L’ultima tragica notizia del decesso di una ragazza inglese di 14 anni, in viaggio con la famiglia a Roma, richiama l’attenzione sul problema della gestione degli allergeni al ristorante.
1) Allergie al ristorante, il decesso di una ragazza inglese a Roma
Una ragazza inglese di 14 anni, allergica alle arachidi, aveva cenato con la famiglia in una pizzeria in via Gianicolense a Roma. Dopo soli 15 minuti, al rientro in albergo, la giovane ha avuto uno shock anafilattico ed è morta prima di raggiungere l’ospedale San Camillo che si trova a poche centinaia di metri di distanza.
La contaminazione letale da allergeni non dichiarati potrebbe avere riguardato il dessert, forse preconfezionato. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma ha perciò avviato un’indagine per omicidio colposo nei confronti di ignoti, ordinando l’autopsia nonché le ispezioni delle autorità deputate ai controlli ufficiali. (1)
2) Ristoranti e pubblici esercizi, le responsabilità
L’esercizio di ogni attività di ristorazione (trattorie, pizzerie, ristoranti, agriturismi, hotel, take-away, food delivery, mense, catering) così come di vendita, anche a distanza, di alimenti preimballati, sfusi e preincartati (anche da parte di pubblici esercizi, negozi tradizionali e venditori ambulanti, nonché tramite distributori automatici) è soggetta a ben precise responsabilità, in tema di igiene e sicurezza alimentare. (2)
Tali responsabilità si esprimono nei doveri di applicare i pre-requisiti igienici, i quali comprendono idonee procedure di sanificazione dei locali e delle attrezzature, nonché l’analisi del rischio basata sui criteri HACCP (Hazard Analysis on Critical Control Point). (3)
Gli operatori devono garantire la formazione dei dipendenti alla ‘cultura della sicurezza alimentare’ e ai rischi di contaminazione accidentale che si possano verificare nella preparazione e somministrazione o vendita degli alimenti. Con il dovere inderogabile di fornire notizia esatta – da riportare nei menù e/o registri e sui cartelli in prossimità di ogni singolo prodotto in vendita – sulla presenza, anche solo eventuale, di specifici allergeni. (4)
3) Autorità di controllo, responsabilità
Le autorità sanitarie designate ai controlli ufficiali in ambito alimentare sono a loro volta responsabili per la verifica sia dell’idoneità ed effettiva applicazione delle procedure di autocontrollo (buone prassi igieniche, HACCP, formazione) da parte degli operatori, sia della corretta informazione in tema di allergeni.
L’esperienza quotidiana di ciascuno di noi in qualsivoglia pubblico esercizio in ogni Regione e provincia d’Italia può peraltro dimostrare la sistematica omissione, da parte delle autorità competenti, dei doverosi controlli sul rispetto delle normative citate. In tutti gli ambiti di:
– etichette alimentari. Tuttora ridondano PAL (Precautionary Allergens Labelling) fuorilegge (i.e. ‘può contenere frutta con guscio’ o ‘cereali contenenti glutine’), in palese contrasto con le linee guida della Commissione europea (2017), (5,6)
– informazioni sui prodotti venduti sfusi. Bar, gelaterie, pasticcerie, gastronomie, macellerie continuano a ignorare del tutto il dovere di fornire notizie esatte sul contenuto di ciascuno dei prodotti esposti in vendita (7)
– food delivery e vendite a distanza. (8) Anche in questo caso, la violazione delle regole d’informazione sulla presenza di allergeni nei cibi consegnati a domicilio è endemica. Gli allergici devono perciò rinunciarvi a priori?
– ristoranti. Il guaio ‘allergeni’ è così noto e diffuso da essere anche stato oggetto di uno studio scientifico dagli esiti allarmanti, in Germania (Loerbroks et al., 2019). (9) E il caso della ragazza inglese ne è l’ultima tragica conferma.
4) Conclusioni provvisorie
L’unica esperienza di corretta applicazione delle norme a tutela dei consumatori allergici si registra oggi in Inghilterra. Ed è stato il decesso della giovane Natasha Ednan-Laperouse – uccisa da un panino che conteneva ma non dichiarava la presenza di sesamo a cui essa era allergica – a motivare l’adozione dell’omonima Natasha’s Law. (10)
Il resto d’Europa continua invece a brancolare nel buio, nella vergognosa incapacità di applicare regole introdotte già nella Allergens Directive 2003/89/CE, abrogata dal Food Information Regulation (EU) No 1169/11 che ne ha esteso il campo di applicazione al ‘food service’. Gli eventi letali si ripetono ciclicamente, gli Stati membri e la Commissione europea non reagiscono. (11) Fino a quando?
#MakeAllergyHistory
Dario Dongo
Note
(1) Rachel Hagan. British teen with peanut allergy dies on family holiday in Rome. Independent. 30.10.24 https://tinyurl.com/5n7h3xmx
(2) Dario Dongo. Igiene nei ristoranti, l’ABC. GIFT (Great Italian Food Trade). 27.12.17
(3) Dario Dongo. Reg. UE 2021/382. Gestione allergeni, cultura della sicurezza, redistribuzione alimenti. GIFT (Great Italian Food Trade). 9.3.21
(4) Dario Dongo. Allergeni da cross-contact, doveri e responsabilità dell’OSA. FARE (Food and Agriculture Requirements). 12.11.22
(5) Dario Dongo. Allergeni, linee guida CE. GIFT (Great Italian Food Trade). 15.9.17
(6) Commission Notice of 13 July 2017 relating to the provision of information on substances or products causing allergies or intolerances as listed in Annex II to Regulation (EU) No 1169/2011 of the European Parliament and of the Council on the provision of food information to consumers [C/2017/4864] https://tinyurl.com/355eyr53
(7) Dario Dongo. Alimenti sfusi e preincarti, collettività. GIFT (Great Italian Food Trade). 19.3.18
(8) Dario Dongo. Food delivery, i rischi di sicurezza alimentare. GIFT (Great Italian Food Trade). 27.8.23
(9) Dario Dongo. Allergies in restaurants, danger guaranteed. German study. FT (Food Times). 26.5.19
(10) Dario Dongo, Marina De Nobili. Allergeni sui cibi preincartati, più garanzie con la Natasha’s law in UK. GIFT (Great Italian Food Trade). 2.7.19
(11) Dario Dongo. Allergia al latte, un decesso e un richiamo. La questione ‘senza lattosio’. GIFT (Great Italian Food Trade). 18.4.22

Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.