La Giornata Mondiale delle Api, il 20 maggio 2024, è dedicata ai giovani proprio perché il loro aiuto e la cooperazione reciproca sono preziosi per la salvaguardia di questi importanti insetti impollinatori. FAO ha pubblicato una guida per promuovere il coinvolgimento dei giovani, e non solo, in queste iniziative. (1)
1) I problemi degli impollinatori
1.1) Tutela degli impollinatori
La Giornata Mondiale delle Api è stata istituita come misura per la tutela di questi importanti insetti impollinatori (genere Apis), salvaguardia della biodiversità e delle produzioni alimentari. Le api da miele (i.e. Apis mellifera, A.m. ligustica, A.m. carnica, A.m. scutellata) sono le specie che presentano maggiore interesse per via delle potenzialità economiche, ma anche altre specie devono essere adeguatamente tutelate, insieme agli insetti non-Apis. (2)
Numerose specie sono a rischio a livello nazionale ed europeo, e sono necessarie misure di mitigazione dei rischi e di promozione della conservazione delle specie in tutti gli ambienti, ivi inclusi quelli urbani.
La Commissione guidata da Ursula von der Leyen ha disatteso le ripetute istanze dei cittadini europei, si è limitata a promuovere e revisionare iniziative già sviluppate senza particolari esiti tangibili. Tanto che anche il Parlamento Europeo si è mosso con una risoluzione per incentivare la Commissione a essere più concreta da questo punto di vista. (3)
1.2) Autorizzazioni inappropriate di fitofarmaci
L’assenza di attuazioni politiche idonee è accompagnata da contraddizioni quali mancati divieti di fitofarmaci e altri prodotti dannosi per le api, nonché di continue autorizzazioni che non tengono conto degli effetti avversi che tali prodotti possono avere su questi insetti.
La cipermetrina è un esempio emblematico. L’associazione Pesticide Action Network (PAN) Europe si è dovuta imporre per portare, dinanzi la Corte di Giustizia Europea, il ricorso contro il rinnovo dell’autorizzazione (in seguito a una prima sconfitta) (4). PAN Europe contesta la scarsa valutazione dell’opinione EFSA sulla cipermetrina, che ha identificato diversi gaps nei dati disponibili, e alcune preoccupazioni per le api, la presenza dei metaboliti nel polline e nel nettare, e problemi per la salute dei consumatori, identificati anche più recentemente con potenziali di rischi acuti e cronici. (5,6)
I principali studi sugli effetti dei fitofarmaci sono rivolti al genere Apis, mentre gli effetti su specie non-Apis sono ancora ai primordi. Tuttavia, gli effetti osservati per le api da miele possono effettivamente tradursi in modo molto simile anche per le altre specie di insetti, soprattutto per quanto concerne gli effetti dell’interazione con le piante, in combinazione con il contatto di miscele di diverse formulazioni, e la sinergia dovuta ad altri fattori di stress (es. cambiamento climatico, parassiti, carenze nutrizionali). (7)

1.3) Conseguenze del cambiamento climatico
Uno studio ha sviluppato diversi modelli per valutare gli effetti futuri del cambiamento climatico su diversi impollinatori cruciali, tra cui le api. (8) I risultati non sono confortanti, e si prevede che il 65% delle api (su un totale di 1.365 specie) vedrà una forte riduzione della distribuzione media nel 2070. In Europa si stima che tale riduzione sia del 56%, mentre in alcuni casi, come il Nord America, la distribuzione potrebbe addirittura aumentare, per il 35% residuo delle api analizzate. Bisogna ovviamente tenere conto di varie incertezze, come l’impossibilità di prevedere le mutazioni climatiche future e l’adozione di innovazioni in grado di contrastare tali cambiamenti.
L’alterazione degli habitat, considerato come il principale fattore influente per via dell’aumento delle temperature, può essere al tempo stesso positivo e negativo. Ad esempio, scenari prima inospitali potrebbero divenire idonei per la sopravvivenza di talune api, ma i cicli biologici delle piante potrebbero essere, invece, compromessi e non seguire quelli delle api stesse, limitando la disponibilità di polline e nettare. Ragionamento analogo può essere effettuato per i patogeni e per le malattie.

2) I giovani per gli impollinatori
I giovani sono considerati come i futuri custodi delle api e dell’apicoltura, e per questo la FAO mira a sensibilizzare questa fascia di popolazione, e a coinvolgerli in iniziative didattiche ed eventi vari, in cui possono partecipare anche policy makers, docenti, apicoltori e molte altre parti interessate alla tematica delle api e degli impollinatori.
