Salame Cremona, il nordico DOP
La nascita del Salame Cremona – ben noto tra i tipi di salame italiano – risale alla seconda metà del ‘500 quando le cronache riferivano di un salame cremonese detto anche “salsicciotto”, perché poteva venire gustato sia fresco, sia bollito o arrosto. Alla fine dell’800, il ministero dell’Agricoltura e del Commercio redigeva un rapporto sulle condizioni industriali della provincia di Cremona e – nel sottolineare il ruolo strategico dell’industria di settore – segnalava nel solo comune di Cremona la presenza di ben ventinove aziende produttrici del gustoso salame.
Il territorio di produzione del Salame Cremona comprende le regioni di Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. Queste aree sono accomunate dall’alto tasso di umidità, la scarsa ventilazione, gli autunni e inverni rigidi, molto umidi e nebbiosi, le primavere temperate e piovose, le estati calde e contrassegnate da piogge brevi, intense e frequenti. Questo microclima caratteristico, umido e poco ventilato – oltre a favorire la diffusione dell’allevamento del suino – si presta alla maturazione ottimale di questo e altri pregiati, squisiti salumi italiani.