Agnolotti festa alla piemontese
Agnolotti, un piatto tradizionale nordico e per questo chiamato anche “agnolotti alla piemontese“, una sfiziosa ricetta che perde i suoi legami con il tempo indietro fino al medioevo. La pasta fresca è la base ed involucro di un ripieno che conosce varianti differenti in ogni località, trovando però una definizione precisa con gli ingredienti: carne di maiale e/o vitello, un piccolo cavolo, aglio, rosmarino, parmigiano, sale e pepe.
Una leggenda narra dell’invenzione degli agnolotti da parte di un cuoco francese durante un assedio di Torino. Questi avrebbe cucinato assieme gli avanzi più disparati racchiudendoli, una volta tritati, dentro ad una sfoglia di pasta fresca (avendo abbondanza di farina). Sotto il nome comune di “ravioli” compaiono già nel dodicesimo secolo, in un atto notarile, ed in seguito addirittura nel Decamerone di Boccaccio. La radice veritiera della storiella di cui sopra è la necessità di non sprecare niente propria della cucina “povera“.
Preparare la ricetta di agnolotti alla piemontese è un fatto più di tradizione che di arte culinaria, si tratta di un’idea capace da sola di creare l’atmosfera delle feste: in Piemonte agnolotti fa rima con Natale, occasioni di festività e regali. Nota anche una variante toscana: agnolotti alla fiorentina.