Hemp Lexicon, una guida all’uso del lessico relativo alla canapa, è stato pubblicato il 5.4.21 da AHPA (American Herbal Products Association), l’associazione che rappresenta in USA la filiera dei prodotti erboristici. (1)
Il documento aspira a promuovere l’utilizzo di termini condivisi e appropriati, sulla base della bibliografia scientifica, nei vari ambiti di comunicazione. Norme tecniche e buone prassi, legislazione e relazioni con le autorità, informazione pubblica e commerciale.
L’obiettivo quantomai condiviso è favorire lo sviluppo sostenibile di una filiera ecologica che si presta, meglio di tante altre, ad attuare modelli di economia circolare.
Filiera della canapa e botanicals. Un lessico condiviso
La versatilità della Cannabis Sativa L. è sorprendente. I suoi semi, fiori e steli possono venire utilizzati per realizzare beni di largo consumo come alimenti, bevande e prodotti per la cura della persona, materiali tessili, bioplastiche, materie prime per la bioedilizia e l’industria cartiera. Un lessico condiviso è necessario per rimuovere ambiguità nel linguaggio commerciale spesso oltremisura e le prassi consolidate in ambito tecnico, nel vasto settore dei botanicals.
La condivisione di un lessico coerente a botanica e tecnica è la base per definire le buone prassi commerciali e d’informazione da applicare in ambito B2B – tra agricoltori e imprese di trasformazione, laboratori e centri di ricerca, autorità, operatori commerciali – e B2C (business to consumers). Laddove, anche a causa delle difficoltà di controllare gli innumerevoli siti di ecommerce di canapa e derivati, si osserva la ricorrenza di notizie sproporzionate e ingannevoli circa i potenziali benefici per la salite che vi si associano.
Cannabis Sativa L., il lessico
Canapa. Dal punto di vista botanico, hemp (canapa) e marijuana provengono dalla stessa specie vegetale (Cannabis sativa L.) bensì da varietà o cultivar diverse. La canapa liberamente ammessa a coltivazione, possesso e vendita in USA deve avere un tenore di THC <0,3% su sostanza secca. La marijuana, che vi si distingue per concentrazioni di THC >0,3%, è invece classificata come sostanza psicotropa (la cui coltivazione, possesso e vendita sono puniti quali crimini federali, fatte salve le liberalizzazioni eventualmente definite nei singoli Stati).
Prodotto derivato dalla canapa. Prodotto diverso dalla canapa, che contiene o deriva dalla canapa ed è destinato all’alimentazione, inalazione ovvero a destinazione industriale specifica.
Isolato di canapa. Un costituente chimico come il cannabidiolo (CBD) che è stato isolato dalla canapa. Può contenere impurità di THC <0,3%, tracce di altri costruenti e umidità.
Tetraidocannabinolo o THC. È il cannabinoide con formula chimica C21H30O2, indicato anche come Delta-9-tetraidrocannabinolo (struttura a sinistra).
Acido tetraidrocannabinolico o THCA è il cannabinoide con formula chimica C22H30O4, e precursore del THC (a destra). I due cannabinoidi sono sostanze ad effetti psicotropi.
Cannabidiolo o CBD è il cannabinoide con formula chimica C21H30O2 (a msinistra).
Acido cannabidiolico o CBDA è il cannabinoide con formula chimica C22H30O4 (a destra), precursore del CBD che si ottiene dalla sua decarbossilazione (tramite calore) dell’acido. A differenza del THC, CBD e CBDA non hanno potere psicoattivo.
Composti, categorie generali
I composti sono i costituenti chimici dei botanicals o preparazioni (classe di costituenti) botaniche. Si possono ricondurre a tre categorie:
– composto attivo. La sua applicazione offre sempre la medesima risposta biologica quando venga testato isolatamente e all’interno di una preparazione. La sua funzione è dose-dipendente,
– composto co-attivo. All’interno di una preparazione botanica, il composto co-attivo opera in sinergia con gli altri composti. La sua risposta biologica è più pronunciata rispetto a quando esso venga testato singolarmente,
– composto marcatore. Viene impiegato con funzione tecnica, ad esempio per la misurazione dell’uniformità del contenuto, la valutazione della stabilità o l’identità di attività e/o composti.
