Il 9 novembre 2023 la ‘Nature Restoration Law’ (#NRL) ha infine ottenuto il via libera, con un accordo al ribasso tra il Parlamento europeo e il Consiglio. Dettagli e brevi note a seguire.
1) ‘Nature Restoration Law’
‘Nature Restoration Law’ aspirava all’effettivo ripristino delle aree naturali, i terreni a uso agricolo e gli altri ecosistemi (i.e. zone umide, boschi e foreste, verde urbano) nell’Unione Europea, in linea con i Sustainable Development Goals in Agenda ONU 2030. Biodiversità, salute dei suoli e dei bacini idrici, salute e benessere delle popolazioni, produzioni e città sostenibili.
Il boicottaggio iniziale da parte del primo gruppo politico al Parlamento Europeo – European People’s Party (EPP), col supporto di liberisti (Renew Europe) e indipendenti (Identity and Democracy) – ha tuttavia posto le basi per un negoziato al ribasso sulla innovativa proposta di regolamento UE. A discapito, come sempre, dei cittadini ignari (1,2,3).
1.1) Ripristino degli ecosistemi naturali
Il testo finale della proposta, a seguito dell’accordo tra Parlamento Europeo e Consiglio, si limita a prevedere che:
– gli Stati Membri dovranno adottare un piano dettagliato ove descrivere come intendano raggiungere gli obiettivi di ripristino di
– almeno il 20% delle terre emerse e il 20% delle zone marine entro il 2030 e di tutti gli ecosistemi degradati entro il 2050. Ovvero, in pratica,
– ripristinare gli habitat già protetti ex lege che oggi si trovino in condizioni di degrado. Il 30% entro il 2030, 60% al 2040, 90% entro il 2050,
– con precedenza alle aree protette da Natura 2000. E l’impegno a mantenere lo status di ‘buona condizione’ delle varie aree, quando lo si sarà raggiunto.
1.2) Obiettivi di ripristino dei terreni agricoli
Gli obiettivi di ripristino dei terreni agricoli dal degrado hanno incontrato la resistenza più strenua. EPP (European People’s Party) vanta il risultato di avere conseguito ‘notevoli miglioramenti’, a favore delle lobby di Big Ag. Il testo finale dell’accordo invero:
– esclude la ‘condizionalità ambientale’ sulla concessione dei contributi della PAC (o CAP, Common Agriculture Policy),
– elimina l’obbligo di dedicare il 10% dei terreni agricoli a elementi paesaggistici (i.e. siepi, fiori, aree di interesse ecologico),
– introduce l’esenzione degli agricoltori dal perseguimento degli obiettivi ambientali, nel caso in cui la produzione risulti minacciata.
Gli Stati membri dovranno invece mantenere l’obiettivo ‘de minimis’ di raggiungere entro il 2030 una tendenza positiva in almeno due su tre dei seguenti indicatori:
– presenza delle farfalle nei prati (Grassland Butterfly Indicator),
– quota di terreni agricoli con caratteristiche paesaggistiche a ‘elevata biodiversità’,
– stock di carbonio organico nei terreni coltivati.
Le torbiere – a cui si riconosce l’alta capacità di stoccare carbonio e migliorare la biodiversità – dovranno venire ripristinate per almeno il 30% nel 2030, il 40% al 2040, il 50% entro il 2050.
1.3) Insetti impollinatori
Gli insetti impollinatori, protagonisti della biodiversità e della stessa produzione agricola, ricevono un’attenzione minima che si esprime nell’obbligo, per gli Stati membri, di invertire entro il 2030 il declino delle loro popolazioni.