Il loro coinvolgimento può essere promosso in diversi modi:
– Promuovendo la Giornata Mondiale delle Api nelle città o nei paesi, anche oltre il 20 maggio, ed è possibile coinvolgere le istituzioni o le imprese locali a svolgere attività di comunicazione per questa giornata;
– Promuovendo iniziative negli asili e nelle scuole, per svolgere attività di insegnamento e pratiche per la difesa degli impollinatori e il rispetto della salute e dell’ambiente;
– Degustando diversi tipi di miele – ottenuti secondo equità, come sostiene GHO, Global Honey Organization – per capire il ruolo che le api da miele esercitano direttamente nelle produzioni alimentari;
– Organizzando eventi appositi in forma fisica o a distanza, tramite discussioni e workshops interattivi;
– Sfruttando i parchi e i giardini per indicare l’importanza che gli impollinatori hanno per la loro presenza e sopravvivenza.
3) Le strategie per aiutare le api
Ci sono 5 strategie che possono essere attuate dai giovani (e non) per aiutare le api e il settore dell’apicoltura a rimanere vivo e florido. Esse sono:
1) Piantare giardini attraenti per le api, usando specie native e attraenti, insieme a colture che possono fornire nutrizione alle api, e tenendo cura di avere una sufficiente scalarità di fioritura durante tutto l’anno;
2) Creare ambienti a prova di api, costruendo o collocando case o rifugi per le api solitarie, o creando siepi o lasciando zone a suolo nudo per le api che vi nidificano;
3) Supportare gli apicoltori locali, comprando da loro miele e altri prodotti e imparando le buone pratiche apicole e la stessa apicoltura;
4) Evitare l’utilizzo di sostanze chimiche potenzialmente dannose per le api, riducendo o cambiando fitofarmaci e fertilizzanti, e scegliendo prodotti biologici e sostenibili;
5) Imparare nozioni sulle specie di api, esplorando e scoprendo le api presenti nel territorio, e capire come vivono e sopravvivono nell’ambiente.
4) Conclusioni
Le api e i vari impollinatori sono ancora soggetti a diversi rischi per la loro incolumità e sopravvivenza. Nonostante ciò, le soluzioni per migliorare tali avversità non sembrano ancora essere la priorità della Commissione.
Tocca ai comuni cittadini, e alle generazioni future, essere parte attiva delle azioni di tutela per evitare che il tempo e le minacce esterne determinino una riduzione drastica tale da comportare conseguenze irreversibili per la natura e per tutti gli esseri viventi.
Dario Dongo e Andrea Adelmo Della Penna
Note
(1) FAO (2024) Bee engaged with youth – Get involved. World Bee Day – 20 May 2024. https://openknowledge.fao.org/handle/20.500.14283/cd0325en
(2) Dario Dongo, Andrea Adelmo Della Penna. World Bee Day, la giornata mondiale delle api. Nessuna politica idonea. GIFT (Great Italian Food Trade). 20.5.23
(3) Iniziativa riveduta a favore degli impollinatori – un nuovo patto per gli impollinatori. Risoluzione del Parlamento europeo del 23 novembre 2023 sull’iniziativa riveduta a favore degli impollinatori – Un nuovo patto per gli impollinatori (2023/2720(RSP)). https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/TA-9-2023-0441_IT.pdf
(4) Alessandra Mei. Stop all’insetticida cipermetrina. Pan Europe si appella alla Corte di giustizia. GIFT (Great Italian Food Trade). 8.5.24
PAN Europe. First ever case against pesticide permit in highest EU Court. 7.5.24. https://www.pan-europe.info/blog/first-ever-case-against-pesticide-permit-highest-eu-court
(5) EFSA (2018) Peer review of the pesticide risk assessment of the active substance cypermethrin. EFSA Journal 16(8):5402, https://doi.org/10.2903/j.efsa.2018.5402
(6) EFSA (2023) Review of the existing maximum residue levels for cypermethrins according to Article 12 of Regulation (EC) No 396/2005. EFSA Journal 21(3):7800, https://doi.org/10.2903/j.efsa.2023.7800
(7) Raine N.E. & Rundlöf M. (2024) Pesticide Exposure and Effects on Non-Apis Bees. Annual Review of Entomology 69:551-576, https://doi.org/10.1146/annurev-ento-040323-020625
(8) Rahimi E. et al. (2024) Global Trends in Climate Suitability of Bees: Ups and Downs in a Warming World. Insects 15(2):127, https://doi.org/10.3390/insects15020127