In ogni fase della catena produttiva, dal momento successivo al raccolto al consumo, larga parte del cibo viene sprecato. Oltre a conseguenze dal punto di vista sociale – ancora milioni di persone nel mondo soffrono la fame – tale fenomeno ha ripercussioni economiche e ambientali. L’ONU ha quindi deciso nel 2020 di dedicare il 29 settembre alla lotta allo spreco di cibo per sensibilizzare governi e privati sul tema. (1)
1. Food Loss e Food Waste
Dati certi su quanto cibo viene gettato ogni anno non esistono, a causa della mancanza di un sistema di tracciamento degli alimenti. In generale le eccedenze alimentari vengono suddivise in due gruppi, in base al momento in cui avvengono.
La perdita alimentare (food loss) avviene dal momento successivo alla raccolta e prima della vendita al dettaglio. In questa fase, ogni anno viene perso circa il 13% del cibo. Di questi, il 32% è costituito da frutta e verdura, ossia gli alimenti con le migliori proprietà nutrizionali. La maggior parte delle perdite in questa fase avviene nei paesi in via di sviluppo.
Lo spreco alimentare (food waste) avviene invece nelle fasi finali della catena di approvvigionamento, ossia nelle case, nei servizi di ristorazione e nella vendita al dettaglio. Per comprendere meglio la portata di tale spreco, ognuno di noi produce in media 74 kg di rifiuti alimentari all’anno. Lo spreco si concentra soprattutto nelle regioni a medio e alto reddito e a livello domestico: 570 milioni di tonnellate di cibo su 913 viene sprecato in casa, in media 74 kg procapite all’anno (2,3)
2. Il vero costo del cibo
Lo spreco di cibo ci costa circa 750 miliardi di dollari. Gli sprechi di frutta e verdura comportano la perdita di 912 trilioni di chilocalorie e di micronutrienti. Ma oltre alle perdite materiali, si nascondono ulteriori costi.
2.1 Conseguenze sull’ambiente
Sprecare cibo significa aver sprecato anche tutte le risorse necessarie per produrlo:
- perdiamo 253 km cubi di acqua potabile,
- occupiamo e lavoriamo invano 1,4 miliardi di ettari di terreno (30% della superficie agricola mondiale) sui quali vengono spesso irrorati pesticidi.
Inoltre, le emissioni di gas serra collegate alle perdite di cibo si aggirano attorno alle 3,3 miliardi di tonnellate, a cui si devono aggiungere le emissioni dovute alla fermentazione degli alimenti nelle discariche. (4)
‘Se la perdita e lo spreco di cibo fossero un Paese, sarebbe la terza maggiore fonte di emissioni di gas serra’ (5)
2.2. Conseguenze sociali
Parallelamente allo spreco e alla perdita di cibo, nel 2022 la fame ha afflitto tra i 691 e i 783 milioni di persone, ancora 122 milioni di persone in più rispetto ai dati pre pandemia. Dato che rischia di aggravarsi in seguito alla guerra in Ucraina e agli effetti sulle esportazioni e sui prezzi delle materie prime, come abbiamo visto. (6)
3. Impegni
Per ridurre le perdite e gli sprechi alimentari è necessario l’impegno e la collaborazione a ogni livello, dai governi, alle aziende ai privati. I sistemi nazionali dovrebbero prevedere degli strumenti per monitorare il flusso di cibo e misurare gli sprechi e le perdite così da poter intervenire in modo puntuale. È fondamentale guidare la transizione verso sistemi agroalimentari a favore di diete sane e a filiera corta. (7)
3.1. L’impegno dell’UE
L’SDG 12,3 dell’Agenda ONU 2030 impegna gli Stati a dimezzare lo spreco e la perdita di alimentare globale pro capite entro il 2030. (8) L’Unione Europea, oltre ad aderire agli obiettivi ONU, ha adottato la direttiva quadro sui rifiuti che invita gli Stati membri a ridurre le perdite e gli sprechi alimentari e incoraggia le donazioni alimentari.
Un passo importante per la riduzione degli sprechi è avvenuto nel 2016 quando l’Unione Europea ha avviato un programma per il monitoraggio degli sprechi alimentari. Solo grazie alla raccolta dei dati è possibile comprendere al meglio il problema e le migliori azioni per prevenirlo. (9)
3.2. Lo spreco in Italia
In Italia lo spreco alimentare è calato del 12% nel 2022 rispetto all’anno precedente. In media abbiamo gettato 27 kg di cibo a persona. Per i consumatori tale spreco vale 6,5 miliardi di euro a cui si aggiungono i 9 miliardi perso lungo le filiere. Tuttavia, anche in Italia abbiamo problemi di sicurezza alimentare: oltre 2,6 milioni di persone non hanno le possibilità di nutrirsi regolarmente. (10)
L’impegno di Coop Italia
Un esempio virtuoso tra le aziende è Coop Italia, il primo retailer italiano, e uno dei primi 65 operatori europei, ad aver aderito al Codice di condotta UE sulle pratiche commerciali e di marketing responsabili nel settore alimentare.
