale di ricerca sulle malattie renali (IRRIV) di Vicenza, i ricercatori hanno sviluppato ‘un modello in vitro di emoadsorbimento per testare il potenziale di rimozione di PFAS tramite trattamento extracorporeo’.
Pulizia in due ore
Per simulare la ‘pulizia’ del sangue umano, sono stati impiegati quattro litri di acqua altamente contaminata da PFAS.
Il liquido dopo appena due ore di trattamento con una particolare cartuccia assorbente è risultato quasi privo di tutti i 39 composti PFAS ricercati.
‘Per i composti PFAS con concentrazioni significativamente superiori alla norma, abbiamo osservato un rapporto di rimozione vicino al 90% già entro i primi 60 min di circolazione, portando all’eliminazione quasi completa di tutti gli inquinanti a 120 min’, scrivono gli autori dello studio.
Dalla teoria alla pratica
Il passo successivo è sperimentare la tecnica in vivo per normalizzare le concentrazioni di PFAS nelle persone esposte all’inquinamento idrico o ambientale.
Proprio in Veneto, ove si trova l’Istituto internazionale di ricerca sulle malattie renali, si è verificata la più grave e prolungata contaminazione idrica da PFAS finora accertata al mondo. (3)
L’emergenza non è finita
Sebbene siano state adottate misure risolutive per l’acqua potabile, la popolazione della ‘zona rossa’ veneta rimane esposta ai PFAS attraverso
– il consumo di alimenti a km zero, coltivati nei suoli contaminati,
– l’uso di acqua di pozzi privati (contaminati) e
– lo spargimento di pesticidi, anch’essi con PFAS, che permangono su frutta e verdura, come documentato da PAN Europe. (4)
Marta Strinati
Note
(1) Pavan P, Lorenzin A, Chiementin L, Perin N, de Cal M, Brendolan A, Morisi N, Zanella M, Ronco C. Extracorporeal removal of per- and polyfluoroalkyl substances (PFAS) by hemoadsorption: in vitro kinetic model. Blood Purif. 2024 Mar 15. doi: 10.1159/000538179. Epub ahead of print. PMID: 38493768.
(2) Marta Strinati. Le sostanze PFAS sono cancerogene, la conferma di IARC. GIFT (Great Italian Food Trade). 3.12.23
(3) Marta Strinati, Ylenia Patti Giammello. Inquinamento da PFAS, quasi quattromila morti in più in 30 comuni veneti. GIFT (Great Italian Food Trade). 25.6.24
(4) Marta Strinati. PFAS in frutta e verdura non bio attraverso i pesticidi. Studio PAN Europe. GIFT (Great Italian Food Trade). 26.2.24

Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".