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Pet Food 100% naturale?

100% naturale’, ‘solo ingredienti naturali’, ‘alimento naturale’. Sono queste le indicazioni più ricorrenti, nella pubblicità dei prodotti alimentari (1) come in quella del pet food. Ma cosa significa, quali condizioni si applicano a tali affermazioni?

Pet food ‘naturale’

‘Prodotto naturale’, ‘100% naturale’, ‘naturalmente sano’, ‘di origine naturale’. Vanti pubblicitari di questo tipo sono sempre più frequenti anche sui cibi per gli animali da compagnia. A fronte di un’accresciuta sensibilità – da parte dei consumatori – verso i prodotti che sappiano soddisfare le esigenze di nutrizione equilibrata e di salute dei loro amici a quattro zampe.

L’impiego del termine ‘naturale’, in etichette e pubblicità del pet food, è tuttavia privo di una disciplina specifica. Il reg. CE 767/09 sulle etichette dei cibi per animali (2) non chiarisce né definisce tale concetto. Paradossalmente, neppure le regole sull’informazione al consumatore relativa ai prodotti alimentari offrono spunti utili in tal senso. (3) 

Ci si deve perciò riferire ai criteri generali di veridicità (e dimostrabilità), trasparenza (cioè non-ambiguità) e chiarezza delle informazioni volontarie. Le quali devono risultare obiettive, verificabili dalle autorità competenti e comprensibili per gli acquirenti.

Il Codice di buone prassi sull’etichettatura del pet food adottato dalla federazione europea dei produttori di mangimi prevede che il termine ‘naturale’ possa venire usato solo ‘per descrivere materie prime (derivate​ da piante, animali, microrganismi o minerali) a cui non sia stato aggiunto nulla e che siano state sottoposte solo ai trattamenti fisici necessari per renderle adatte alla produzione’. (4)

Possono perciò venire definite come ‘naturali, ad esempio, le materie prime sottoposte a congelamento, cottura, concentrazione, pastorizzazione, essicazione, disidratazione, affumicatura (senza l’uso di prodotti chimici).

Viceversa, l’impiego di materie prime contenenti o derivate da OGM – ovvero sottoposte a processi quali lo sbiancamento e l’ossidazione per via chimica – non è compatibile con il ricorso al termine ‘naturale’.

Un alimento per animali domestici che contenga esclusivamente materie prime per mangimi, additivi e coadiuvanti tecnologici che soddisfino le condizioni di ‘naturalità’ sopra descritte può venire legittimamente designato in quanto tale.

Qualora invece il pet food sia stato addizionato di vitamine e minerali provenienti da fonti non naturali, è consentita l’indicazione ‘prodotto con componenti naturali, con aggiunta di vitamine e minerali’.

Il claim ‘naturale’ può infine venire riferito a un solo componente specifico, al ricorrere delle condizioni dette. In tal caso dovrà venire precisata la quantità dell’ingrediente evidenziato, in relazione al totale degli ingredienti immessi nel prodotto. (5)

Paola Cane e Dario Dongo

Note

(1) Si veda il caso delle caramelle Galatine, il cui illegittimo vanto di soli ingredienti naturali è stato di recente censurato, assieme ad altri, dall’Istituto per l’Autodisciplina Pubblicitaria (IAP)

(2) V. precedenti articoli https://www.greatitalianfoodtrade.it/pet-food/pet-food-claim-relativi-al-pesohttps://www.foodagriculturerequirements.com/approfondimenti_1/mangimi-le-sanzioni-per-violazione-del-regolamento-767-2009https://www.foodagriculturerequirements.com/archivio-notizie/pet-food-etichette-e-allegazioni-in-arrivo-il-decreto-sanzioni

(3) Fatte salvi alcuni criteri, definiti in relazione ai Nutrition & Health Claims (reg. CE 1924/06) e agli aromi naturali (reg. CE 1334/08)

(4) FediafCode of Good Labelling Practice for Pet Food, paragrafo 5.2.2.1, su http://www.fediaf.org/self-regulation/labelling.html

(5) Cfr. reg. CE 767/09, art 17.2.a. La regola del QUID (Quantity of Ingredient Declaration) dovrebbe venire altresì applicata ai prodotti alimentari, sebbene le frodi siano ancora all’ordine del giorno. Si vedano ad esempio gli articoli https://www.greatitalianfoodtrade.it/etichette/cheese-scam-la-frode-a-fettine e https://www.greatitalianfoodtrade.it/etichette/cheese-scam-la-frode-prosegue

Consulente aziendale su strategie, compliance e marketing in aree food e pet food. È responsabile dell’osservatorio VeganOK per l’analisi di mercato sui prodotti vegani, lato consumer.

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