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Fairtrade International. Due diligence, diritti umani e ESG

Fairtrade International ha affidato alla Vrije Universiteit Amsterdam e a Dimes Consultancy un’analisi di due diligence sull’impatto delle proprie filiere di produzione sui diritti umani, nel contesto dei criteri ESG (Environmental, Social and Governance). (1)

Obiettivo della ricerca è comprendere se e come le forniture di prodotti da commercio equo e solidale certificato possano contribuire alla Human Right Due Diligence (HRDD) degli operatori – nell’industria e la distribuzione- che vi facciano ricorso. (2)

1) Human Rights Due Diligence. Premessa

The United Nations Human Rights Council ha adottato all’unanimità, nel 2011, il documento Human Rights Guiding Principles on Business and Human Rights. (2) La due diligence sui diritti umani comporta il dovere delle imprese di gestire in modo proattivo gli impatti negativi delle proprie filiere sui diritti umani. Questa responsabilità si esprime in quattro doveri essenziali:

  • identificare e valutare gli effettivi o potenziali impatti negativi sui diritti umani che l’impresa può causare o contribuire a causare attraverso le proprie attività, le sue operazioni, i prodotti e servizi legati alle sue relazioni economiche,
  • integrare i risultati delle valutazioni d’impatto nei processi aziendali e intraprendere azioni idonee a controllare, mitigare ed eliminare gli impatti sociali negativi (effettivi e potenziali),
  • verificare l’efficacia delle misure e delle procedure intraprese per affrontare gli impatti negativi sui diritti umani,
  • comunicare come vengono affrontati gli impatti e dimostrare alle parti interessate – in particolare a quelle colpite – che sono in atto politiche e processi adeguati.

2) Diritti umani e Fairtrade

I diritti umani sono al centro della visione di Fairtrade International. (3) Il suo marchio certifica che i prodotti siano stati realizzati rispettando i diritti dei lavoratori e dell’ambiente, con particolare attenzione ai Paesi a Basso e Medio Reddito (LMIC, Low and Medium Income Countries).

Tutti i lavoratori e gli agricoltori ovunque basati hanno il diritto a lavorare in condizioni di sicurezza, ricevere un compenso stabile e idoneo a mantenere con dignità le proprie famiglie. Poter decidere del proprio futuro, senza rinunciare ai diritti sindacali e associativi.

3) Due diligence, ESG e Fairtrade. L’analisi di Vrije Universiteit Amsterdam

Vrije Universiteit Amsterdam ha analizzato la Human Right Due Diligence (HRDD) di Fairtrade, in linea con i criteri ESG. L’analisi ha considerato:

  • prezzi minimi e standard delle derrate (fair trade),
  • formazione di produttori e lavoratori,
  • progetti di sviluppo e attività di advocacy.

L’indagine è stata circoscritta, per esigenze di spesa e di tempo, alle condizioni di lavoratrici e lavoratori nelle coltivazioni di banane in Colombia e Repubblica Dominicana e in quelle di caffè, in Colombia ed Etiopia.

3.1) Diritti umani, cinque indicatori

L’analisi considera cinque indicatori dei diritti umani:

  • reddito,
  • condizioni di lavoro,
  • libertà di associazione,
  • lavoro forzato e minorile,
  • non discriminazione e diritti delle donne.

Le informazioni sono state raccolte attraverso interviste individuali e di gruppo (> 100), workshop organizzati con gli agricoltori e i lavoratori, documenti e rapporti di altre ONG.

3.2) Metodo

L’impatto sociale delle filiere di banane e caffè Fairtrade è stato analizzato con il metodo un percorso a ritroso. I ricercatori sono cioè partiti dai risultati (rispetto ai cinque indicatori di cui sopra) per valutare se e quali interventi di Fairtrade abbiano contribuito e in che misura ai cambiamenti rilevati.

Questo metodo di analisi, Outcome Harvesting, risulta più efficace di altri in quanto i risultati derivano da un insieme di attività, le quali favoriscono un contesto di relazioni basate su fiducia, solidarietà e compartecipazione. Le analisi basate su semplici schemi causa-effetto risultano viceversa riduttive. (4)

3.3) Impatto sociale favorevole

Un impatto favorevole dell’approccio Fairtrade sui diritti sociali ed economici è stato osservato in diverse aree:

  • il prezzo minimo previene gli impatti negativi della volatilità dei listini e assicura la stabilità dei redditi. Gli agricoltori possono così investire per migliorare la qualità e resilienza delle produzioni. I produttori di caffè colombiani, ad esempio, hanno acquistato silos per proteggere il caffè da piogge e umidità,
  • il ‘premio Fairtrade’ garantisce il miglioramento del tenore di vita ed è al contempo utile a garantire servizi utili alle comunità, come la salute e l’istruzione. Grazie all’istituzione di presidi sanitari locali, scuole, borse di studio,
  • gli standard Fairtrade risultano efficaci nel proteggere le parti deboli nelle relazioni economiche. Non solo gli agricoltori e i fornitori di merci rispetto ai loro acquirenti, ma anche ad esempio i lavoratori migranti, la cui tutela è stata inserita anche nello standard HLO (Hired Labour Organisations),
  • la protezione di bambini e adulti vulnerabili risulta altresì efficace. Il prezzo equo postula una produzione equa. Così Fairtrade è riuscita a mitigare il problema dello sfruttamento minorile in Etiopia e nella Repubblica Dominicana.

