Si celebra il 16 ottobre il World Food Day 2024. Una giornata commemorativa, istituita dalla FAO (Food and Agriculture Organization) nel 1979, che tuttora aspira a risvegliare le coscienze di tutti rispetto alla fame e la malnutrizione endemica.
1) World Food Day 2024
World Food Day 2024 è interpretato con il motto ‘diritto ai cibi per una vita migliore e un futuro migliore’. Soffermandosi su quattro valori associati al diritto al cibo:
–diversità, intesa sia quale agrobiodiversità, sia quale disponibilità sui mercati di una varietà di alimenti, anche freschi
–nutrizione. È essenziale che cibi sani ed equilibrati dal punto di vista nutrizionale siano disponibili per tutti, senza eccezioni
–accessibilità. Il cibo deve essere accessibile a tutti, senza escludere né discriminare nessuno tra i Paesi e al loro interno
–food safety. La sicurezza degli alimenti è necessaria quanto la loro disponibilità, come FAO e WHO da sempre evidenziano. (1)
1.1) Dalle parole ai fatti
Dalle parole ai fatti, come si è visto, almeno 846 milioni di persone hanno sofferto la fame e la malnutrizione acuta, nel 2023.
Conflitti e crisi economiche, eventi climatici estremi e disuguaglianze a danno delle classi più povere e vulnerabili, tra e all’interno dei Paesi. (2)
2) Diritto al cibo, trattati e accordi internazionali
Il diritto al cibo è cristallizzato in diversi trattati e accordi internazionali. A partire dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, ove si afferma il diritto di ogni persona ‘a un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della propria famiglia, con particolare riguardo all’alimentazione’ (articolo 25). (3)
Il Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali a sua volta stabilisce – dal lontano 1966 – che gli Stati contraenti:
–‘riconoscono il diritto di ogni individuo a un livello di vita adeguato per sé e per la propria famiglia’ e ‘il diritto fondamentale di ogni individuo alla libertà della fame’. Essi perciò
–‘adotteranno, individualmente e attraverso la cooperazione internazionale, tutte le misure e programmi concreti che siano necessari per:
a) migliorare i metodi di produzione, di conservazione e di distribuzione delle derrate alimentari mediante la piena applicazione delle conoscenze tecniche e scientifiche, la diffusione di nozioni relative ai principi della nutrizione, e lo sviluppo o la riforma dei regimi agrari, in modo da conseguire l’accrescimento e l’utilizzazione più efficaci delle risorse naturali;
b) assicurare un’equa distribuzione delle risorse alimentari mondiali in relazione ai bisogni, tenendo conto dei problemi tanto dei Paesi importatori quanto dei Paesi esportatori di derrate alimentari’ (articolo 11). (4)
2.1) UNDROP
UNDROP – United Nations Declaration on the Rights of Peasants and Other People Working in Rural Areas (2018) – riconosce altresì i diritti dei contadini e delle comunità rurali. I quali includono i diritti fondamentali a:
-cibo e sovranità alimentare (5)
–vita dignitosa e controllo dei mezzi di produzione. (6)
3) La Via Campesina
La Via Campesina – l’organizzazione internazionale che rappresenta i contadini e le comunità rurali, incluse le comunità indigene e migranti – dichiara il 16 ottobre 2024 la ‘Giornata internazionale di azione per la sovranità alimentare dei popoli e contro le multinazionali’.
Si denuncia il peggioramento della giustizia sociale, i conflitti armati e sulle terre (land grabbing), la sottrazione dei beni comuni e della sovranità alimentare, il degrado dell’ambiente e la distruzione della biodiversità.
Il crescente dominio delle oligarchie finanziarie sulle terre, l’agricoltura industriale e le estrazioni minerarie costringono almeno 2,33 miliardi di persone a lottare per accedere con regolarità ad un’alimentazione adeguata. Oltre a contribuire all’emergenza climatica.
3.1) Via Campesina, le soluzioni da adottare
Una trasformazione del sistema agroalimentare è necessaria e urgente, per proteggere il rapporto con la Madre Terra nonché garantire la pace e la giustizia sociale. E i sistemi alimentari locali rappresentano l’unica soluzione per assicurare una transizione agroecologica basata su questi valori, come dimostrato nel recente rapporto di iPES FOOD sui mercati territoriali. (7)
Gli Stati membri di ONU, FAO, WHO devono quindi:
-introdurre un trattato vincolante delle Nazioni Unite per regolamentare e porre fine all’impunità delle le trans-national Corporations (TNC)
-arrestare le violazioni dei diritti umani
-garantire l’accesso alla giustizia per le comunità colpite
-rispondere all’emergenza climatica riconoscendo il ruolo chiave dei contadini come custodi dell’ambiente
-riconoscere i diritti di proprietà sulle terre (soprattutto per le donne contadine). (8)
4) FAO, esortazioni agli stakeholders
FAO a sua volta invoca la responsabilità e cooperazione degli stakeholders per raggiungere la food security. A seguire le esortazioni rivolte a ciascuno di essi. (9)
4.1) Governi
I governi devono sostenere il diritto al cibo adottando politiche che assicurino a tutti l’accesso a diete sane e sostenibili. È essenziale promuovere il buon governo, eliminare la povertà e le disuguaglianze, sostenere i piccoli produttori e le aziende agricoltore a conduzione familiare.
