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‘Alleviamo la Salute’, Coop Italia elimina gli antibiotici dai prodotti d’origine animale

‘Alleviamo la salute’ è il progetto presentato il 27 aprile 2017 al Ministero dell’Agricoltura da Coop Italia, che elimina gli antibiotici dai prodotti di origine animale a proprio marchio. Una rivoluzione senza precedenti nel pianeta, sotto il segno della salute e del benessere, di umani e animali.

Gli antibiotici in zootecnia non sono purtroppo impiegati solo – e nella misura strettamente necessaria – per affrontare infezioni e patologie veterinarie. Ma anche per utilizzi impropri, quali la ‘supplenza’ a carenze igieniche negli allevamenti e la promozione della crescita degli animali. (1)
L’OMS, tra l’altro, ha evidenziato i pericoli legati all’impiego degli stessi antibiotici in medicina e in zootecnia.

Antibiotici, benessere animale e salute pubblica

L’antibiotico-resistenza è dunque un problema che non attiene solo la zootecnia, ma anche la salute pubblica. Le 23.000 morti registrate in Europa nel 2016 tenderanno a salire, secondo gli esperti. Fino a che, nel 2050, l’antibiotico-resistenza potrebbe divenire la prima causa di mortalità prematura.

Bisogna quindi lavorare alla gestione corretta degli antibiotici in un contesto unitario che consideri sia la salute umana che quella animale. Secondo la logica One Health infatti promossa da OMS e OECD.

Le raccomandazioni OMS per mitigare i rischi associati all’antibiotico-resistenza:

1) Uso appropriato degli antibiotici
2) Prevenire infezioni microbiche, in primis mediante applicazione delle buone prassi igieniche in allevamenti e impianti di lavorazione
3) Sviluppare nuovi ed efficaci antibiotici (R&D)
4) Cooperare con partner internazionali sul fronte della antibiotico-resistenza
5) Migliorare monitoraggio su uso antibiotici e antibiotico resistenza a livello internazionale
6) Promuovere ricerca e innovazione
7) Migliorare comunicazione, educazione, informazione

Il benessere animale è al centro delle politiche di Coop Italia, che infatti è all’avanguardia anche su questo versante. (2) Anzitutto, i requisiti di benessere animale – dal mangime alla tavola – sono oggetto di sorveglianza e certificazione da parte di enti terzi indipendenti. E tutti i prodotti a marchio Coop derivano da animali allevati con mangimi rigorosamente non-OGM.

Il ventennale percorso di Coop sul benessere animale è segnato da alcune pietre miliari. Già a partire dal 2010 il primo distributore italiano commercializza esclusivamente uova da galline allevate a terra. (3) È esclusa la vendita di foie gras, e l’impiego di piume d’oca o anatra (4) nei prodotti tessili a marchio. Il pet food è rigorosamente cruelty free.

‘Alleviamo la salute’, la rivoluzione a marchio Coop Italia

Il progetto ‘Alleviamo la salute’ coinvolge 1600 allevamenti, i quali in ogni Regione d’Italia forniscono i prodotti a marchio di Coop Italia. Con l’obiettivo di escludere l’impiego di antibiotici in un numero crescente quanto significativo di prodotti di origine animale. Si parte da oltre 10 milioni di capi nella filiera avicola, con l’etichetta ‘Allevato senza uso di antibiotici’. (5) E si lavora al contempo sulle filiere bovina e suina.

È solo la condivisione di un percorso virtuoso che coinvolga allevatori e trasformatori, veterinari e medici, distributori e consumatori a poter imprimere un vero cambiamento. Cambiare paradigma é indispensabile, e la dimensione del progetto (6) consentirà di allineare le filiere produttive italiane ai più elevati standard di benessere animale e salute pubblica. Promuovendo così la competitività sul valore dell’intero sistema-Paese.

‘Favoriremo le buone pratiche di allevamento basate sul benessere animale e su metodologie innovative di gestione degli allevamenti; garantiremo che l’uso degli antibiotici negli allevamenti sia ridotto e limitato ai casi di necessità, eviteremo l’uso degli antibiotici più critici impiegati nelle cure per l’uomo. Lo scopo è di contribuire a ridurre l’antibiotico-resistenza per mantenere l’efficacia delle cure mediche sulle persone’ (Marco Pedroni, Presidente di Coop Italia)

‘Allevamenti aperti’ è la prossima iniziativa in programma. Per mostrare ai consumAttori la realtà degli allevamenti dei fornitori di Coop Italia, nel rispetto dei più elevati standard di benessere animale. (7) A gennaio 2017 Coop ha altresì richiesto ai suoi fornitori di introdurre telecamere negli allevamenti e nei macelli, per ottimizzare il monitoraggio ma anche la trasparenza nell’operatività quotidiana.

Ancora una volta (8) il sistema cooperativo italiano guida il percorso dello sviluppo sostenibile e del progresso in Europa. Adottando logiche di qualità a tutto tondo che abbracciano legalità e sicurezza in primis, ma anche il rispetto delle persone, gli animali e l’ambiente. Secondo procedure cristalline, soggette a certificazioni e audit indipendenti. Avanti tutta!

Note

(1) Tale impiego è proibito in UE fin dal 2006, ed è tuttavia ancora in auge in altre aree del pianeta, anche presso i partner commerciali transatlantici dell’Europa
(2) Vale la pena al proposito ricordare i primati di Coop Italia sul fronte della trasparenza della filiera agricola – con il progetto ‘Buoni & Giusti’ – e sull’eliminazione dell’olio di palma dagli alimenti a marchio
(3) Già a partire dal 2003 le uova a marchio Coop derivavano solo da galline in allevamento a terra
(4) Tenuto conto delle sofferenze inflitte agli animali sia nell’alimentazione forzata richiesta per la produzione di foie gras, sia nello spennamento

(5) Sono già a scaffale la nuova linea di pollo a marchio Coop, i 5 avicoli speciali ‘Fior Fiore’ (faraona, cappone, gran gallo, galletto livornese e pollo all’aperto). Entro l’estate saranno altresì disponibili due referenze di uova. Tutti animali allevati senza uso di antibiotici.

(6) Il settore delle carni per Coop vale 1 miliardo di euro, di cui oltre il 60% riguarda i prodotti a marchio. Le carni avicole occupano il 30% del totale
(7) Alla presentazione odierna é intervenuto anche un rappresentante della LAV (Lega Anti-Vivisezione) e CIWF (Compassion in World Farming), per confermare la lunga collaborazione con il primo distributore italiano. Già nel 2010 CIWF aveva attribuito a Coop Italia un riconoscimento internazionale per la decisione di vendere solo uova da galline allevate a terra, quand’anche a marchio dei loro produttori
(8) V. precedente nota 2

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