HomeMercatiRelazione della Corte dei conti sull’AGEA diretta da Gabriele Papa Pagliardini. #VanghePulite

Relazione della Corte dei conti sull’AGEA diretta da Gabriele Papa Pagliardini. #VanghePulite

La Corte dei conti ha trasmesso a Camera e Senato la relazione 28.1.21 sull’operato di AGEA (Agenzia Generale per le Erogazioni in Agricoltura) – sotto la guida del direttore generale Gabriele Papa Pagliardini – nell’esercizio 2018. (1)

Le indagini eseguite dalla Sezione Controllo sugli Enti della Corte dei conti, sintetizzate in 102 pagine, rivelano gravi inefficienze e perdite nella gestione di finanziamenti europei. Oltre a lacune di bilancio, omissioni e ambiguità, anche in relazione ai compensi dirigenziali.

L’organo costituzionale di vigilanza dei bilanci pubblici ‘raccomanda l’adozione di misure – anche di tipo organizzativo e regolatorio – ritenute più efficaci allo scopo di evitare per il futuro il ripetersi del fenomeno’ di perdite nel bilancio dello Stato e altre ‘conseguenze pregiudizievoli conseguenti all’incapacità di spendere, nei tempi assegnati, i finanziamenti UE’.

PAC 2014-2020, le risorse per l’agricoltura in Italia

AGEA – nel proprio ruolo di organismo pagatore – gestisce l’intero procedimento di erogazione degli aiuti europei in agricoltura, dall’autorizzazione del pagamento alla contabilizzazione che vi fa seguito. Per un importo complessivo di € 52 miliardi, di cui 41,5 di fondi europei assegnati all’Italia in ambito della PAC (Politica Agricola Comune) 2014-2020. Di questi:

– 27 miliardi di euro in aiuti diretti (primo pilastro) sono messi a disposizione dal FEAGA (Fondo Europeo Agricolo di Garanzia),

– 20,9 miliardi per lo sviluppo rurale (secondo pilastro) sono stanziati al 50% dallo Stato italiano, al 50% dal FEARS (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale),
-4 miliardi di finanziamenti in ambito di OCM (Organizzazione Comune dei Mercati), su vino e frutta.

Aiuti diretti, un buco da 31 milioni di euro

Nell’esercizio 2018, a fronte di € 4,299 miliardi di euro erogati agli agricoltori italiani dagli organismi pagatori che afferiscono all’AGEA, la Commissione ha rimborsato all’Italia € 4,268 miliardi. Il disavanzo di € 31 milioni – che grava sul bilancio dello Stato e non è recuperabile – ‘deriva dalle rettifiche e correzioni finanziarie negative effettuate dalla Commissione a seguito di riscontrate carenze e irregolarità nei sistemi di gestione e controllo dei fondi comunitari stanziati per l’agricoltura italiana’.

‘Le motivazioni alla base dei suddetti definanziamenti a carico dello Stato italiano sono – per la maggior parte – dovute a carenza ovvero ad assenza di controllo e di vigilanza. (…) Per tutte le decisioni non si è proceduto al ricorso per l’annullamento presso il Tribunale dell’Unione europea, prestando, quindi, acquiescenza al definanziamento.’ (1)

Sviluppo rurale, bruciati 4 miliardi di euro

Sul fronte dello sviluppo rurale, ove pure AGEA dovrebbe coordinare i finanziamenti, i 10,444 miliardi di euro messi a disposizione nel FEASR (periodo 2014-2020) sono stati utilizzati solo in piccola parte. Al 31.12.18 l’Italia aveva utilizzato solo € 2,953 miliardi, al 31.12.20 € 6,276 miliardi. In pratica, 4,168 miliardi di euro che spettano agli agricoltori e allevatori italiani vengono dispersi a causa dell’incapacità e disorganizzazione dell’AGEA guidata da Gabriele Papa Pagliardini.

‘Le considerazioni svolte e i dati evidenziati in questo capitolo relativo alle funzioni AGEA nel settore UE evidenziano la necessità che l’Agenzia, per quanto di propria competenza, adotti misure organizzative e provvedimenti atti ad evitare il rischio di perdere i finanziamenti programmati.’

AGEA, frodi e irregolarità

L’Istituto Geografico Militare aveva sottoscritto con AGEA un accordo di collaborazione, affinché essa potesse disporre di immagini aeree per controllare, con estrema semplicità, i presupposti per l’erogazione di aiuti diretti in agricoltura. Mettendo così fine alle frodi su richieste di finanziamenti disaccoppiati (cioè erogati per il solo fatto di esercitare un’attività agricola, a prescindere dalla produttività) in relazione a particelle catastali non destinate all’uso agricolo. AGEA ha però omesso i doverosi controlli.

