Pane e pizza, piatti pronti e gastronomia, dolci e quant’altro. Sono molti i cibi che rimangono invenduti e rischiano di finire tra i rifiuti. Too Good To Go ripropone con una App l’antica norma sociale di cedere a prezzo scontato, a fine turno, gli invenduti dei negozi, bar e ristoranti di quartiere. Buon senso e lotta agli sprechi alimentari.
Too Good To Go, il cibo in saldo nel quartiere
L’applicazione antispreco è stata ideata nel 2015 da una start up danese, ora certificata come B Corp (Benefit Corporation). Si scarica gratuitamente dall’app store e permette di localizzare gli esercizi commerciali, anche in funzione della vicinanza alla posizione in cui ci si trova.
A un terzo del prezzo di listino, ogni giorno si trovano alimenti freschi e di qualità disponibili all’acquisto last second, perché rimasti invenduti. Scelto il cibo proposto sulla app, si paga mediante carta di credito o PayPal. Al momento del ritiro – in orari prestabiliti, vicini alla chiusura – l’esercente può chiedere un supplemento (0,50 euro) per fornire il contenitore a quanti non abbiano raccolto l’invito a portarlo da casa.
Magic Box a sorpresa
L’elemento meno rassicurante è la scelta del cibo. A differenza delle piattaforme di food delivery, Too Good To Go non permette di acquistare ciò che si vuole, sfogliando un menu. Offre invece una generica Magic Box, vale a dire ‘un pacchetto’ di alimenti invenduti. Il tipo di cibi si può intuire in relazione all’esercizio commerciale: pane e pizza, pasta ripiena, pollo arrosto, pasticceria, etc. Rimane invece una sorpresa quando si acquisti dai ristoratori.
Il rischio di ricevere cibo meno fresco, o comunque sgradevole, dovrebbe venire arginato dalle recensioni pubblicate dai clienti. Uno strumento relativamente efficace, come si è visto nel caso dell’ecommerce. La app danese peraltro sintetizza i commenti in un solo punteggio, fino a 5 stelle, per qualità del cibo e del servizio.
Win-Win-Win-Win
L’iniziativa è definita dai promotori come Win-Win-Win, vale a dire tre volte conveniente:
- un valido rimedio contro lo spreco alimentare, che tuttora disperde circa un terzo della produzione alimentare (di cui almeno il 10% nella fase prossima al consumo),
- un vantaggio per gli esercenti, i quali recuperano parte dei guadagni attesi su prodotti altrimenti destinati a rifiuto,
- un’occasione di risparmio su alimenti di buona qualità ai consumatori.
Il quarto Win è il vantaggio per la startup proprietaria della app Too Good To Go. Sulle somme incassate per conto degli esercenti, la società danese trattiene infatti una commissione annuale (39 euro) e una a transazione (1,19 euro su una Magic Box da 5 euro) a copertura dei servizi di inserimento dell’esercente sulla piattaforma (con il vantaggio di una pubblicità come operatore ‘socialmente responsabile’), la fornitura di adesivi, buste di carta con logo, i biglietti da visita e la gestione ‘chiavi in mano’ di un servizio (forse) finalmente efficace per limitare lo spreco di cibo ancora buono.
Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".