Il ‘miglioramento’ di questa misura – priva di strumenti vincolanti, azioni concrete da intraprendere e criteri armonizzati di misurazione – verrà rivalutato ogni sei anni. Con buona pace alla European Citizens’ Initiative ‘Save the Bees and the Farmers’. (4)
2) Altre misure
Altre misure riguardano:
- foreste. Gli indicatori dovranno raggiungere un trend positivo,
- piantumazione di altri 3 miliardi di alberi,
- ripristino di almeno 25.000 km di fiumi che dovranno diventare a corso libero,
- aree verdi urbane. Evitare alcuna perdita netta di rispetto al 2021, incrementare le superfici dopo il 2030. (5)
3) Il punto di vista della società civile
Gli obiettivi di ripristino degli ecosistemi naturali sono stati annacquati nel corso del dibattito politico. Una vittoria a metà per Sofie Ruysschaert, Nature Restoration Policy Officer per BirdLife Europe, secondo la quale ‘i negoziati non hanno completamente deluso i cittadini europei (..) ma la vera prova decisiva sta nel vedere se questa legge affronterà davvero le sconcertanti ripercussioni della crisi climatica e naturale’. (6)
‘Il ripristino degli ecosistemi sul 20% dell’area complessiva è ancora al di sotto dell’obiettivo del 30% concordato dalla comunità globale’ al vertice sulla biodiversità di Montreal (2022). L’accordo al ribasso ‘dimostra che non è ancora risaputo che il ripristino della natura possa migliorare la produzione alimentare nel contesto di una trasformazione del sistema agricolo’. (Josef Settle, entomologo del Centro Helmholtz per la ricerca ambientale ed ex copresidente di IPBES).
‘Sebbene questo accordo sia più ambizioso della debole posizione del Parlamento, è ancora ben lontano da ciò che la scienza ci dice sia necessario per affrontare le emergenze climatiche e di biodiversità’. (Sabien Leemans, WWF, responsabile delle politiche per la biodiversità). (7)
4) Conclusioni provvisorie
L’Unione Europea ha avuto la grande occasione di introdurre una legislazione innovativa per ripristinare gli ecosistemi naturali, restituire biodiversità e produttività ai suoli agricoli, (8) affrontare i costi occulti di sistemi agroalimentari tuttora insostenibili. (9)
Un’occasione in ampia parte perduta, a causa del significativo ridimensionamento degli obiettivi e soprattutto della mancata definizione sia delle misure per raggiungerli, sia degli strumenti di monitoraggio ed ‘enforcement’.
Il provvedimento verrà ora sottoposto all’approvazione formale di Parlamento Europeo e Consiglio, in vista della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’UE e l’entrata in vigore nei 20 giorni successivi.
Dario Dongo e Alessandra Mei
Note
(1) Dario Dongo. Nature Restoration Law, il Parlamento europeo boicotta il ripristino della biodiversità. GIFT (Great Italian Food Trade). 3.6.23
(2) Dario Dongo, Alessandra Mei. Nature Restoration Law, il Parlamento europeo approva la proposta. GIFT (Great Italian Food Trade). 12.7.23
(3) Dario Dongo. Nature Restoration Law, riduzione dei pesticidi. Eurodeputati a servizio delle lobby agroindustriali. GIFT (Great Italian Food Trade). 17.10.23
(4) Dario Dongo, Andrea Adelmo Della Penna. World Bee Day, la giornata mondiale delle api. Nessuna politica idonea. GIFT (Great Italian Food Trade). 20.5.23
(5) European Parliament. EU Nature Restoration Law: MEPs strike deal to restore 20% of EU’s land and sea. 9.11.2023 https://tinyurl.com/5d66ufeu
(6) BirdLife International. Nature Restoration Law on step closer to becoming reality – but with loopholes. 9.11.23 https://tinyurl.com/mr22v4sv
(7) Ajit Niranjan. EU strikes landmark deal on law to restore and protect nature. The Guardian. 10.11.23 https://tinyurl.com/46p2kmb2
(8) Gabriele Sapienza, Dario Dongo. Biodiversità microbica dei suoli in Europa, analisi e prospettive. GIFT (Great Italian Food Trade). 6.11.23
(9) Dario Dongo, Alessandra Mei. FAO, rapporto SOFI 2023. I costi occulti dei sistemi agroalimentari. GIFT (Great Italian Food Trade). 13.11.23