Germina Campus S.p.A. è la holding che Coldiretti utilizza per macinare profitti alle spalle di agricoltori e allevatori italiani. Un paradigma di conflitti d’interessi e distorsioni della concorrenza sull’offerta commerciale – anzi, l’imposizione – di beni e servizi al sistema associativo.
Gli stipendi milionari del cerchio magico di Coldiretti e i fasti di Palazzo Rospigliosi, d’altra parte, necessitano di fonti di guadagno affidabili, continue e crescenti. Come nessuno meglio di chi lavora la pesante terra può offrire, nel feudalesimo agricolo dei tempi moderni.
Politica e magistratura, agenzie governative e organi di vigilanza, finora, si sono voltati dall’altra parte. Mentre la stampa si limita a rilanciare acriticamente i comunicati, spesso fake news, delle bandiere gialle (1,2). E il mosaico, via via, si arricchisce di nuovi tasselli. #VanghePulite.
Germina Campus S.p.A e Coldiretti, il conflitto d’interessi archetipo
Germina Campus (GerCam) S.p.A., capitale sociale € 15,492 milioni, è la cassaforte del ‘sindacato agricolo’ Coldiretti, che ne è socio unico. Il suo CdA è infatti composto da:
– Ettore Prandini, presidente. Altresì presidente di Coldiretti e socio in affari della galassia Federconsorzi 2 attraverso la sua Agricola Quadrifoglio Srl (azionista di Arum SpA, ove pure fino a pochi mesi fa partecipava la Progresso Srl della famiglia di Vincenzo Gesmundo), azionista di B.F. (Bonifiche Ferraresi) SpA, (3)
– Raffaele Grandolini, consigliere delegato. Nonché procuratore generale e responsabile Amministrazione, Finanza e Affari generali di Coldiretti. Il Re Mida di Palazzo Rospigliosi supera il mito con oltre una ventina di incarichi, spesso in conflitto, (4)
– Vincenzo Gesmundo, consigliere nonché segretario generale di Coldiretti. L’ex-revisore dei conti della Federconsorzi, ‘implicato in un processo per bancarotta fraudolenta’ poi perso nel nulla. (5) Citato da L’Espresso come ‘contadino e milionario’, per via degli stipendi d’oro. (6) Il ‘ras di Coldiretti’, nell’ormai celebre dossier dei veleni. (3)
Il capo dei capi
Il capo dei capi – Vincenzo Gesmundo, innominabile nei corridoi di Palazzo Rospigliosi – ha consolidato il proprio potere assoluto a seguito delle dimissioni anticipate del presidente di Coldiretti Sergio Marini. Grazie a una riforma statutaria che ha ridotto a un unico mandato non rinnovabile la carica di presidente, ‘per concentrare ulteriormente i poteri nelle mani del segretario generale:
– assistere gli organi confederali nella definizione e nell’attuazione delle linee di politica sindacale e generale,
– programmare, dirigere e coordinare l’attività delle aree,
– esercitare, proponendone l’articolazione, il potere di indirizzo e vigilanza sulle strutture territoriali, per attuare le deliberazioni degli organi confederali,
– svolgere la funzione di coordinamento e di indirizzo per le strutture nazionale e territoriali. Di fatto rimane al presidente, eletto una sola volta, il mero compito di portavoce.’ (7)
Germina Campus SpA, la holding
Dalle ceneri di Federconsorzi, Germina Campus SpA ha rilevato (a prezzo vile) la sede storica di Palazzo Rospigliosi, per rinnovare il suo modus operandi. Rastrellare le risorse pubbliche e private degli agricoltori italiani, attraverso una holding a cui fanno capo diverse società di servizi. Assicurazioni e finanza, commercio alimentare, contratti telefonici, etc. Mancano solo (per il momento) le pompe funebri. Alcuni cenni a seguire.
– Green Assicurazioni Srl è proprietà quasi esclusiva di GerCam (96,2%). Consiglieri, Vincenzo Gesmundo e Raffaele Grandolini. Un broker che di fatto agisce come agenzia assicurativa per vendere agli agricoltori polizze con intermediazione tripla (del ‘broker’, il ‘riassicuratore’ e l’agenzia Agrifides, altresì di Coldiretti) e prezzi ben più elevati rispetto a quelli di mercato, (8)
– Bluarancio SpA (98,7% delle azioni in mano a Germina Campus). AD Raffaele Grandolini. È la seconda società informatica della galassia Coldiretti. Compra software e hardware dalla Enteus Srl (di Coldiretti) per rivenderli al Consorzio Sistema Servizi (di Coldiretti stessa),
– Edizioni Tellus Srl. La società titolare del marchio ‘Impresa Verde Coldiretti’ – da cui è scaturito un nugolo di S.r.l. che dominano il mercato dei servizi alle aziende agricole in ogni Provincia del Bel Paese – è stata incorporata da Ger.Cam. nel 2016,
– Agritel Srl, AGER Srl e Filiera Agricola Italiana (FAI) SpA meritano a loro volta un approfondimento. L’ABC dei conflitti d’interessi.