Cannabinoidi e ‘cannabimimetici’
Cannabinoidi. Sono la classe di composti terpofenolici C21 o C22 presenti nella cannabis. Possono venire estratti naturalmente o sintetizzati in laboratorio. I cannabimimetici, invece, sono composti che non hanno la struttura chimica di cannabinoide ma svolgono un’attività biologica analoga, perché anch’essi interagiscono direttamente o indirettamente con i recettori endocannabinoidi dell’organismo umano.
1. Fitocannabinoide. Composto cannabinoide strutturale, naturalmente prodotto dalla Cannabis sativa L.
2. Cannabinoide sintetizzato. Definizione generica per identificare i cannabinoidi prodotti in laboratorio attraverso chimica di sintesi o biosintesi. Sono cannabinoidi sintetizzati i cannabinoidi artificiali (o ‘natural identical’).
– Cannabinoide artificiale. Cannabimimetico sintetizzato, avente gli stessi effetti di un cannabinoide strutturale sui recettori cannabinoidi ma la cui struttura molecolare non esiste in natura,
– Cannabinoide identico a natura. Cannabinoide strutturale sintetizzato, avente medesima struttura molecolare dei cannabinoidi presenti in natura.
3. Endocannabinoide: composto cannabimimetico prodotti fisiologicamente dall’uomo o da un animale (messaggeri lipidici) che interagiscono con i recettori cannabinoidi.
Poiché spesso con il termine ‘cannaibinoide’ vengono indicati anche composti strutturalmente non correlati (come i cannabimimetici), APHA raccomanda l’utilizzo della terminologia sopra specificata, riservando il termine ‘cannabinoide’ ai soli cannabinoidi strutturali prodotti dalla Canapa sativa L. (fitocannabinoidi), ai loro acidi, e ai prodotti che ne derivano.
Estratti, criteri generali
Il Lexicon definisce l’estratto come ‘la miscela complessa, multicomponente, ottenuta dallo scioglimento, tramite solvente, delle componenti della massa vegetale’. (3) Gli estratti possono avere forma liquida, semisolida o secca. È ammessa l’aggiunta di eccipienti con specifiche funzionalità (es. migliorare la stabilità, regolare la concentrazione, limitare lo sviluppo microbico). Possono venire ricavati per infusione, macerazione, distillazione, percolazione o decotto.
A seconda del grado di lavorazione si distinguono:
– estratto grezzo, non sottoposto a trasformazioni ulteriori (es. concentrazione o rimozione di botanicals costituenti) a seguito dell’estrazione iniziale. Sono ammessi quei trattamenti che non ne modificano la composizione botanica come filtrazione, pressatura, rimozione del solvente e miscelatura con eccipienti.
– estratto nativo, costituito esclusivamente dalle componenti botaniche endogene alla biomassa o formatesi durante l’estrazione. A differenza dell’estratto grezzo, quello nativo non contiene eccipienti o altre sostanze non originariamente presenti nella biomassa,
– estratto fortificato. È l’estratto nativo rinforzato mediante aggiunta di componenti botaniche esogene della stessa natura. L’AHPA raccomanda che la fortificazione sia resa nota in etichetta, dichiarando come ingrediente distinto la costituente di fortificazione.
Estratti di canapa
Gli estratti sono alla base di molti prodotti hemp-based. Sono largamente impiegati, tra l’altro, come ingredienti cosmetici (finalmente riammessi anche in Unione Europea) e complementi per i pet food. Il lessico riferisce a:
– estratto di CBD di canapa a spettro completo. È l’estratto di canapa resinoide composto da una vasta gamma di costituenti della canapa (tra cui THC naturale, cannabinoidi e terpeni), la cui lavorazione non ha comportato rimozione intenzionale di composti e costituito con quantità massima di THC <0,3%. AHPA raccomanda all’industria della canapa questa indicazione, in quanto più precisa rispetto a quella ‘estratto di canapa a spettro completo’,
– estratto di CBD di canapa – non THC. Come il precedente, è un estratto composto da un’ampia gamma di costituenti della canapa, bensì sottoposto a un apposito procedimento di rimozione del THC, perciò non rilevabile (<0.01%). AHPA invita l’industria della canapa a utilizzare questa denominazione, più accurata rispetto a quella di ‘estratto di canapa ad ampio spettro’ che di per sé non vale a esprimere la purificazione e rimozione di THC.
Per entrambi gli estratti, ‘CBC’ può venire sostituito con altro descrittore più accurato, come resinoide o cannabinoide, o da un altro cannabinoide.