3.4) Aree di miglioramento

Il commercio equo e solidale ha invece minore influenza nelle relazioni di potere all’interno delle società. Molte discriminazioni sono legate ai (mal)costumi sociali radicati in alcuni Paesi, ove tuttora dominano machismo e patriarcato. Piuttosto che alle leggi che ancora ignorano i diritti di formare e aderire ai sindacati. E queste discriminazioni sono spesso così interiorizzate da non venire percepite come tali dai lavoratori. (5)

4) Fairtrade per la due diligence di altri operatori della filiera

Gli operatori economici sono ora soggetti a un crescendo di responsabilità, per quanto attiene a:

  • ESG e CSR (Corporate Sustainability Reporting. V. note 6,7),
  • due diligence . A partire dalle filiere di caffè, cacao, soia, olio di palma e legname (8,9).

Le certificazioni di ipotetica ‘sostenibilità’ di filiere a rischio – RSPO (Roundtable for Sustainable Oil Production) su tutte – si sono del resto rivelate del tutto inattendibili sui temi ambientali (10) ed evitano di avventurarsi sull’argomento più delicato, i diritti umani appunto.

L’approvvigionamento di prodotti certificati Fairtrade può invece consentire alle imprese di assolvere ai requisiti di Human Right Due Diligence (HRDD) anche sulle filiere più vulnerabili e distanti.

#SDG8, decent work and economic growth. #SDG12, responsible consumption and production.

Dario Dongo e Alessandra Mei

Note

(1) Von Baar, A. & Knoote, F. (2022). A Fair Price for Human Rights Due Diligence. Bonn: Fairtrade International/Amsterdam: Vrije Universiteit Amsterdam. https://files.fairtrade.net/publications/A-fair-price-for-human-rights-due-diligence-Dec-2022.pdf

(2) Human Rights Guiding Principles on Business and Human Rights (2011). United Nations Human Rights Council https://www.ohchr.org/en/special-procedures/wg-business/corporate-human-rights-due-diligence-identifying-and-leveraging-emerging-practices

(3) Dario Dongo, Giulia Baldelli. Fair trade, ABC. Il Natale che vorremmo ogni santo giorno. GIFT (Great Italian Food Trade). 22.12.18

(4) Il metodo Outcome Harvesting permette di prendere in considerazione i risultati ottenuti, previsti e non, mediante raccolta (harvest) dei risultati (outcome) di cambiamenti (nelle prassi, i comportamenti, le relazioni). Per comprendere quali cambiamenti abbiano influenzato i risultati. ‘Nel 2013, l’Ufficio di valutazione del Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) ha selezionato l’Outcome Harvesting come una delle undici innovazioni promettenti nelle pratiche di monitoraggio e valutazione

(5) Le informazioni raccolte durante le interviste e nei focus group mostrano come in alcuni casi, anche nelle filiere Fairtrade, le donne interiorizzino gli stereotipi sessisti. Una donna intervistata ha annotato ad esempio che ‘nelle aziende agricole le donne sono le prime a svegliarsi e le ultime ad andare a dormire’. Un’altra donna, durante un workshop, ha chiesto al marito quale fosse il suo salario di sussistenza. Mostrando così di non essere a conoscenza dei propri diritti individuali

(6) Dario Dongo. Bilancio di sostenibilità, ESG e due diligence. GIFT (Great Italian Food Trade). 18.7.22

(7) Dario Dongo. Corporate Sustainability Reporting, al via la nuova direttiva UE. GIFT (Great Italian Food Trade). 2.12.22

(8) Dario Dongo. Due diligence e deforestazioni, stop alle importazioni di derrate insostenibili. Proposta di regolamento UE, l’ABC. GIFT (Great Italian Food Trade). 6.3.22. NB: lo EU Zero Deforestation Regulation (EUDR) è stato approvato da Parlamento europeo, Consiglio e Commissione il 6.12.22

(9) Dario Dongo, Elena Bosani. Due diligence ed ESG, sostenibilità sociale e ambientale delle imprese, la proposta di direttiva UE. GIFT (Great Italian Food Trade). 20.4.22

(10) Marta Strinati, Dario Dongo. Olio di palma, soia, legno, caffè, cacao. A che serve la certificazione di sostenibilità? Rapporto di Greenpeace. GIFT (Great Italian Food Trade). 16.5.21

Alessandra Mei

Laureata in Giurisprudenza all'Università di Bologna, ha frequentato il Master in Food Law presso la stessa Università. Partecipa alla squadra di WIISE srl benefit dedicandosi ai progetti europei e internazionali di ricerca e innovazione.

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