Riso Arborio, italiano superfino
Riso Arborio italiano superfino è il re dei risotti. Questo prende il nome da un villaggio in Piemonte, nel Nord ovest della Penisola, dove la valle del Po inizia la sua lunga discesa dalle Alpi alla costa adriatica. Parliamo della “culla” del riso italiano, nonché della zona di coltivazione più importante in Europa. Il riso Arborio è spesso paragonato a una perla, per la sua forma più tozza e rotonda rispetto ad altre varietà, e anche per il suo colore caratteristico.
Il pregiato paragone trova ancor più ragione d’essere nella trasformazione subita nella fase di cottura. L’alto contenuto di amido del riso superfino Arborio porta al rilascio di amilopectina, che gli conferisce una straordinaria capacità di fondere e assorbire i sapori, caratteristica fondamentale per preparare un ottimo risotto.
Da questo punto di vista, l’approccio ai fornelli durante la preparazione è molto simile a quella della pasta: va cucinato al dente, in modo che rimanga più solido dei suoi omologhi più semplici e più bianchi. Si cuoce in circa 18 minuti e di solito viene preparato con asparagi, carciofi, frutti di mare, zafferano, cipolle verdi, carne e, naturalmente, una buona dose di vino rosso o bianco.