HomeProgressoProduzione biologica, il Piano d’azione della Commissione europea

Produzione biologica, il Piano d’azione della Commissione europea

Il 25.3.21 la Commissione Europea ha presentato il ‘Piano d’azione per il futuro della produzione biologica all’interno dell’Unione europea’. (1) Procede così il percorso annunciato nello European Green Deal, il 14.12.19, poi declinato nelle strategie Farm to Fork e Biodiversity 2030, il 20.5.20 (2,3).

L’obiettivo di coprire con il sistema biologico il 25% della SAU (Superficie Agricola Utilizzata) in Europa è stato peraltro smentito da PAC 2021-2027 e #NextGenerationEU, del tutto privi di misure idonee a sostenere le produzioni bio (4,5). Al punto che la stessa Commissione, nel rapporto di scenario 2021-2030, ha previsto che le coltivazioni bio potranno raggiungere il 10% della SAU nel decennio a venire, rispetto all’8,5% attuale. (6)

Produzione biologica, il Piano d’azione della Commissione europea

Il Piano d’azione della Commissione europea si articola in 23 attività, sviluppate su 3 assi:

– stimolare i consumi di prodotti biologici,

– aumentare la produzione bio,

– migliorare la sostenibilità del settore biologico.

1) Stimolare i consumi

La Commissione propone anzitutto di stimolare la crescita della domanda, aumentare cioè l’interesse e la fiducia dei consumatori verso i prodotti bio, mediante:

– campagne di informazione e comunicazione sulla produzione biologica,

– promozione dell’utilizzo di prodotti biologici in mense pubbliche e scuole, tramite appalti verdi, (7)

– prevenzione delle frodi in commercio, miglioramento della tracciabilità,

– stimolo al settore privato, anche con iniziative quali i ‘buoni bio’ da distribuire ai dipendenti per l’acquisto di alimenti bio.

2) Incremento della produzione biologica

Solo l’8,5% della SAU (Superficie Agricola Utilizzata) in UE è coltivata a biologico. L’obiettivo ‘25% al 2030’ è sicuramente irraggiungibile senza adeguato sostegno in ambito di riforma della PAC (Politica Agricola Comune). La PAC 2021-2027 entrerà in vigore nel 2023 e dovrebbe destinare una somma variabile tra € 38 e 58 miliardi – in base all’esito dei negoziati in corso – ai nuovi eco-schemes. Il più grave rischio che abbiamo già segnalato è il destino prevalente di tali risorse a colture non-bio ‘ammantate di verde’ (greenwashing), distraendo così risorse essenziali alla transizione ecologica più autentica (bio).

Le strategie nazionali e i piani di azione a esse correlati avranno un ruolo importante nell’integrare il piano politico della PAC, proprio nel definire i fondi da destinare allo sviluppo della produzione biologica. La Commissione propone poi di stimolare la creazione di reti di agricoltori bio (da sottoporre a certificazioni di gruppo, v. successivo paragrafo sul reg. UE 2018/848), l’istituzione di una Giornata europea della produzione biologica, l’assegnazione di riconoscimenti ad hoc, per premiare l’eccellenza in tutte le fasi della filiera.

Biodistretti, turismo biologico, acquacoltura

I biodistretti per il turismo biologico – vale a dire territori ove agricoltori bio, cittadini, operatori turistici, associazioni e autorità pubbliche possano collaborare alla gestione sostenibile e inclusiva delle risorse locali – potranno a loro volta servire da volano per aumentare la consapevolezza del valore di questo approccio ‘secondo natura’.

L’acquacoltura biologica a sua volta deve venire incentivata quale risorsa essenziale allo sviluppo di preziose fonti di proteine e acidi grassi Omega3 marini (EPA e DHA). Con il vantaggio di ridurre la pressione sulle risorse ittiche e gli ecosistemi acquatici.

3) Migliorare la sostenibilità nel settore biologico

Sostenibilità è la parola chiave che soltanto l’agricoltura biologica può davvero vantare. Nelle sue varie declinazioni – es. agroecologia contadina, biodinamica, permacultura – il cui tratto comune è il pieno rispetto degli ecosistemi.