– estratto di (pianta di) canapa. È l’estratto prodotto a partire da biomassa comprensiva di alcune o tutte le parti della pianta di canapa. Non contiene cannabinoidi sintetizzati aggiunti né componenti aggiuntivi da fonte esogena diversa dalla canapa. AHPA rimarca il termine non è equivalente a ‘olio di canapa’ (a seguire).
Resine
La resina è definita dal Lexicon come una sostanza solida o altamente viscosa, chimicamente complessa e non idrosolubile, che trasuda dalla corteccia o dai fiori di alcune piante, come la Canapa sativa L. Si definisce viva quando viene estratta da biomassa di canapa fresca e non essiccata.
Tra le sostanze resinoidi derivate dalla Cannabis Sativa L. vi è l’Hash (più nota come hashish) costituita da resina separata meccanicamente e frammenti di materiale vegetale, in particolare, i tricomi (dal greco ϑρίξ τριχός «pelo, capello», sono filamenti cristallini prodotti dalle secrezioni epidermiche dei fiori della pianta e in grado di produrre la resina da cui si ricavano THC e CBD) che si ricavano sfregando la pianta tra le mani o setacciando il vegetale essiccato. Preparazioni particolari prevedono l’impiego di acqua ghiacciata o materiale vegetale congelato.
Canapa in USA, legislazione favorevole e crescita a tre cifre
Il Farm Bill – nel suo ultimo aggiornamento a firma del Presidente Donald Trump, in vigore dal 20.12.18 (Agricultural Improvement Act, Pub. L. 115-334) – ha segnato l’inizio di una nuova epoca per l’industria statunitense della canapa. Il governo federale ha modificato le regole per produrre e immettere sul mercato i prodotti che sono stati esclusi dalle tabelle del Controlled Substances Act (CSA), vale a dire il sistema di controllo federale sulle sostanze stupefacenti. La canapa – a differenza della marijuana – è così definitivamente uscita dalla black list delle sostanze stupefacenti.
Hemp è ’la pianta Cannabis sativa L. e qualsiasi parte di tale pianta, compresi i suoi semi e tutti i derivati, estratti, cannabinoidi, isomeri, acidi, sali e sali di isomeri, in crescita o meno, con una concentrazione di tetraidrocannabinolo delta-9 non superiore allo 0,3 percento in base al peso a secco’.
La produzione di canapa è ora soggetta alla regolamentazione e alla supervisione previste per ogni commodity agricola da parte del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA). Il Farm Bill ha peraltro stabilito che i prodotti contenenti cannabis o composti da essa derivati rimangano sotto l’autorità di Food and Drug Administration (FDA) ai sensi del Food, Drug and Cosmetic Act e alla sezione 351 del Public Health Service Act.
Il mercato USA della canapa cresce intanto a tripla cifra. Secondo il Hemp business Journal, nel 2019 il valore delle vendite di cannabis legale è stato di 13,6 miliardi di dollari, ha creato 258.437 posti di lavoro legali e attratto finanziamenti per 11,0 miliardi di dollari. Mentre dal 2018 al 2019 la superficie coltivata a canapa è aumentata del 479%. (3)
Canapa in USA, utilizzi ammessi per i prodotti di largo consumo
Farmaci e cosmetici hemp-based
La vendita dei farmaci in USA è soggetta ad approvazione della FDA. Nel 2018 la FDA ha approvato l’Epidiolex, il primo e unico farmaco legalmente in commercio avente come principio attivo un cannabinoide. È ammesso per il trattamento delle convulsioni epilettiche associate alla sindrome di Lennox Gastaut e alla sindrome di Dravet, il suo principio attivo è il CBD altamente purificato (primo di THC) ed è disponibile solo su prescrizione. Qualunque altro farmaco contenete CBD o THC della canapa è illegale.
I cosmetici a base di canapa e contenenti estratti della canapa possono invece venire liberamente commercializzati senza previa autorizzazione, con il solo divieto di riportare indicazioni terapeutiche. Nel 2019, FDA aveva inviato una diffida a un’impresa che commercializzava online un burro per il corpo al CBD attribuendogli proprietà neuroprotettive, antidepressive e addirittura preventive di cancro e diabete. (4)
Canapa e derivati negli alimenti
In linea generale, i prodotti alimentari possono venire commercializzati in USA senza previa autorizzazione, a condizione che essi siano sicuri, conformi alle buone pratiche di fabbricazione, siano correttamente etichettati e non contengano sostanze nocive. Gli additivi alimentari sono viceversa soggetti ad approvazione prima dell’immissione sul mercato, fatta salva l’applicazione del criterio GRAS (generally recognized as safe), in relazione a sostanze generalmente riconosciute come sicure tra esperti qualificati alle condizioni d’uso previste.