Coop Italia ha adottato un sistema per formulare gli ordini che consenta di evitare l’overstock e di accumulare le eccedenze. Attraverso il progetto ‘Buon Fine’ i supermercati Coop hanno donato 5.642 tonnellate di derrate alimentari, in grado di generare oltre 11 milioni di pasti, e per un valore di 28 milioni di euro. I consumatori hanno invece la possibilità di acquistare i prodotti alimentari prossimi alla scadenza con uno sconto fino al 50% grazie al progetto ‘Mangiami Subito’. (11)
Cosa possono fare i consumatori?
I consumatori svolgono un ruolo fondamentale per la riduzione degli sprechi nella fase finale della catena di approvvigionamento. A loro, viene chiesto uno sforzo nel cambiare le proprie abitudini alimentari. Ecco 15 consigli che la FAO offre ai consumatori per prevenire gli sprechi:
1. Adotta una dieta più sana e sostenibile, ad esempio scegliendo cibi meno processati.
2. Acquista solo ciò di cui hai bisogno. Pianificare e attenersi alla lista della spesa può essere di aiuto.
3. Scegli frutta e verdura brutte, che spesso vengono gettate perché non soddisfano gli standard estetici.
4. Conserva il cibo con saggezza, mantenendo più visibili quelli con scadenze più ravvicinate.
5. Comprendi l’etichetta degli alimenti. C’è una grande differenza tra data di scadenza e ‘consumarsi preferibilmente entro’.
6. Inizia in piccolo: scegli porzioni più piccole o condividi grandi piatti al ristorante.
7. Ama i tuoi avanzi: li puoi congelare o utilizzare per un altro pasto.
8. Riutilizza i tuoi rifiuti alimentari, compostali.
9. Rispetta il cibo, informati sul processo produttivo.
10. Sostieni i produttori locali: sostieni le piccole imprese della tua comunità e combatti l’inquinamento limitando i lunghi viaggi dei prodotti.
11. Preserva le popolazioni ittiche. Mangia le specie più abbondanti al posto di quelle sovrasfruttate come merluzzo e tonno.
12. Usa meno acqua.
13. Mantieni puliti i nostri terreni e le nostre acque attraverso una gestione corretta dei rifiuti più pericolosi, come batterie, medicinali e prodotti chimici.
14. Mangia più legumi e verdure.
15. Condividere è importante. Dona il cibo che verrebbe sprecato grazie anche alle app. (11)
Conclusioni
Il nostro sistema agroalimentare non è sostenibile e lo sarà ancora meno nel 2050 se la popolazione raggiungerà i 9,6 miliardi di persone. Allora saranno necessarie le risorse naturali di 3 pianeti Terra per garantire un modello alimentare come quello attuale. È necessaria una sinergia tra i vari livelli decisionali e l’impegno della ricerca. A tal proposito, la squadra di WIISE partecipa al progetto Wasteless all’interno del programma Horizon Europe per il quale svilupperà un sistema di blockchain per monitorare i flussi degli alimenti. (13)
Alessandra Mei
Note
(1) European Commission. International Day of Awareness of Food Loss and Food Waste https://food.ec.europa.eu/safety/food-waste/international-day-awareness-food-loss-and-waste_en
(2) FAO. Sustainable Development Goal 12. https://www.fao.org/3/cc1403en/online/cc1403en.html#/12
(3) Alessandra Mei. Food loss and waste, il piano di azione USA per ridurre lo spreco di cibo. GIFT (Great Italian Food Trade) 26.3.2023
(4) FAO. Gli sprechi alimentari gravano sul clima, sulle risorse idriche, sul suolo e sulla biodiversità. https://www.fao.org/news/story/it/item/196458/icode/
(5) Citazione di Inger Anderson, Executive Director United Nations Environment Programme in apertura dell’UNEP Food Waste Index Report 2021. Marzo 2021 https://www.unep.org/resources/report/unep-food-waste-index-report-2021
(6) FAO. The state of food security and nutrition in the world. 2023 https://www.fao.org/3/cc3017en/online/cc3017en.html
(7) FAO. Quello che possono fare i governi, gli agricoltori, le ditte alimentari – e ciascuno di noi – per ridurre gli sprechi alimentari. https://www.fao.org/news/story/it/item/196465/icode/
(8) Goal 12: ensure sustainable consumption and production patterns https://www.un.org/sustainabledevelopment/sustainable-consumption-production/
(9) Consiglio europeo. Ridurre le perdite e gli sprechi alimentari. https://www.consilium.europa.eu/it/policies/food-losses-waste/
(10) WWF. Stop agli sprechi di cibo. 4.2.2023 https://www.wwf.it/pandanews/societa/giornata-nazionale-di-prevenzione-dello-spreco-alimentare/
(11) Coop. Torna l’impegno di COOP per il contrasto allo spreco alimentare. 3.2.2023 https://www.coop.it/news/torna-limpegno-di-coop-il-contrasto-allo-spreco-alimentare
(12) FAO. 15 quick tips for reducing food waste and becoming a Food hero. 29.9.2020 https://www.fao.org/fao-stories/article/en/c/1309609/
(13) Dario Dongo. Andrea Adelmo Della Penna. Wasteless, progetto di ricerca UE su economia circolare e blockchain. GIFT (Great Italian Food Trade). 5.9.2022
Laureata in Giurisprudenza all'Università di Bologna, ha frequentato il Master in Food Law presso la stessa Università. Partecipa alla squadra di WIISE srl benefit dedicandosi ai progetti europei e internazionali di ricerca e innovazione.