È operativo da martedì 20.10.20 il Bando Bonus Lazio km 0. L’iniziativa è organizzata dalla Regione Lazio, che ha stanziato 10 milioni di euro per promuovere il consumo di alimenti locali a denominazione protetta (DOP e IGP) e i Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT). I ristoratori vengono incentivati all’acquisto con misure economiche dirette.
Bando Bonus Lazio km 0, il turbo all’agroalimentare locale
L’incentivo ai prodotti agroalimentari locali consiste di un contributo a fondo perduto. Beneficiari diretti sono gli operatori della ristorazione attivi nel Lazio e iscritti a 4 codici ATECO:
– ristorazione con somministrazione (cod. 56.10.11),
– attività di ristorazione connesse alle aziende agricole (cod. 56.10.12),
– ristorazione su treni e navi (cod. 56.10.50),
– catering per eventi, banqueting (cod. 56.21.00).
Bonus 30% della spesa (già pagata)
Il contributo è a fondo perduto. Vale il 30% della spesa sostenuta, purché già ‘quietanzata’, vale a dire pagata ai fornitori dei prodotti agroalimentari.
L’importo del contributo varia da un minimo di 500 euro, a fronte di una spesa di 1.667 euro, fino a un massimo di 5.000 euro (per una spesa minima di 16.667 euro).
I prodotti incentivati
I prodotti agroalimentari sostenuti dal Bando Bonus Lazio km 0 sono tutti i DOP, IGP e PAT realizzati nel territorio regionale, così come elencati nel bando, oltre che nel sito dell’agenzia regionale ARSIAL e in quello del ministero delle Politiche agricole (v. l’elenco aggiornato al 5.10.20).
A beneficiare dell’iniziativa, oltre a produttori e ristoratori, sono i consumatori. Il sistema di incentivi regionale vale infatti anche a impedire le citazioni fraudolente delle eccellenze agroalimentari nei menu di operatori infedeli. Non pochi, come accertato dal RAC, il Reparto Agroalimentare dei Carabinieri.
L’offerta delle eccellenze laziali è ampia:
16 DOP:
Castagna di Vallerano, Fagiolo Cannellino di Atina, Mozzarella di Bufala Campana, Nocciola Romana, Oliva di Gaeta, Pecorino di Picinisco, Pecorino Romano, Pecorino Toscano, Peperone di Pontecorvo, Ricotta di Bufala Campana, Ricotta Romana, Salamini italiani alla cacciatora, e 4 diversi EVOO, olio extravergine di oliva (di Canino, delle Colline Pontine, della Sabina, della Tuscia)
11 IGP:
Abbacchio Romano, Agnello del Centro Italia, Carciofo Romanesco del Lazio, Kiwi Latina, Mortadella Bologna, Pane casareccio di Genzano, Patata dell’Alto Viterbese, Porchetta di Ariccia, Prosciutto Amatriciano, Sedano Bianco di Sperlonga, Vitellone bianco dell’Appennino Centrale,
circa 250 PAT:
Prodotti Agroalimentari Tradizionali, elencati nel sito ARSIAL, Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio.
Procedure semplificate
Per la partecipazione al Bando Bonus Lazio km 0 ‘saranno garantite procedure semplificate e tempestive‘, assicura l’assessorato Agricoltura della Regione Lazio, motore dell’iniziativa assieme all’assessorato allo Sviluppo economico.
Una guida alla compilazione della domanda è disponibile (dal 20.10.20) al link regione.lazio/bonuslaziokm0.
Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".