L’impiego del CBD negli alimenti non è (ancora) ammesso, in quanto esso è ingrediente attivo farmacologico soggetto ad autorizzazione per l’Epidiolex. FDA ha invece riconosciuto lo status di GRAS, nel 2018, ai semi di canapa mondati, (5) le proteine di semi di canapa in polvere e l’olio di semi di canapa. Tali prodotti possono venire legalmente utilizzati dall’industria alimentare americana, in quanto non contengono naturalmente THC o CBD (eventuali tracce sono unicamente dovute al contatto che i semi possono avere durante la raccolta o la lavorazione con altre parti della pianta).
Alimenti a base canapa, le definizioni di AHPA
AHPA propone di usare termini uniformi anche per gli alimenti a base di canapa. In particolare:
– olio di canapa. Olio estratto dalla canapa o ricavato da un isolato disciolto in un olio fisso. Vale a dire in un olio non volatile, diverso da un olio essenziale, (6)
– olio di semi di canapa. Olio fisso commestibile ottenuto attraverso la pressatura dei semi di canapa o estratto con un solvente,
– olio vegetale pressato. Termine generico per definire qualunque olio fisso ottenuto dalla pressione meccanica di materiale botanico. AHPA sottolinea la non equivalenza del termine “estratto” spesso utilizzato dall’industria della canapa per indicare i medesimi preparati. Ne raccomanda quindi la sostituzione con “olio pressato”,
– succo. Sostanza liquida ottenuta dalla premitura meccanica di materiale botanico, senza l’utilizzo di solventi. Può venire utilizzato così come ottenuto, essiccato in polvere o concentrato tramite sottrazione di acqua (input materiale botanico grezzo impiegato, output sostanza finita ottenuta).
Canapa e integratori alimentari
Gli integratori alimentari in USA possono venire immessi in libera pratica senza previa autorizzazione e tuttavia non possono contenere ingredienti farmaceutici attivi. FDA ha perciò affermato in più occasioni il divieto di commercializzare il CBD come integratore alimentare o suo ingrediente. (7)
La regola generale non si si applica se l’integratore contenga un nuovo ingrediente dietetico (new dietetic ingredient, NDI, vale a dire una sostanza non commercializzata come integratore prima del 15.10.94. In tal caso è richiesta una notifica a FDA che fornisca prova della sicurezza nelle condizioni d’uso raccomandate e etichettate. Nessuna notifica come NDI è tuttavia pervenuta oggi a FDA per l’utilizzo di ingredienti derivati da parti della pianta della canapa che non contengano THC e CBD.
Dario Dongo e Giulia Orsi
Note
(1) AHPA, Hemp Lexicon, March 2021. Per consultare il Lexicon completo http://www.ahpa.org/News/LatestNews/TabId/96/artmid/1179/articleid/1617/AHPA-publishes-Hemp-Lexicon.aspx
(2) Ten intriguing statistics from 2019, Hemp Business Journal https://www.hempbizjournal.com/ten-intriguing-statistics-2019/
(3) AHPA, Guidance for manufacture and sale of bulk botanical extracts, 2001. http://www.ahpa.org/Portals/0/PDFs/HempLexicon/01_AHPA_Guidance-Mfr_and_Sale_of_Bulk_Botanical_Extracts.pdf
(4) FDA. Warning Letter: Rooted Apothecary LLC, 10 ottobre 2019, https://www.fda.gov/inspections-compliance-enforcement-and-criminal-investigations/warning-letters/rooted-apothecary-llc-585312-10102019
(5) Dario Dongo e Laura Pontassuglia, Superfood, canapa. GIFT (Great Italian Food Trade). 9.03.18 https://www.greatitalianfoodtrade.it/mercati/superfood-canapa
(6) Olio di canapa, proprietà eccellenti. GIFT (Great Italian Food Trade). 17.6.16 https://www.greatitalianfoodtrade.it/canapa/olio-di-canapa
(7) FDA. Dichiarazione del Commissario della FDA Scott Gottlieb, MD, sulla firma dell’Agricultural Improvement Act e la regolamentazione dell’agenzia dei prodotti contenenti cannabis e composti derivati dalla cannabis. 20.12.18, https://www.fda.gov/newsevents/newsroom/pressAnnouncements/ucm628988.htm .