La sostenibilità economica può venire favorita dal destino esclusivo al sistema biologico di almeno il 30% dei fondi previsti in Horizon Europe 2021-2027 per la ricerca in agricoltura e silvicoltura, oltre alla valorizzazione delle zone rurali. In ottica di miglioramento continuo di biodiversità e benessere animale, maggiore disponibilità di sementi bio, riduzione di LCA (Life Cycle Assessment) e uso della plastica.

Condivisione e blockchain

L’esecutivo europeo propone altresì di orientare l’innovazione sulla condivisione di buone pratiche tra gli operatori, le loro rappresentanze, gli istituti di ricerca (networking) e l’utilizzo della blockchain.

La blockchain pubblica, come si è visto, può infatti migliorare la tracciabilità sui valori che caratterizzano le produzioni biologiche ma soprattutto la trasparenza sulla catena del valore. (8)

Agricoltura bio, il reg. UE 2018/848 dall’1.1.22

Il legislatore europeo, a causa della crisi legata a Covid-19, ha posticipato dall’1.1.21 all’1.1.22 la data di applicazione del reg. UE 2018/848 sulla produzione biologica e l’etichettatura dei prodotti biologici. (9) Il nuovo regolamento aspira in primis a garantire la concorrenza leale in agricoltura, prevenire possibili frodi e preservare la fiducia dei consumatori. Con gli obiettivi che seguono:

– semplificare le norme di produzione, attraverso la graduale eliminazione di una serie di eccezioni ed esenzioni,

– potenziare il sistema dei controlli, grazie a verifiche più approfondite nell’intero corso della filiera e misure precauzionali più rigorose,

– prescrivere requisiti identici a quelli stabiliti in UE per i produttori di Paesi terzi,

– estendere il regime biologico a un elenco più ampio di prodotti,

– semplificare la certificazione per i piccoli agricoltori, grazie a un nuovo sistema di certificazione di gruppo,

– ridurre i rischi di contaminazione accidentale da residui di pesticidi con un approccio uniforme.

Biologico in UE, le parole del Commissario

Janusz Wojciechowski, Commissario Ue all’agricoltura, aveva affermato che ‘più consumo di prodotti biologici significa meno spesa sulla sanità pubblica’. (10)
Si è però premurato di precisare che il Piano d’azione in esame rappresenta una sorta di vademecum ed è privo di natura vincolante, per non urtare gli interessi dei monopolisti globali di pesticidi e sementi (Big 4).

Gli Stati membri potranno quindi decidere se e come attuare le linee guida sopra accennate, attraverso piani di sviluppo rurale nazionale e piani nazionali sul biologico che la Commissione ‘auspica’ esprimeranno seri impegni e concreta consapevolezza dell’esigenza di una significativa conversione al biologica. Affinché la transizione agroecologica in agricoltura sia effettiva. (11)

Biologico in Italia

Le produzioni biologiche in Italia proseguono a crescere. I dati elaborati dal SINAB (Sistema di Informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica) mostrano come in Italia le coltivazioni bio abbiano sfiorato i 2 milioni di ettari nel 2019, con un incremento di SAU e numero di operatori prossimo al 2% rispetto al 2018. 35 mila ettari in più, in soli 12 mesi, con il coinvolgimento di 80.643 operatori nel totale.

Il mercato italiano del biologico a sua volta – secondo le stime di ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo e alimentare, MiPAAF) ha raggiunto il 4% della spesa alimentare. Con un incremento straordinario delle vendite di prodotti bio sul canale GDO (Grande Distribuzione Organizzata), +11%7. Il biologico del resto rappresenta l’8% in valore delle esportazioni.

PNRR e transizione ecologica

Il PNRR – Piano Nazionale per la Rinascita e Resilienza – dovrebbe tenere conto dei dati sopra esposti, per attribuire un sostegno effettivo a ogni operatore impegnato nelle produzioni bio, senza escludere le microimprese familiari e cooperative (agricoltura contadina).

