HomeProgressoState of Food Security and Nutrition in the World 2023. Rapporto FAO...

State of Food Security and Nutrition in the World 2023. Rapporto FAO et al.

State of Food Security and Nutrition in the World 2023. Urbanization, agrifood systems transformation and healthy diets across the rural–urban continuum’ – il rapporto SOFI, pubblicato da FAO con i contributi di IFAD, UNICEF, WFP e WHO – fornisce un aggiornamento sulla fame e la malnutrizione a livello planetario. (1)

1) State of Food Security and Nutrition in the World, SOFI Report 2023. Introduzione

End hunger and all forms of malnutrition’ (#SDG2.1, 2.2), gli obiettivi di sviluppo sostenibile in cima alla lista dell’Agenda ONU 2030, sono sempre più lontani rispetto alla prima edizione del rapporto SOFI (2017) a causa dell’intensificarsi di conflitti, eventi climatici estremi, crisi economiche e disuguaglianze (v. note 2-8).

I rapporti SOFI – oltre a fornire prova del fallimento sistemico delle politiche estere e sociali di gran parte dei 195 membri FAO (194 Stati e l’Unione Europea) – offre utili spunti su megatrend che meritano attenzione nelle politiche agricole, ambientali, alimentari e sanitarie. Quali l’urbanizzazione accelerata e la diffusione epidemica di junk food.

La cooperazione internazionale e multilaterale è tanto più necessaria nella ricerca e sviluppo, per affrontare questioni-chiave come la disponibilità di alimenti sicuri e salutari per le fasce più vulnerabili – sotto entrambi i punti di vista delle condizioni di salute e socio-economiche – delle popolazioni del mondo. E la loro produzione sostenibile, perciò stabile e costante.

2) Fame in crescita

La fame ha afflitto almeno il 9,2% della popolazione mondiale nel 2022, tra i 691 e i 783 milioni di esseri umani secondo le stime approssimative al ribasso delle agenzie ONU. 122 milioni di persone in più – cioè oltre il doppio della popolazione in Italia – sono cadute nel vortice della malnutrizione acuta, rispetto all’era pre-Covid (quando la fame colpiva almeno il 7,9%, dati 2019).

Tra il 2021 e il 2022 sono stati compiuti progressi nella riduzione della fame in Asia e in America Latina, ma la fame è ancora in aumento in Asia occidentale, Caraibi e in tutte le sottoregioni dell’Africa’.

Le agenzie ONU esprimono ottimismo, la fame potrebbe ridursi fino ad affliggere ‘solo’ 600 milioni di individui entro il 2030. Non per merito degli aiuti dell’Occidente ai Paesi più poveri, ormai inesistenti come si è visto. (9) Le uniche speranze sono oggi affidate alla cooperazione in area BRICS, che si spera potrà condurre a un nuovo ordine mondiale ispirato a pace e multilateralismo.

3) Malnutrizione per un terzo dell’umanità

Il 29,6% dell’umanità – 2,4 miliardi di persone – vive in condizioni di ‘food insecurity’ grave o ‘moderata’ (secondo i parametri FIES, Food Insecurity Experience Scale). Il 60,9% della popolazione in Africa, il 37,5% in America Latina e Caraibi, il 24,2% in Asia, il 13% in Oceania, l’8% in Nord America ed Europa, è ‘food insecure’. Con maggiore esposizione delle popolazioni in aree rurali (+3,7%) e le donne (+2,4%).


148,1 milioni di bambini sotto i cinque anni (22,3% sul totale) risultano essere affetti da rachitismo, 45 milioni (6,8%) da deperimento per fame e malnutrizione cronica, 37 milioni (5,6%) in sovrappeso. Tali numeri sono peraltro inconsistenti, almeno per quanto attiene a sovrappeso e obesità, rispetto ai dati contenuti nei rapporti macro-regionali di WHO e UNICEF (10,11).

4) Urbanizzazione e diffusione di junk-food nei Paesi più poveri

L’urbanizzazione è in spiccata crescita, con una quota di popolazione globale che vive nelle città – oggi 56% – attesa salire al 70% entro il 2050. (12) Questo fenomeno sta determinando cambiamenti nei sistemi agroalimentari ‘lungo il continuum rurale-urbano’. I colossi globali di Big Food hanno radicato la distribuzione di junk food – alimenti ultraprocessati e nocivi, (13) a causa dei profili nutrizionali scadenti – anche in Low and Middle Income Countries (LMIC).

La grande sfida è garantire a tutti l’accesso a diete sane a prezzi accessibili. Servono dunque politiche in grado di:

– ostacolare produzione e vendita di prodotti HFSS (high in fat, salt and/or sugar), con politiche fiscali e di informazione nutrizionale ma anche facendo leva sulla responsabilità sociale delle imprese coinvolte, (14)

– promuovere la filiera corta, per soddisfare il fabbisogno giornaliero di verdura e frutta e includere i piccoli agricoltori nelle catene del valore formali.

