Le prestazioni agronomiche e la qualità della granella delle varietà autoctone di frumento tenero (Triticum aestivum L.), nel Mediterraneo, sono legate ai climi prevalente nella loro area di origine.
A tali conclusioni perviene lo studio (Royo et al., 2022) pubblicato sul Journal of Cereal Science dai ricercatori di IRTA (Institute for Food and Agricultural Research and Technology) e dell’Università di Córdoba. (1)
1) Miglioramento genetico del frumento, dal Neolitico all’età moderna
Il miglioramento genetico delle specie vegetali è iniziato circa 10.000 anni fa con la domesticazione delle prime piante selvatiche. La coltivazione e la continua scelta delle piante migliori, da parte degli agricoltori, ha generato un ininterrotto processo di modificazione dei genotipi, volto a consentire alle colture domesticate di adattarsi alle condizioni dell’agricoltura.
Le popolazioni di frumento , secondo tradizione, erano rappresentate dalle c.d. landraces. Vale a dire, popolazioni naturali introdotte in agricoltura a esito del loro significativo adattamento all’ambiente di coltivazione. (2) Negli ultimi due secoli invece, queste landraces sono state progressivamente sostituite da cultivar basate su singole linee pure.
1.1) Grani moderni
La maggiore uniformità genetica e fenotipica delle cultivar ha consentito di ottenere numerosi vantaggi nello svolgimento delle comuni pratiche agricole (es. semina, raccolta, lotta alle avversità biotiche e abiotiche), con crescente ricorso alla meccanizzazione.
I criteri di selezione delle cultivar moderne, nel XX secolo, sono stati altresì improntati all’incremento delle rese e all’aumento della forza del glutine (da <100W a >300W, per abbreviare i tempi e ottimizzare la trasformazione industriale).
L’altezza delle piante si è così ridotta drasticamente (da 150-180 cm a meno di 50 cm), per concentrare nelle spighe la loro potenzialità produttiva ed evitare l’allettamento.
1.2) Grani antichi
I grani antichi – in attesa di una definizione agronomica o legale condivisa – sono intesi quali popolazioni dinamiche di frumento con origine storica, identità distinta, assenza di miglioramento genetico tramite incrocio. In prevalenza si tratta di piante adattate localmente, con l’ausilio di sistemi agricoli tradizionali (anch’essi tuttora privi di definizione univoca), caratterizzate da taglia più alta e glutine meno tenace rispetto alle varietà moderne.
La tracciabilità della filiera dei grani antichi autentici, in Italia, è stata promossa attraverso istituito il Registro Nazionale delle Varietà da Conservazione (3,4,5). Grazie al quale i c.d. agricoltori custodi di possono commercializzare legalmente le relative sementi. Ed è vietata la coltivazione delle varietà iscritte al Registro al di fuori della regione originaria delle stesse. Proprio per garantire la continuità del legame caratteristico tra i territori e le loro popolazioni evolutive di frumento.
1.3) Grani antichi e furberie moderne
Lo spiccato interesse dei consumatori verso i grani antichi coltivati con metodo biologico – alla luce dei loro vantaggi su entrambi i fronti nutrizionale/salutistici e ambientale (6,7) – ha condotto ad alcune furberie, negli ultimi anni:
– si sono registrate coltivazioni di Timilia (varietà di grano duro locale siciliana) in Veneto, e addirittura
– è stata contraffatta una varietà siciliana di grano duro, il Perciasacchi, rinominata Khorasan e coltivata in Puglia.
1.4) Grani antichi e territori, garanzie e vantaggi
La tutela legale dei grani antichi è lacunosa e inefficace, anche a causa della carenza di personale presso gli organismi deputati ai controlli pubblici. Ed è perciò che chi scrive raccomanda agli agricoltori custodi e agli operatori onesti di garantire la tracciabilità dei grani antichi autentici con una blockchain pubblica. (8)
Il valore associato alle coltivazioni dei grani antichi nei territori ove tali popolazioni di frumento si sono sviluppate, peraltro, non è solo una questione legale o di marketing.
Lo studio scientifico in esame (Royo et al., 2022) dimostra infatti le correlazioni tra il clima dei territori ove le varietà autoctone di grano si sono specificamente adattate e le loro principali caratteristiche agronomiche e qualitative. (1)
2) Prestazioni agronomiche, qualità del frumento tenero e clima. Lo studio di IRTA
I ricercatori di Catalogna (IRTA) e Andalusia (Córdoba) hanno analizzato 153 varietà autoctone di frumento tenero raccolte in 23 paesi del Mediterraneo, identificate utilizzando 13.177 marcatori SNP e distinte per parametri agronomici e qualitativi.
Le regioni di provenienza sono state classificate attraverso l’analisi di dati climatici a lungo termine, che hanno evidenziato differenze significative tra i Paesi situati sul versante settentrionale e quelli situati sul versante meridionale del Mar Mediterraneo.
2.1) Mediterraneo, Nord e Sud. La sperimentazione
La classificazione climatica di Köppen ha consentito di individuare quattro regioni nel bacino del Mediterraneo (Sud-Est, Sud-Ovest, costa Nord e Nord-balcanico). Rilevando temperature, fotoperiodo ed evapotraspirazione più basse, al Nord, con piogge e umidità relativa più elevate rispetto al Sud.
