Il biossido di silicio è un additivo alimentare autorizzato come antiagglomerante. Ed è un nanomateriale, come il colorante biossido di titanio (E171), di cui EFSA ha di recente rivalutato la tossicità. (1) Gli studi scientifici rivelano rischi emergenti per la salute pubblica. Eppure, è ancora largamente diffuso negli alimenti, come vedremo.
Biossido di silicio, rischi emergenti
L’ultima opinione dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare sul biossido di silicio risale al 2018. In quell’occasione, la carenza di competenze sull’impatto delle particelle nanometriche aggiunte negli alimenti hanno convinto il panel di esperti EFSA ad assolvere l’additivo. (2)
La comunità scientifica ha tuttavia fatto passi da gigante nella ricerca sui nanomateriali. Con riferimento al biossido di silicio aggiunto negli alimenti ha evidenziato effetti avversi sulla salute molto simili a quelli associati all’ingerimento di biossido di titanio.
È dunque atteso un riesame della sua sicurezza, con l’adozione di appositi criteri-guida per la valutazione del rischio nanospecifico, con il supporto di esperti specializzati in nanomateriali. In questo senso si è espresso il ricercatore di ISS Francesco Cubadda, nell’illustrare il parere EFSA del 6.5.21 sul biossido di titanio. (3)
Biossido di silicio e altri nanomateriali, studi di tossicità
Gli studi sulla tossicità del biossido di titanio sono sempre più numerosi e indicano chiaramente l’impatto negativo sulla salute. Una recente ricerca condotta da ricercatori messicani, per esempio, ha confermato i gravi effetti avversi già emersi e correlati al consumo di additivi alimentari contenenti particelle di dimensioni nanometriche (1-100 nm). Vale a dire il biossido di titanio (E171), gli ossidi e gli idrossidi di ferro (E172), l’argento (E174) e l’oro (E175), usati come coloranti, e il biossido di silicio (E551), usato come antiagglomerante.
Il consumo orale di tali additivi è associato a gastrotossicità, epatotossicità e alterazioni nel microbiota intestinale, spiegano i ricercatori. Che aggiungono: ’Sebbene non siano stati effettuati studi sull’uso di questi additivi alimentari per valutare la neurotossicità o le alterazioni del comportamento animale, le loro controparti nanometriche non alimentari sono state associate a stress, depressione, disturbi cognitivi e alimentari come segni di alterazioni del comportamento animale’. (4)
Biossido di silicio, dove si trova
Il biossido di silicio è indicato in etichetta dei prodotti alimentari anche come E551. Viene impiegato come antiagglomerante in molte categorie di alimenti.
Lo si trova facilmente, per esempio, negli integratori alimentari, in capsule di caffè al ginseng, brodo in polvere, persino in un preparato a base di carne di coniglio, come mostra la gallery fotografica.
Note
1) Marta Strinati. EFSA: il colorante bianco biossido di titanio è cancerogeno. GIFT (Great Italian Food Trade), 7.5.21
2) L’opinione scientifica di EFSA sul biossido di silicio è stata adottata a fine 2017 e pubblicata nel 2018. V. https://efsa.onlinelibrary.wiley.com/doi/epdf/10.2903/j.efsa.2018.5088
3) Marta Strinati. Stop al biossido di titanio, intervista a Francesco Cubadda, esperto ISS. GIFT (Great Italian Food Trade), 8.5.21 https://www.greatitalianfoodtrade.it/salute/stop-al-biossido-di-titanio-intervista-a-francesco-cubadda-esperto-iss
4) Medina-Reyes EI, Rodríguez-Ibarra C, Déciga-Alcaraz A, Díaz-Urbina D, Chirino YI, Pedraza-Chaverri J. Food additives containing nanoparticles induce gastrotoxicity, hepatotoxicity and alterations in animal behavior: The unknown role of oxidative stress. Food Chem Toxicol. 2020 Dec;146:111814. doi: 10.1016/j.fct.2020.111814. Epub 2020 Oct 15. PMID: 33068655.
Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".