HomeProgressoMicroalghe superfood, la campionessa Chlorella. Rassegna scientifica

Microalghe superfood, la campionessa Chlorella. Rassegna scientifica

Alcune microalghe si qualificano a pieno titolo come superfood – o superfeed, in zootecnia e acquacoltura (es. Algatan) – grazie alle virtù nutrizionali e i benefici per la salute associati al loro consumo.

Spicca tra queste Chlorella, ingrediente tradizionale la cui versatilità offre interessanti prospettive per realizzare diverse categorie di alimenti funzionali. (1)

Un recente studio (Canelli et al., 2020), su Frontiers in Nutrition, considera la biodisponibilità di proteine e lipidi forniti da questa microalga. E le sue possibili applicazioni per migliorare le proprietà nutrizionali e salutistiche dei vari alimenti. (4)

Microalghe, superfood?

superfood sono stati considerati negli ultimi anni – in numerose analisi di mercato, come quelle eseguite in Italia dall’Osservatorio Immagino (GS1-Italy, Nielsen) – come alimenti presentati a vario titolo come benefici per la salute. Sia pure in assenza di consenso scientifico sulla loro definizione, come pure su quella di functional food, a fronte di uno straordinario numero di variabili.

Le microalghe possono venire inquadrate in questo ambito sia per l’elevata digeribilità delle proteine e l’ampia dotazione di aminoacidi essenziali, acidi grassi Omega 3, fibre alimentari, sia per la varietà di composti bioattivi (phytochemicals) in grado di prevenire e contrastare numerose patologie. (2) La rinnovabilità delle fonti e la sostenibilità delle produzioni sono oltretutto preziose per la food security e la nutrition security, in particolare nelle diete #Veg (vegetariana, vegana).

Chlorella

Chlorella domina il mercato delle microalghe – insieme a Spirulina (che è in effetti un cianobatterio, come si è visto) – e si caratterizza sotto diversi aspetti.

A un elevato tenore proteico si aggiunge un’importante concentrazione di betaglucani, fibre prebiotiche efficaci nel ridurre il c.d. ‘colesterolo cattivo’ (LDL) nel sangue, ridurre i radicali liberi e stimolare il sistema immunitario. (3)

Nutrienti e biodisponibilità

Il recente studio di Canelli et al. (2020) ha esaminato la composizione e biodisponibilità dei nutrienti contenuti in Chlorella coltivata in laboratorio, a confronto con una decina di prodotti disponibili in commercio. I valori medi di proteine e acidi grassi sono apprezzabili, 40% e 7% rispettivamente.

I ricercatori hanno espresso una valutazione molto favorevole dei rapporti tra acidi grassi Omega-6/Omega-3, polinsaturi/saturi, ipocolesterolemici/ipercolesterolemici. Oltre agli indici aterogenico e trombogenico, i quali esprimono le virtù della microalga nel prevenire la formazione di placche aterosclerotiche e trombosi.

La disponibilità delle proteine di Chlorella è significativa e promettente, mentre è opportuno sviluppare nuove strategie per aumentare il rilascio dei lipidi nell’organismo. (4)

Applicazioni di Chlorella in varie categorie di alimenti

L’aggiunta di Chlorella in varie categorie di alimenti ha mostrato la possibilità di migliorare non solo le proprietà nutrizionali ma anche quelle sensoriali dei prodotti. Alcuni esempi di applicazioni:

– biscotti innovativi e attraenti per il colore (v. Fig. 2), con una texture particolarmente gradita, (5)

– grissini. Riduzione dell’imbrunimento dovuto alla cottura, arricchimento in ferro e selenio, (6)

– formaggi. Apprezzabile impatto sulla salute, senza modificare le caratteristiche del prodotto, (7)

– yogurt. Aumento della vitalità dei microrganismi probiotici. (8)

 Auxenochlorella prototeichodes

Auxenochlorella prototeichodes, ‘cugina’ di Chlorella, è stata utilizzata in combinazione con soia per ottenere un prodotto sostitutivo della carne con interessanti caratteristiche fisiche e nutrizionali. (9) L’uso dell’alga ha reso il prodotto più attraente, grazie ai carotenoidi. Oltre a migliorarne il profilo lipidico e aggiungere vitamine (gruppo B, E). (10)

