HomeProgressoCambiare l’offerta nelle vending machine riduce il rischio di obesità giovanile. Studio

Cambiare l’offerta nelle vending machine riduce il rischio di obesità giovanile. Studio

I distributori automatici (vending machine) di alimenti e bevande sono satolli di cibi ultraprocessati con profili nutrizionali squilibrati. La loro presenza nelle scuole aggrava l’epidemia di sovrappeso e obesità giovanile, come dimostra uno studio (R. Volpe et al.) che sperimenta la sostituzione degli alimenti HFSS (High in fat, sugar and salt) con cibi salutari. (1)

Vending machine ‘pulite’ contro l’obesità giovanile

La ricerca ‘A Vending Machine for a Friend’ progettata dall’Ufficio prevenzione e protezione del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche, Italia) è stata condotta in collaborazione con la Italian Society for Cardiovascular Prevention (SIPREC) e la Lithuanian Heart Association. Il progetto ha coinvolto docenti e studenti di tre scuole in Italia e due in Lituania.

Seminari sulla nutrizione sono stati organizzati per aumentare la consapevolezza sui profili nutrizionali del junk food – merendine, snack ipercalorici, bibite zuccherate –  che affolla le vending machine, il cui consumo è associato a malattie non trasmissibili (NCDs, Non-Communicable Diseases) e mortalità prematura. (2)

La sostituzione del cibo spazzatura

Le cinque scuole che hanno partecipato al progetto hanno sostituito i prodotti solitamente offerti dalle vending machine con alimenti dai profili nutrizionali più equilibrati, con ridotto contenuto di calorie, grassi, zuccheri e sale.

Yogurt, succhi di frutta senza zuccheri aggiunti, fette biscottate, crackers senza grassi aggiunti, patatine non fritte, ‘chips’ croccanti non fritte, frutta fresca essiccata, frutta secca in bustine da 30 g, biscotti ipocalorici e barrette ipocaloriche hanno preso il posto di merendine, snack e bibite HFSS.

Gli istituti attrezzati con bar interno e/o mensa scolastica e/o servizi di catering esterno a loro volta hanno introdotto nella loro offerta panini preparati con ingredienti idonei a una dieta equilibrata: tonno sgocciolato e pomodoro, bresaola o fesa di tacchino con insalata e pomodoro.

I risultati

Dopo circa 6 mesi dall’avvio delle iniziative sopra accennate, i ricercatori hanno registrato una riduzione dell’indice di massa corporeo (BMI) apprezzabile nel gruppo di 156 studenti nutriti a scuola soltanto con alimenti equilibrati, -2,1% negli studenti italiani e -2,2% in quelli lituani. Un dato importante, considerato che un minore su quattro in Italia è a rischio obesità, mentre in Europa nella fascia 5-9 anni quasi un bambino su tre (29,5%) è sovrappeso e/o obeso, uno su otto (11,6%) già afflitto da obesità patologica (3,4).

Il gruppo di controllo – 174 studenti, esclusi dal miglioramento nutrizionale degli alimenti forniti a scuola da vending machine e bar – non ha viceversa registrato variazioni nel BMI degli studenti italiani, invece aumentato (+0,5%) in quelli lituani.

L’informazione che manca

Effetti positivi sono emersi anche in merito alla consapevolezza sul ruolo dell’alimentazione. In confronto alla condizione preesistente, il 53,4% degli studenti italiani e il 21,6% dei lituani hanno dimostrato un aumento della conoscenza dei principi base per una sana alimentazione. Allo stesso test, i progressi del gruppo di controllo si sono limitati al 2,5% tra gli italiani e al 3% tra i lituani.

Il successo di questa iniziativa è purtroppo minato dalla scarsità delle informazioni al consumatore offerte dalle vending machine – come abbiamo visto (4) – e la carenza di un’informazione nutrizionale di sintesi sul fronte etichetta, come il Nutriscore da lungo tempo atteso quale modello di riferimento in Unione Europea. (5)

Marta Strinati

Immagine di copertina da https://scholasticadministrator.typepad.com/thisweekineducation/2010/11/cartoon-the-other-kind-of-junk-food.html

Note

(1) R. Volpe et al. Results of European Heart Network Pilot Project “A Vending Machine for a Friend”. Journal of Food and Nutrition Sciences. Volume 11, Issue 3, May 2023, Pages: 63-69 https://www.sciencepublishinggroup.com/journal/paperinfo?journalid=154&doi=10.11648/j.jfns.20231103.11 

(2) Dario Dongo, Sabrina Bergamini. Bevande zuccherate e dolcificate, snack dolci. Studi su mortalità prematura e sugar tax. GIFT (Great Italian Food Trade). 10.9.19

(3) Dario Dongo, Sabrina Bergamini. Obesità infantile, 1 minore su 4 a rischio in Italia. Rapporto Istat. GIFT (Great Italian Food Trade). 29.10.19

(3) Sabrina Bergamini. Obesità, obesità infantile e marketing. Rapporto WHO Europe 2022. GIFT (Great Italian Food Trade). 16.6.22

(4) Dario Dongo. Distributori automatici, quale informazione? GIFT (Great Italian Food Trade). 16.6.18

(5) Marta Strinati, Dario Dongo. NutriScore, un rapporto di 320 scienziati per sollecitare la Commissione europea. GIFT (Great Italian Food Trade). 12.5.23

Marta Strinati

Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".

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