È necessario apportare valore, occupazione e rispetto di ambiente e salute sui singoli territori, senza dimenticare il grave costo dell’agricoltura c.d. convenzionale che si esprime tra l’altro nei dati preoccupanti sui livelli di contaminazione delle acque in Italia. (12)

La transizione agroecologica non può più attendere

Dario Dongo ed Elena Bosani

Note

(1) Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni. Piano d’azione per il futuro della produzione biologica nell’Unione europea. COM(2014) 179 final. https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/food-farming-fisheries/farming/documents/organic-action-plan_it.pdf

(2) Dario Dongo, Marina De Nobili. Speciale Farm to Fork, la strategia presentata a Bruxelles il 20.5.20. GIFT (Great Italian Food Trade). 24.5.20, https://www.greatitalianfoodtrade.it/progresso/speciale-farm-to-fork-la-strategia-presentata-a-bruxelles-il-20-5-20

(3) Dario Dongo, Giulia Torre. Speciale – Strategia UE 2030 per la Biodiversità, il piano annunciato a Bruxelles. GIFT (Great Italian Food Trade). 31.5.20, https://www.greatitalianfoodtrade.it/progresso/speciale-strategia-ue-2030-per-la-biodiversità-il-piano-annunciato-a-bruxelles

(4) Dario Dongo. PAC post 2020, grigio fumo. Serve una rivoluzione bio. GIFT (Great Italian Food Trade). 22.10.20, https://www.greatitalianfoodtrade.it/consum-attori/pac-post-2020-grigio-fumo-serve-una-rivoluzione-bio

(5) Dario Dongo, Silvia Giordanengo. Bilancio UE 2021-2027 e #NextGenerationEU, focus su sviluppo rurale e finanziamento della PAC. GIFT (Great Italian Food Trade). 3.12.21, https://www.greatitalianfoodtrade.it/mercati/bilancio-ue-2021-2027-e-nextgenerationeu-focus-su-sviluppo-rurale-e-finanziamento-della-pac

(6) Dario Dongo, Giulia Orsi. Agricoltura in UE-27, relazione di scenario 2020-2030. GIFT (Great Italian Food Trade). 12.1.21, https://www.greatitalianfoodtrade.it/mercati/agricoltura-in-ue-27-relazione-di-scenario-2020-2030

(7) Dario Dongo, Giulia Caddeo. Appalti verdi, la spinta ecologica della riforma. GIFT (Great Italian Food Trade). 25.5.19, https://www.greatitalianfoodtrade.it/mercati/appalti-verdi-la-spinta-ecologica-della-riforma

(8) Dario Dongo. Blockchain pubblica e filiera agroalimentare, sostenibilità per chi produce e chi consuma. GIFT (Great Italian Food Trade). 28.2.21, https://www.greatitalianfoodtrade.it/progresso/blockchain-pubblica-e-filiera-agroalimentare-sostenibilità-per-chi-produce-e-chi-consuma

(9) Dario Dongo. Biologico, reg. UE 2018/848. GIFT (Great Italian Food Trade). 22.6.18, https://www.greatitalianfoodtrade.it/progresso/biologico-reg-ue-2018-848

(10) Parlamento europeo. Impegni assunti in occasione delle audizioni dei commissari designati Commissione Von der Leyen, 2019 – 2024 https://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/BRIE/2019/629837/IPOL_BRI(2019)629837_IT.pdf

(11) Commissione europea. Il futuro dell’agricoltura biologica. https://ec.europa.eu/info/food-farming-fisheries/farming/organic-farming/future-organics_it

(12) Dario Dongo. ISPRA, rapporto 2020 sui pesticidi nelle acque. GIFT (Great Italian Food Trade). 24.12.20, https://www.greatitalianfoodtrade.it/sicurezza/ispra-rapporto-2020-sui-pesticidi-nelle-acque

Articoli correlati

Articoli recenti

Commenti recenti