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Via alla rivoluzione dei prodotti a marchio Coop

Tra i prodotti di marca industriale e quelli dei discount arriva la grande carica dei prodotti a marchio Coop. Il colosso della Gdo italiana ha avviato un rivoluzionario riposizionamento sulla scena della distribuzione alimentare, con 5mila nuove referenze marcate private label a scaffale entro due anni.

Il valore dei prodotti a marchio Coop

Nato più di 70 anni fa, attualmente la quota del prodotto Coop si aggira intorno al 30% con un fatturato di circa 3 miliardi di euro, di cui il 40% della parte alimentare proviene da filiere a completa tracciabilità, un unicum in Italia’, spiega Coop.

L’obiettivo è innovare l’offerta del 50% e raddoppiare il fatturato dei prodotti a marchio Coop in 4 anni, fino a raggiungere i 6 mld di euro. (Complessivamente Coop ha un giro d’affari di 14,4 miliardi di euro frutto dell’operato di 79 cooperative di consumatori di cui 7 grandi).

Le prime novità

A partire da questo mese arrivano i primi nuovi assortimenti sui prodotti della prima colazione, tra i quali ben 57 varianti di caffè Coop. Seguono poi bevande alcoliche e analcoliche, pasta, primi piatti e condimenti. E via così per 5mila nuovi prodotti, tra riformulazioni, cambi di packaging e proposte finora inedite, negli oltre 1.100 punti vendita in 18 regioni.

L’innovazione in corso ricalca l’iniziativa di fine 2021, quando la linea di pomodori e derivati a marchio Coop è cresciuta da 22 a oltre 40 prodotti. Con una crescita delle vendite di -8% nei primi due mesi.

La stoffa del pioniere

La svolta di Coop è inedita in Europa. E conferma la cifra innovatrice dell’insegna testimoniata dalle tante scelte condotte con i prodotti a marchio.

L’offerta del biologico risale al 1999 (oggi la linea Vivi Verde conta mille referenze). E sempre per prima ha portato sul mercato prodotti concepiti nel rispetto dei diritti, della legalità, del benessere animale, della salute e dell’ambiente. L’eliminazione delle uova (di qualsiasi marca) da galline in gabbia nel 2010, per esempio, o il divieto di sessazione dei pulcini, i prodotti di origine animale da allevamenti senza uso di antibiotici.

Nuovi prodotti stessa filosofia

La rivoluzione in corso poggia sullo storico impegno di Coop e dei 6 caposaldi del prodotto a marchio: Bontà, Convenienza, Sicurezza, Etica, Ecologia e Trasparenza’, dichiarano i dirigenti.

Qualità e convenienza è un binomio prezioso in questa fase di iperinflazione e guerra. ‘È un baluardo per la difesa del potere di acquisto, con prodotti Coop che permettono alle famiglie di risparmiare il 25-30% rispetto alla marca industriale, garantendo qualità e nuove prestazioni’, spiega Marco Pedroni, presidente Coop Italia e Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori).

Un anno e mezzo di gestazione

La grande svolta di Coop è frutto di un anno e mezzo di lavoro. ‘Prende forza dalla valutazione di ciò che sta succedendo nel mondo della grande distribuzione italiana che si sta profondamente trasformando: i discount continuano a crescere e sfiorano quote del 20%, gli acquisti in promozione sono tornati a aumentare, negli ultimi 15 anni le marche hanno ceduto metà della loro quota di vendita. E in questo scenario così turbolento è arrivata prima la pandemia e ora la guerra. Noi ora stiamo guardando all’oggi ma anche al futuro’, dice Maura Latini, amministratrice delegata Coop Italia.

Chissà se ancora una volta Coop farà da apripista per gli altri operatori della Gdo.

Marta Strinati

Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".

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