L’utilizzo delle microalghe permette di realizzare prodotti con un migliore livello nutrizionale. (11) Si presta bene alla combinazione con la soia, la quale a sua volta esercita funzioni tecnologiche (prima ancora che nutrizionali). Con l’idea di sodisfare i bisogni nutrizionali e sensoriali dei consumatori vegetariani e vegani, oltreché flexitarian. (12)

Conclusioni provvisorie

Chlorella e Auxenochlorella sono microalghe promettenti per la nutrizione umana, grazie alla ricchezza in proteine, Omega3 e fitocomplessi preziosi per la salute. La loro versatilità d’impiego ne consente l’inserimento nelle formule (o ricette) di una gran varietà di alimenti. Sia nell’ambito dei processi produttivi, sia anche in fase di consumo dei vari cibi.

La prospettiva di garantire e migliorare la nutrizione umana e animale attraverso alghe e microalghe trova ulteriore stimolo in una serie di progetti europei di ricerca nel programma Horizon 2020, come si è visto. Chlorella viene considerata, tra gli altri, nel progetto ProFuture (Proteins for the Future).

Per approfondimenti, si segnala anche il capitolo 3.10 del libro Nonvitamin and Nonmineral Nutritional Supplements (2019). (13)

Dario Dongo e Andrea Adelmo Della Penna

 Note

(1) Nicoletti (2016) Microalgae nutraceuticals. Foods 5:54, doi:10.3390/foods5030054
(2) Matos et al. (2017) Microalgae as healthy ingredients for functional food: a review. Food & Function 8(8):2672-2685, doi:10.1039/C7FO00409E
(3) Koyande et al. (2019) Microalgae: A potential alternative to health supplementation for humans. Food Science and Human Wellness 8:16-24, https://doi.org/10.1016/j.fshw.2019.03.001
(4) Canelli et al. (2020) Biochemical and nutritional evaluation of Chlorella and Auxenochlorella biomasses relevant for food application. Frontiers in Nutrition 7:565996, doi:10.3389/fnut.2020.565996
(5) Gouveia et al. (2007) Chlorella vulgaris biomass used as colouring source in traditional butter cookies. Innovative Food Science and Emerging Technologies 8:433-436, doi:10.1016/j.ifset.2007.03.026
(6) Uribe-Wandurraga et al. (2019) Effect of microalgae addition on mineral content, colour and mechanical properties of breadsticks. Food & Function 10(8):4685-4692, doi:10.1039/c9fo00286c
(7) Jeon et al. (2006) Effect of Chlorella addition on the quality of processed cheese. J. Korean Soc. Food Sci. Nutr. 35:373-7, doi:10.3746/jkfn.2006.35.3.373
(8) Beheshtipour et al. (2013) Supplementation of Spirulina platensis and Chlorella vulgaris algae into probiotic fermented milks. Comprehensive Reviews in Food Science and Food Safety 12(2):144-154, https://doi.org/10.1111/1541-4337.12004
(9) Darienko et al. (2015) Genetic variability and taxonomic revision of the genus Auxenochlorella (Shihira et Krauss) Kalina et Puncocharova (Trebouxiophyceae, Chlorophyta). Journal of Phycology 51(2):394-400,  https://doi.org/10.1111/jpy.12279
(10) Caporgno et al. (2020) Extruded meat analogues based on yellow, heterotrophically cultivated Auxenochlorella protothecoides microalgae. Innovative Food Science and Emerging Technologies 59:102775, https://doi.org/10.1016/j.ifset.2019.102275(11) Caporgno et al. (2018) Trends in microalgae incorporation into innovative food products with potential health benefits. Frontiers in Nutrition 5:58, doi:10.3389/fnut.2018.00058
(12) Malav et al. (2015) Meat analog: A review. Critical Reviews in Food Science and Nutrition 55(9):1241-1245,  https://doi.org/10.1080/10408398.2012.689381
(13) Seyed Mohammad Nabavi and Ana Sanches Silva (2019) Nonvitamin and Nonmineral Nutritional Supplements (Elsevier, ISBN 978-0-12-812491-8)

Andrea Adelmo Della Penna

Laureato in Tecnologie e Biotecnologie degli Alimenti, tecnologo alimentare abilitato, segue l’area di ricerca e sviluppo. Con particolare riguardo ai progetti di ricerca europei (in Horizon 2020, PRIMA) ove la divisione FARE di WIISE S.r.l. società benefit partecipa.

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