Acesulfame K e dieta, una combinazione pericolosa per le funzioni cognitive. È quanto emerge dalla ricerca dell’Università giapponese Meijo, la quale ha rilevato che il consumo di acesulfame k combinato a una dieta ipoglucidica addirittura danneggia la memoria.
Gli autori dello studio – pubblicato su Phisiology & Behavior – hanno somministrato per 4 settimane l’edulcorante acesulfame k alle cavie alimentate con una dieta a regime ridotto di carboidrati. Al termine del periodo, hanno sottoposto i topi a test comportamentali per una settimana.
Dall’osservazione è emerso che le cavie hanno subito una riduzione della memoria cognitiva, con difficoltà nell’orientamento e nel riconoscimento degli oggetti.
Dopo i test comportamentali, i topi sono stati sacrificati e analizzati. Ne è emerso che i livelli di glucosio nella corteccia frontale erano notevolmente diminuiti, in confronto alle cavie sottoposte alla sola dieta ipocalorica, nonostante fossero simili i livelli di glucosio nel plasma.
“Le persone preferiscono assumere bevande a zero calorie o a basso contenuto calorico e cibi con dolcificanti artificiali, anche se recentemente è stato suggerito che l’uso di dolcificanti artificiali a lungo termine influenza le funzioni fisiologiche“, scrivono i ricercatori. “Questi risultati suggeriscono che la combinazione di assunzione a lungo termine di AceK (acesulfame k, ndr) e dieta LC (ipocalorica, ndr) influisce sulla funzione cognitiva, attraverso la riduzione dei livelli di glucosio corticale“.
Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".