L’analisi delle correlazioni tra le manifestazioni fenotipiche e il clima delle regioni di provenienza è stata realizzata attraverso la coltivazione sperimentale delle numerose varietà oggetto di studio, per un periodo di due anni, nel Nord-Est della Spagna (Gimenells, Lleida).
2.2) I risultati
Le specie autoctone dei Paesi del Mediterraneo settentrionale si sono rivelate capaci di adattarsi meglio a temperature più fredde e a una maggiore disponibilità idrica durante l’intero ciclo colturale, rispetto a quelle provenienti dalle zone meridionali.
Differenze significative si sono registrate nella resa agronomica e la durata del ciclo delle varietà autoctone in relazione al clima. La resa delle varietà autoctone delle regioni settentrionali è risultata simile, con picchi delle varietà dei Balcani settentrionali che hanno superato di misura quelle di SE (+29%) e SW (+10%).
I caratteri qualitativi non hanno invece mostrato correlazioni rilevanti con la regione climatica di provenienza delle specie di frumento.
3) Conclusioni provvisorie
La valutazione della diversità fenotipica delle varietà autoctone di frumento che si evolvono dal loro territorio di origine ad ambienti e climi distanti può fornire informazioni significative. Anche ai fini della ricerca di varietà di frumento resilienti e senza trascurare i vantaggi dei miscugli varietali, pure evidenziati in recenti studi (2,9).
La biodiversità si conferma avere un ruolo essenziale, da garantire attraverso l’agricoltura biologica che può tra l’altro consentire all’intera filiera bio di raggiungere un’impronta di carbonio negativa. (10) E l’opportunità di coltivare le varietà autoctone nei territori di loro pertinenza trova conferma scientifica, oltreché logica.
Paolo Caruso e Dario Dongo
Note
(1) Conxita Royo, Jose Miguel Soriano, Rubén Rufo, Carlos Guzmán (2022). Are the agronomic performance and grain quality characteristics of bread wheat Mediterranean landraces related to the climate prevalent in their area of origin? Journal of Cereal Science, Volume 105, 2022, 103478, ISSN 0733-5210.
https://doi.org/10.1016/j.jcs.2022.103478
(2) Paolo Caruso e Dario Dongo. Miscugli varietali di frumento, agrobiodiversità e resilienza. GIFT (Great Italian Food Trade). 17.11.19, https://www.greatitalianfoodtrade.it/progresso/miscugli-varietali-di-frumento-agrobiodiversità-e-resilienza
(3) Dario Dongo, Paolo Caruso. Grani antichi, identità e certificazioni. GIFT (Great Italian Food Trade). 4.6.19, https://www.greatitalianfoodtrade.it/certificazioni/grani-antichi-identità-e-certificazioni
(4) Dario Dongo, Paolo Caruso. Caratterizzazione genetica dei grani antichi siciliani, studio scientifico. GIFT (Great Italian Food Trade). 10.10.19, https://www.greatitalianfoodtrade.it/progresso/caratterizzazione-genetica-dei-grani-antichi-siciliani-studio-scientifico
(5) Dario Dongo, Paolo Caruso. Grani antichi, un metodo innovativo di analisi per verificare identità e origine. GIFT (Great Italian Food Trade). 28.4.21, https://www.greatitalianfoodtrade.it/innovazione/grani-antichi-un-metodo-innovativo-di-analisi-per-verificare-identità-e-origine
(6) Dario Dongo, Paolo Caruso. Grani antichi vs grani moderni e salute, rassegna scientifica. GIFT (Great Italian Food Trade).
26.1.20, https://www.greatitalianfoodtrade.it/salute/grani-antichi-vs-grani-moderni-e-salute-rassegna-scientifica
(7) Dario Dongo, Paolo Caruso. Sostenibilità della pasta, grani antichi e moderni a confronto. Studio scientifico. GIFT (Great Italian Food Trade).
5.11.19, https://www.greatitalianfoodtrade.it/progresso/sostenibilità-della-pasta-grani-antichi-e-moderni-a-confronto-studio-scientifico
(8) Dario Dongo. Blockchain pubblica e filiera agroalimentare, sostenibilità per chi produce e chi consuma. GIFT (Great Italian Food Trade). 28.2.21, https://www.greatitalianfoodtrade.it/progresso/blockchain-pubblica-e-filiera-agroalimentare-sostenibilità-per-chi-produce-e-chi-consuma
(9) Dario Dongo, Paolo Caruso. Biodiversità in agricoltura, miscugli varietali di frumento e pane bio di alta qualità. Ecosistemi, salute e gusto. GIFT (Great Italian Food Trade). 11.2.22, https://www.greatitalianfoodtrade.it/salute/biodiversita-in-agricoltura-miscugli-varietali-di-frumento-e-pane-bio-di-alta-qualità-ecosistemi-salute-e-gusto
(10) Paolo Caruso e Dario Dongo. Grani antichi e lotta al cambiamento climatico, studio scientifico. GIFT (Great Italian Food Trade). 24.4.19, https://www.greatitalianfoodtrade.it/progresso/grani-antichi-e-lotta-al-cambiamento-climatico-studio-scientifico