Rafforzare la capacità nazionale di prevenire malattie delle piante e rispettare le linee guida del Codex Alimentarius garantirà alimenti sicuri e nutrienti.
È doveroso inoltre costruire la resilienza a shock e vulnerabilità, assicurare parità di accesso alla protezione sociale e promuovere pratiche rispettose dell’ambiente. Bisogna perciò investire su ricerca, innovazione ed educazione, collaborando con organizzazioni come la FAO stessa.
4.2) Settore privato
Il settore privato può modellare l’ambiente alimentare verso diete sane e accessibili. Un sistema agroalimentare resiliente e equo esige perciò la responsabilità sociale delle Corporations sui criteri ESG (Environmental, Social, Governance) nel rispetto dei contadini e dei piccoli produttori.
Le imprese private devono creare mercati inclusivi, adottando modelli di business che garantiscano i diritti umani e il lavoro dignitoso. Ed è compito delle industrie alimentari creare prodotti con profili nutrizionali che aiutano a prevenire anziché causare problemi di salute, a prezzi accessibili. (10)
4.3) Accademia
L’accademia ha un ruolo fondamentale poiché solo attraverso la ricerca, l’analisi dei dati e la tecnologia, secondo FAO, è possibile aspirare alla sicurezza alimentare e nutrizionale. I ricercatori dovrebbero condividere le evidenze, utilizzando modelli di divulgazione partecipativa e formazione.
Le conoscenze devono raggiungere le organizzazioni agricole e le aziende in modo chiaro e accessibile, anche attraverso i think tank. Al fine di promuovere salute e benessere, ridurre perdite e sprechi alimentari, tutelare gli ecosistemi e le risorse naturali, mediante approcci integrati e olistici.
4.4) Società civile
La società civile può chiamare a responsabilità i governi e sollecitare riforme politiche tramite campagne di sensibilizzazione su diete sane, sicurezza alimentare e sostenibilità.
È essenziale rafforzare la partecipazione di piccoli agricoltori, donne e giovani e promuovere l’uguaglianza di genere. Collaborazioni con governi e altre organizzazioni sono vitali per un impatto duraturo.
4.5) Agricoltori
Le imprese agricole di dimensione contadina e familiare sono protagoniste nella nutrizione delle popolazioni del pianeta e la gestione sostenibile delle risorse naturali. Devono gestire l’acqua in modo efficace, adottare pratiche agricole improntate all’agroecologia, ridurre al minimo ‘food loss and waste’. (11)
Collaborare in cooperative può migliorare l’accesso a formazione e tecnologie. È infatti importante predisporsi ad affrontare i cambiamenti climatici e partecipare a iniziative di educazione della comunità, per meglio
comprendere la profonda interconnessione tra cibo, salute e ambiente.
4.6) Individui
Ogni individuo può far sentire la propria voce, sensibilizzando l’opinione pubblica e collaborando con i media per influenzare i decisori politici.
Scegliere cibi locali e di stagione, adottare abitudini alimentari sane e diversificare la propria dieta contribuisce a migliorare la salute e a proteggere la biodiversità.
Ridurre gli sprechi alimentari, sostenere i diritti degli agricoltori e donare o fare volontariato per aiutare chi è in difficoltà. (24)
5) Conclusioni provvisorie
Il terzo conflitto mondiale è alle porte, milioni di profughi cercano riparo da eccidi di massa in vari quadranti del pianeta e il ruolo stesso delle Nazioni Unite viene messo in discussione.
Nulla v’è da celebrare se non la resistenza, ancora scarsa purtroppo, alle politiche belliciste che stanno trascinando l’umanità verso un abisso senza ritorno.
#PaceTerraDignità
Dario Dongo, Iudita Sampalean
Note
(1) FAO. World Food Day 2024 https://t.ly/kQrWM
(2) Dario Dongo. Malnutrizione, crisi globale. Rapporto SOFI 2024. GIFT (Great Italian Food Trade). 31.7.24
(3) United Nations. Universal Declaration of Human Rights https://t.ly/5oKfQ
(4) International Covenant on Economic, Social and Cultural Rights. OHCR (Office of the United Nations High Commissioner for Human Rights) https://t.ly/aVUgm
(5) Dario Dongo. Food sovereignty in the Constitution, the example of the Canton of Ticino. FT (Food Times). June 15, 2021
(6) Dario Dongo. Farmers’ Rights, UN Declaration. FT (Food Times). Nov 23, 18
(7) Dario Dongo, Iudita Sampalean. Territorial markets and food resilience, iPES FOOD report. GIFT (Great Italian Food Trade). 14.10.24
(8) La Via Campesina. #16OCT24 | International Day of Action For People’s Food Sovereignty, and Against Transnational Corporations. 1.10.24 https://t.ly/HZADb
(9) FAO. World Food Day – Take action! 16.10.24 https://t.ly/i9uxi
(10) Dario Dongo. NutriScore, the tools for calculating nutritional profiles of foods and beverages. FT (Food Times). July 16, 2023
(11) Dario Dongo, Camilla Fincardi. Agroecology, SDGs, salvation. FAO’s decalogue. FT (Food Times). April 12, 2020