Il 12 ottobre 2023 Food Standards Agency (FSA, UK) ha aggiornato le proprie raccomandazioni sul consumo di CBD, riducendo in via precauzionale la dose giornaliera accettabile provvisoria.
Gli studi raccolti nell’ambito delle procedure di approvazione del cannabidiolo come ‘novel food’ suggeriscono di limitare il consumo quotidiano di CBD in purezza (>98%), da parte degli adulti, da 70 a 10 mg. (1)
1) FSA, UK. Nuove raccomandazioni sul consumo di CBD
I Comitati ACNFP (Advisory Committee on Novel Foods and Processes) e COT (Committee on Toxicity) di Food Standards Agency hanno pubblicato una posizione congiunta sul consumo di CBD, alla luce di nuove evidenze scientifiche raccolte in ambito della sua valutazione come ‘novel food’. (2)
Le nuove raccomandazioni considerano l’esposizione media al CBD attraverso alimenti, bevande e integratori alimentari. Alcuni studi suggeriscono che l’apporto quotidiano di CBD puro (>98%) in quantità superiore a 10 mg (0,15 mg/kg di peso corporeo) potrebbe contribuire a causare, sul lungo periodo, effetti avversi sulla salute quali:
– disturbi epatici e tiroidei,
– sonnolenza,
– interazioni con alcuni farmaci.
FSA raccomanda perciò ai consumatori di verificare, sulle etichette dei prodotti alimentari, la quantità di CBD contenuta in ogni porzione e considerare i 10 mg al giorno quale parametro di riferimento.
2) Gruppi di popolazione considerati
Le agenzie britannica e scozzese deputate alla sicurezza alimentare viceversa non indicano una dose giornaliera provvisoria accettabile di CBD alle persone che appartengano ai gruppi vulnerabili di popolazione (i.e. donne in gravidanza e in allattamento, bambini, ‘aspiranti genitori’ e ‘persone che assumano farmaci soggetti a prescrizione medica’), suggerendo loro di assumere il cannabidiolo sotto la supervisione di un medico.
3) Motivi della revisione
La revisione della dose giornaliera accettabile provvisoria di CBD da parte di FSA – in effetti drastica, da 70 a 10 mg/die (3) – si spiega con i diversi approcci alla valutazione del rischio adottati, rispettivamente, per i farmaci e gli alimenti:
– i test di sicurezza e i dosaggi dei farmaci vengono determinati bilanciando i loro effetti di cura con i potenziali effetti collaterali, tenuto anche conto della durata del trattamento,
– gli alimenti, inclusi gli integratori alimentari, non possono viceversa vantare alcuna proprietà di prevenzione né di cura delle malattie. (4) La loro sicurezza va perciò valutata in termini assoluti, senza avere riguardo ai loro potenziali effetti benefici (5,6).
4) ‘CBD as a novel food’? Gli utili spunti offerti da FSA
Food Standards Agency, nella revisione delle proprie raccomandazioni sul consumo di CBD, a ben vedere offre spunti utili sull’evidenza scientifica necessaria a portare avanti le procedure di autorizzazione del cannabidiolo come novel food:
– la precedente raccomandazione si basava su ‘prove limitate in cui il CBD è stato studiato come farmaco, ove il dosaggio viene determinato’,
– la nuova raccomandazione considera invece uno scenario di ‘esposizione cronica’, vale a dire il consumo quotidiano continuativo e prolungato, proprio degli alimenti.
EFSA aveva del resto già sottolineato come gli studi scientifici acclusi ai primi 19 dossier di autorizzazione ‘novel food’ riguardassero un farmaco (Epidiolex) e non il CBD come come ingrediente di alimenti e/o integratori alimentari. (7)
La nostra squadra di FARE è a disposizione degli operatori che intendano portare avanti dossier di autorizzazione ‘novel food’, additivi alimentari e altre sostanze e/o ingredienti e/o prodotti regolamentati, oltre a ‘Nutrition and Health Claims,
Dario Dongo
Note
(1) Food Standards Agency and Food Standards Scotland update consumer advice for CBD. 12 October 2023 https://tinyurl.com/yc48rzen
(2) FSA. Joint position paper from the Advisory Committee on Novel Foods and Processes (ACNFP) & Committee on Toxicity (COT) on establishing a provisional acceptable daily intake (ADI) for pure form (≥98%) cannabidiol (CBD) in foods, based on new evidence https://tinyurl.com/39c2xx36
(3) Dario Dongo. CBD, la Food Standards Agency aggiorna i consumatori inglesi. GIFT (Great Italian Food Trade). 3.4.22
(4) La sottile ‘linea rossa’ che demarca gli alimenti rispetto ai farmaci è tracciata nel Nutrition and Health Claims Regulation (EC) No 1924/06, laddove l’informazione commerciale relativa agli alimenti può vantare la capacità di prevenire fattori di rischio di malattie (ad esempio, mediante contributo alla riduzione del colesterolo ematico. NHCR, articolo 14). Non è invece ammesso riferire, in etichetta e pubblicità degli alimenti, ‘la proprietà di prevenire, trattare o guarire una malattia umana’ (es. patologie e/o eventi cardiovascolari). Tale divieto è previsto nel Food Information Regulation (EU) No 1169/11, articolo 7, paragrafo 3
(5) General Food Law definisce perciò la sicurezza alimentare in termini di innocuità nel breve e nel lungo termine, tenuto anche conto dei possibili effetti nei confronti dei discendenti (i.e. interferenza endocrina, genotossicità) e degli effetti tossici cronici cumulativi. Si veda Regulation (EC) No 178/02, articolo 14
(6) Gli alimenti devono essere sicuri anche per le categorie vulnerabili di consumatori. A tal fine, la valutazione del rischio deve considerare altresì le informazioni che accompagnano gli alimenti (Reg. EC No 178/02, art. 14). Tale regola, a ben vedere:
– trova corretta applicazione nel caso degli allergeni, la cui presenza deve sempre venire indicata anche nei casi di cibi venduti sfusi, o preincartati, ovvero somministrati da parte delle collettività alimentare (Reg. EU 1169/11, articoli 21 e 44, Allegato IV),
– viene invece disapplicata nel caso delle bevande alcoliche, tuttora prive di regole uniformi di etichettatura volte ad avvisare almeno i minori e le donne in gravidanza sui rischi associati al loro consumo
(7) Dario Dongo, Andrea Adelmo Della Penna. CBD come Novel Food, semaforo giallo di EFSA. GIFT (Great Italian Food Trade). 7.6.22

Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.