A) AGRITEL S.r.l. La speculazione sulle utenze telefoniche
Agritel S.r.l. – socio unico Germina Campus, presidente Raffaele Grandolini – opera come agente e rivenditore per TIM S.p.A. Acquista i servizi (schede prepagate, traffico voce e dati, PEC) e i prodotti (smartphone e tablet) di Telecom Italia, ricavandone modeste provvigioni a cui si aggiungono i margini sui prezzi maggiorati, nella rivendita forzosa alla c.d. ‘Rete Coldiretti’ (composta dalle tre categorie di dipendenti, collaboratori e soci), attraverso la licenza ‘community’.
I direttori delle sedi di Coldiretti e Impresa Verde sul territorio devono infatti riferirsi in via esclusiva alla ‘compagnia telefonica di Coldiretti’. Anche per:
– sottoscrivere i contratti per i soci agricoltori che abbiano cariche sociali – (presidenti di sezione e di zona, presidenti di zona, consiglieri provinciali, regionali, presidenti di Federazione, etc.),
– indurre/obbligare tutti i dipendenti e i collaboratori a fare altrettanto. Prezzi e tariffe sono gonfiati, ovviamente fuori mercato, per ingrassare i dividendi di Palazzo,
– propinare a tutti gli agricoltori iscritti alle Camere di Commercio le PEC che Agritel acquista a prezzi di mercato (personalizzando il dominio Aruba) e rivende con margine, a prezzi di Palazzo.
Agritel, Coldiretti e il Portale del socio
In buona sostanza Agritel funziona come il Consorzio Sistema Servizi Coldiretti SCpA, con un vortice di fatturazioni da fornitori esterni e rifatturazioni alla Rete Territoriali Coldiretti a prezzi gonfiati, per alimentare il pozzo senza fondo del cerchio magico di Palazzo Rospigliosi.
Un aneddoto vale a esprimere la dimensione dell’autoreferenzialità autarchica del capo dei capi e i suoi fedelissimi.
Samsung si unì alla rete degli sponsor del Forum dell’Agricoltura di Cernobbio, nel 2019. E ottenne da Coldiretti, quale contropartita, la pianificazione degli acquisti di materiale di telefonia. Fu così che vennero acquistati 2 mila (!!!) tablet obsoleti, per il famigerato progetto ‘Il Portale del Socio’. Nessuno dei soci era peraltro interessato ad aderire al fallimentare progetto, così il Palazzo costrinse le Imprese Verdi a ingollare gli obsoleti tablet in esubero.
B) AGER S.r.l., la ‘scuola di partito’
AGER S.r.l. – di cui Germina Campus SpA detiene il 95% delle quote, Coldiretti nazionale il restante 5% – è la c.d. ‘società di formazione’, o ‘scuola di partito’. Istituita nel 1997, è ora presieduta da Gianluca Lelli, capo Area Economica di Coldiretti nonché AD di CAI SpA alias Federconsorzi 2. (9) Amministratori delegati l’ubiquitario Raffaele Grandolini e Sara Paraluppi, direttrice di Coldiretti Lazio. Secondo le indiscrezioni, Gianluca Lelli avrebbe voluto annegarla e diluirla nella AgriConsulting S.r.l., società di emanazione del sindacato agricolo concorrente Confagricoltura.
Il progetto è però miseramente saltato, così come l’altro progetto affidato alle miserevoli cure di Gianluca Lelli, CAI SpA alias Federconsorzi 2. A seguito delle defezioni di vari Consorzi Agrari, come quelli dell’Umbria (nonostante le pressioni del suo presidente Albino Agabiti, altresì a capo di AsnaCodi, l’associazione nazionale dei Consorzi di Difesa. V. nota 10), di Terrepadane, (11) di Cremona, del Nord-Est, etc.