5) Ricerca e sviluppo

FAO sottolinea inoltre la necessità aumentare gli investimenti pubblici in ricerca e sviluppo per sviluppare sistemi agroalimentari più sani, nonché aumentare la disponibilità e l’accessibilità di cibi nutrienti ed equilibrati. ‘La tecnologia può essere particolarmente importante per potenziare la capacità dell’agricoltura urbana e periurbana di fornire alimenti nutrienti nelle città e nei Paesi’.

Le tecnologie devono aiutare le Small and Medium Enterprises (SMEs) a produrre e distribuire alimenti sicuri e nutrienti risparmiando energia, acqua e risorse. Il rapporto SOFI 2023 cita gli esempi di magazzini frigoriferi ed essiccatori solari a basso costo, soluzioni di economia circolare per ‘trasformare i sottoprodotti (circa il 50% del pesce lavorato, con la maggiore concentrazione di sostanze nutritive) e altri alimenti acquatici sottoutilizzati, come le alghe, in alimenti trasformati da includere nei programmi di alimentazione scolastica locale’ (alcuni nostri esempi in note 15,16).

Lo sviluppo delle capacità per le SMEs deve venire integrato in programmi più ampi per rafforzare le catene del valore a livello locale e di prossimità, in modo da superare i crescenti costi di produzione e le difficoltà di accesso alle materie prime su supply-chain frammentate e ‘migliorare le inadeguate infrastrutture di stoccaggio, energia e trasporto’.

#SDG1, No Poverty. #SDG3, Good Health and Well-Being. #SDG10, Reduced Inequalities. #SDG11, Sustainable Cities and Communities. #SDG12, Responsible Consumption and Production.

Dario Dongo

Note

(1) FAO, IFAD, UNICEF, WFP and WHO. 2023. The State of Food Security and Nutrition in the World 2023. Urbanization, agrifood systems transformation and healthy diets across the rural–urban continuum. FAO, Rome. doi:
https://doi.org/10.4060/cc3017enhttps://www.fao.org/documents/card/en/c/cc3017en

(2) Dario Dongo, Giulia Baldelli. Fame e denutrizione, il mondo alla rovescia. GIFT (Great Italian Food Trade). 21.10.18

(3) Dario Dongo, Sabrina Bergamini. Buona Pasqua per pochi. Rapporti FAO, WFP, OMS. GIFT (Great Italian Food Trade). 21.4.19

(4) Dario Dongo, Sabrina Bergamini. Food security e nutrizione, rapporto FAO 2019. GIFT (Great Italian Food Trade). 12.7.19

(5) Dario Dongo, Sabrina Bergamini. 3,5 miliardi di persone costretti a fame e miseria. Il rapporto FAO 2020 in controluce. GIFT (Great Italian Food Trade). 15.7.20

(6) Dario Dongo, Sabrina Bergamini. Crisi alimentare acuta in almeno 27 Paesi, rapporto di FAO e World Food Programme. GIFT (Great Italian Food Trade). 26.7.20

(7) Sabrina Bergamini. 2021, la pandemia della fame. Égalité. 12.8.21

(8) Sabrina Bergamini. La pandemia della fame non si ferma. Fame Zero è un miraggio. Égalité. 24.12.22

(9) Dario Dongo. Food security, disastro in atto. A prescindere dal grano ucraino. GIFT (Great Italian Food Trade). 3.8.22

(10) Sabrina Bergamini, Dario Dongo. Obesità, obesità infantile e marketing. Rapporto WHO Europe 2022. GIFT (Great Italian Food Trade). 16.6.22

(11) Dario Dongo. Messico, protezione dei minori dal cibo spazzatura. Scattano i divieti. GIFT (Great Italian Food Trade). 26.8.20

(12) Dario Dongo. Il mondo nel 2050, trasformazioni necessarie. GIFT (Great Italian Food Trade). 4.11.18

(13) Dario Dongo, Andrea Adelmo Della Penna. Alimenti ultraprocessati, il peggior male. Appello degli scienziati sul British Medical Journal. GIFT (Great Italian Food Trade). 16.8.21

(14) Marta Strinati. Big Food, il business insostenibile degli alimenti squilibrati allerta gli investitori. GIFT (Great Italian Food Trade). 9.3.23

(15) Dario Dongo, Andrea Adelmo Della Penna. EcoeFISHent, upcycling e blue economy nella filiera ittica. Il progetto di ricerca UE. GIFT (Great Italian Food Trade). 18.10.21

(16) Dario Dongo, Andrea Adelmo Della Penna. ProFuture, essiccazione solare per le microalghe sostenibili. GIFT (Great Italian Food Trade). 13.8.22

Articoli correlati

Articoli recenti

Commenti recenti