Olio di oliva italiano ed extravergine, le differenze
Olio di oliva italiano o extravergine? Sebbene entrambi siano frutto dell’Olea europea, la differenza è abissale. Conoscerla è il primo passo per acquisti mirati e per beneficiare dei prodotti di alta qualità, di cui l’Italia abbonda.
Per avere un’idea dei diversi livelli basti sapere che un extravergine è sempre il prodotto della prima spremitura delle olive e viene estratto con mezzi meccanici o fisici, mentre quello definito olio di oliva è una miscela di oli raffinati e vergini. Un preparato meno valido sia in termini di proprietà organolettiche, sia sotto il profilo nutrizionale, ma di grande utilità. È perfetto per friggere e per conservare alimenti sottolio.
Nella produzione, l’olio di sansa e quello di oliva con difetti propri di materie prime o lavorazioni scadenti vengono rettificati mediante la deacidificazione, per abbassarne il grado di acidità, e deodorazione, che elimina gli odori sgradevoli a una temperatura di 150 gradi. I lavaggi in acqua calda eliminano ogni residuo. Si ottiene così un olio incolore, inodore e insapore da miscelare al vergine ai fini della commercializzazione.