AGER S.r.l., UNAPROL e AGEA
I conti economici delle società di Palazzo, anche nel caso di AGER S.r.l., non tornano con i sontuosi emolumenti delle cariche sociali. Così AGER S.r.l., da una decina d’anni, emette ingenti fatture nei confronti di Unaprol ScpA, il Consorzio Olivicolo Italiano. (12) A titolo di corrispettivo per un progetto sulla qualità dell’olio finanziato da AGEA (Agenzia Generale per le Erogazioni in Agricoltura). Emergono in questo caso due figure cruciali:
– Gabriele Papa Pagliardini, direttore generale di AGEA ed ex-socio in affari del cerchio magico, (13) collauda senza batter ciglio i rendiconti di Unaprol. La quale così, attraverso AGER, riempie i forzieri di Coldiretti coi soldi pubblici invece destinati agli olivicoltori,
– David Granieri, presidente e legale rappresentante di Unaprol (‘cliente’ di AGER), è al contempo vicepresidente della Confederazione Nazionale Coldiretti (proprietaria di AGER, attraverso Germina Campus e in proprio).
L’ennesimo conflitto d’interessi è sfuggito sia all’AGEA Coldiretta, sia al collegio sindacale di Unaprol SCpA presieduto dal prof. avv. Antonio Cepparulo. Il quale, combinazione, è tra l’altro sindaco di CAA (Centro di Assistenza Agricola) Coldiretti Srl, CAF (Centro di Assistenza Fiscale) Coldiretti Srl ed Elaion Srl. Ma anche ex-presidente del collegio sindacale di quella AgriRevi fondata, tra gli altri, dal direttore generale di AGEA Gabriele Papa Pagliardini. (11)
C) FILIERA AGRICOLA ITALIANA S.p.A. Il triangolo di Palazzo
Dulcis in fundo, Germina Campus SpA è primo azionista di Filiera Agricola Italiana (FAI) SpA, a pari merito (44%) con SCCA p.a. (Società Consortile dei Consorzi Agrari per azioni, fondatrice di CAI SpA. Socio di minoranza il Consorzio dei Produttori di Campagna Amica SCpA).
Ettore Prandini ne è presidente, Raffaele Grandolini consigliere delegato, al fianco di Federico Vecchioni (consigliere, nonché consigliere delegato di CAI SpA) e Sara Paraluppi (direttrice di Coldiretti Lazio). Filiera Agricola Italiana SpA presenta alcune anomalie che ovviamente nessuno ha finora annotato. L’oggetto sociale è invero la ‘commercializzazione di prodotti agricoli e agroalimentari’. Eppure…
La triangolazione sulla carta è il core business di Filiera Agricola Italiana SpA, che ‘intermedia’ le fatture dei Consorzi Agrari sulle vendite delle loro derrate – grano per pasta e ortofrutta soprattutto, olio in minima parte – all’industria alimentare e la GDO (es. Conad, Coop, LIDL, Esselunga, etc.). Vale a dire che:
– i Consorzi Agrari, i quali hanno sempre venduto e continuano a vendere ai loro clienti le loro derrate, ora subiscono una gabella da parte di FAI SpA,
– le merci vengono trasportate con il loro DDT dai Consorzi Agrari all’industria e/o la GDO, mentre le fatture di vendita viaggiano dai Consorzi Agrari a FAI SpA che poi rifattura ai loro clienti.
Filiera Agricola Italiana SpA, conflitti d’interessi e bolla finanziaria
Filiera Agricola Italiana SpA è dunque l’ennesimo emblema dei conflitti d’interessi. I direttori generali dei Consorzi Agrari (dipendenti di SCCA p.a.) hanno acconsentito a una triangolazione ‘sulla carta’ delle loro merci a favore di un terzo, CAI SpA (di cui SCCA p.a. è azionista di maggioranza), che è tra l’altro privo di strutture logistiche. Una gabella ai Consorzi Agrari priva di alcun significato economico. I loro CdA e i soci ne saranno al corrente?
Il fatturato di FAI SpA è altresì fenomenale. Sebbene il suo margine sulle triangolazioni di carta sia attorno all’1-2%, Filiera Agricola Italiana riceve e riemette fatture per l’intero importo delle merci vendute dai Consorzi Agrari. Così da esporre ricavi per oltre € 30.000.000 (trenta milioni di euro), invece di riportare al più 5-600 mila euro di ‘commissioni’.
#VanghePulite
‘I nuovi ‘padroni’ della Coldiretti hanno aggiunto, accanto ai governanti e ai rappresentanti del potere economico, altri soggetti di cui prendersi gioco: i presidenti agricoltori, promossi e destituiti a piacimento, utilizzando i soldi dei contribuenti. Gli associati allora accorrono ammaliati da un sogno che i nuovi ‘capi’ sanno indurre con la retorica del protagonismo contadino.’ (7)
Dietro l’apparenza di un ‘sindacato’ vi è solo un sistema di potere autoreferenziale, coi suoi comitati d’affari e obiettivi del tutto diversi, come si è visto, rispetto alle esigenze e aspettative degli agricoltori italiani. I quali paiono rassegnati a subire malaffare e gabelle in ogni attività che li riguarda, fino a che le istituzioni chiamate a rispondere alla Costituzione italiana e alla legge non inizieranno a esercitare i loro doveri di vigilanza, denuncia, istruttoria e sanzione di illeciti e vessazioni.
#VanghePulite, quando?
Dario Dongo
Note
(1) Dario Dongo. Fake news nel settore alimentare, il quibus. GIFT (Great Italian Food Trade). 8.10.18, https://www.greatitalianfoodtrade.it/idee/fake-news-nel-settore-alimentare-il-quibus
(2) Dario Dongo. Vino dealcolato e riforma dell’OCM, un po’ di chiarezza. GIFT (Great Italian Food Trade). 21.5.21, https://www.greatitalianfoodtrade.it/mercati/vino-dealcolato-e-riforma-dell-ocm-un-po-di-chiarezza
(3) Dario Dongo. Consorzi Agrari d’Italia SpA, Federconsorzi 2? Il dossier dei veleni. GIFT (Great Italian Food Trade). 1.1.21, https://www.greatitalianfoodtrade.it/mercati/consorzi-agrari-d-italia-spa-federconsorzi-2-il-dossier-dei-veleni
(4) Dario Dongo. Federconsorzi 2, AgriRevi, AIPO (Unaprol). Affari d’oro per il cerchio magico di Coldiretti. GIFT (Great Italian Food Trade). 3.6.21, https://www.greatitalianfoodtrade.it/mercati/vino-dealcolato-e-riforma-dell-ocm-un-po-di-chiarezza
(5) Antonio Saltini. Coldiretti, congruenze, coincidenze, corrispondenze. Agrarian Science. 20.8.18, https://www.agrariansciences.it/2018/08/coldiretti-congruenze-coincidenze.html?m=1
(6) Emiliano Fittipaldi. Contadino e milionario: stipendio da record per il segretario generale di Coldiretti. L’Espresso. 29.1.15, https://espresso.repubblica.it/plus/articoli/2015/01/29/news/contadino-e-milionario-stipendio-record-per-il-segretario-coldiretti-1.196726?preview=true
(7) Alfonso Pascale. Da Bonomi a re travicello. La mutazione antropologica della Coldiretti. Agrarian Science. 24.2.15, https://www.agrariansciences.it/2015/02/da-bonomi-re-travicello-la-mutazione.html?m=1
(8) Dario Dongo. Assicurazioni agevolate, il business di Coldiretti alle spalle degli agricoltori. GIFT (Great Italian Food Trade). 13.5.21, https://www.greatitalianfoodtrade.it/mercati/assicurazioni-agevolate-il-business-di-coldiretti-alle-spalle-degli-agricoltori
(9) Dario Dongo. Federconsorzi 2 alias CAI SpA, un po’ di chiarezza. GIFT (Great Italian Food Trade). 15.3.21, https://www.greatitalianfoodtrade.it/idee/federconsorzi-2-alias-cai-spa-un-po-di-chiarezza
(10) Dario Dongo. Assicurazioni agevolate in agricoltura, i grandi affari del cerchio magico di Coldiretti. #VanghePulite. GIFT (Great Italian Food Trade). 1.3.21, https://www.greatitalianfoodtrade.it/mercati/assicurazioni-agevolate-in-agricoltura-i-grandi-affari-del-cerchio-magico-di-coldiretti-vanghepulite
(11) Dario Dongo. Federconsorzi 2, AgriRevi, AIPO (Unaprol). Affari d’oro per il cerchio magico di Coldiretti. GIFT (Great Italian Food Trade). 3.6.21, https://www.greatitalianfoodtrade.it/idee/federconsorzi-2-agrirevi-aipo-unaprol-affari-d-oro-per-il-cerchio-magico-di-coldiretti
(12) Dario Dongo. Coldiretti e Unaprol. Il destino incerto di fondi pubblici destinati agli olivicoltori italiani. GIFT (Great Italian Food Trade). 6.2.21, https://www.greatitalianfoodtrade.it/idee/coldiretti-e-unaprol-il-destino-incerto-di-fondi-pubblici-destinati-agli-olivicoltori-italiani
(13) Dario Dongo. AGEA – Coldiretti, la Commissione europea boccia il conflitto d’interessi. GIFT (Great Italian Food Trade). 24.3.21, https://www.greatitalianfoodtrade.it/progresso/agea-coldiretti-la-commissione-europea-boccia-il-conflitto-d-interessi
Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.