La relazione annuale 2019 della Corte dei conti sui ‘Rapporti finanziari con l’Unione europea e l’utilizzazione dei fondi europei’ ha rilevato un alto numero di irregolarità, 272 casi segnalate all’OLAF (European Anti-Fraud Office), per un importo complessivo di € 17,8 milioni. (2)

Aiuto alimentare, 36 milioni di euro neppure sollecitati

Le linee di intervento di AGEA in ambito nazionale agiscono su due fronti,

– aiuto alimentare ai Paesi in Via di Sviluppo (PVS) e a quelli dell’Europa centro orientale (PECO),

– sostegno a comparti del mercato agricolo e agroalimentare in situazioni contingenti.

Gli impegni assunti nella ‘Convenzione sull’aiuto alimentare’ (Londra, 1999) prevedono che l’Italia disponga aiuti alimentari a favore di PVS e PECO per 36 milioni di euro/anno. AGEA è incaricata di dare esecuzione a tali misure, mediante acquisto e redistribuzione di enormi quantitativi di derrate alimentari. ‘Nell’esercizio in esame’ però ‘AGEA ha dichiarato di non aver ricevuto finanziamenti per la finalità in argomento’, senza neppure sollecitarli come doveroso.

Sostegno nazionale, carenze e ritardi

Il sostegno ai comparti del mercato agroalimentare ha registrato, nel 2018, ‘una situazione di tendenziale stallo nella dinamica dei trasferimenti (impegni e pagamenti) delle risorse assegnate dallo Stato. In particolare, nel settore agricolo e agroalimentare, le assegnazioni statali – pari a circa 29,8 milioni – non risultano neppure impegnate al 31.12.2018. Mentre nel settore dell’Organizzazione comune di mercato dell’ortofrutta, sui residui al 1° gennaio 2018 non risulta effettuato alcun pagamento.

Soltanto nel settore “razionalizzazione e riconversione del settore bieticolo-saccarifero” si registra, nei trasferimenti, una percentuale di pagato al 31.12.18 sulle assegnazioni statali pari al 69 per cento. Dal confronto incrociato dei dati riportati nelle tabelle e quelli registrati nel rendiconto 2018 (…), si evidenzia una discrasia di 500 mila euro, tra il dato degli impegni riportato nella tabella (per euro 9,5 milioni) e il corrispondente dato riportato nel cap. 341 del rendiconto 2018 (per euro 9 milioni).
Fermo quanto sopra, la Corte rileva la necessità che vengano adottate le misure più opportune al fine di porre rimedio alla situazione di stallo come sopra riscontrata.’ (1)

Gabriele Papa Pagliardini, conflitti d’interesse e compensi fuorilegge

Gabriele Papa Pagliardini è stato nominato direttore generale di AGEA con decreto MiPAAF 19.2.16. Ed è stato riconfermato per altri tre anni con decreto 6.11.20 a firma dell’allora ministra Teresa Bellanova, senza badare ai suoi conflitti d’interessi – in odor di corruzione, come adombrato da 4 eurodeputati e 14 senatori italiani – con il cerchio magico di Coldiretti (3,4). Una situazione vieppiù critica in quanto la riforma introdotta con legge 135/12 (riconfermata con d.lgs. 74/18), con il pretesto di un ipotetico risparmio di spesa, ha concentrato nel DG i poteri di indirizzo politico prima attribuiti a un organismo collegiale (CdA).

Il monocrate di AGEA, come non bastasse, nel 2018 ha ricevuto 101 mila euro in più rispetto al tetto massimo sui compensi annui lordi di dirigente di prima fascia nel pubblico impiego. 320 anziché 219 mila euro, di cui € 61.246 euro in ‘rimborsi spese’ e soprattutto € 43.800 quale ‘premio di produzione’ auto-certificato. La Corte dei conti segnala quindi che ‘in merito ai presupposti in base ai quali viene riconosciuta la parte di compenso legata ai risultati, va rilevata l’assenza di misure di controllo e validazione equiparabili a quelle previste nell’ambito del pubblico impiego’.

Stipendi d’oro

La parodia di AGEA potrebbe richiamare il Marchese del Grillo di Mario Monicelli (1981), con magistrale interpretazione di Alberto Sordi. I contadini e gli allevatori, fuori dei palazzo, ad ammazzarsi di fatiche da prima dell’alba a dopo il tramonto per campare di stenti. I dirigenti di palazzo AGEA, nel bruciare per inedia i 4 miliardi di euro destinati al volgo, si concedono invece il lusso di retribuzioni straordinarie per i risultati non raggiunti.

‘La retribuzione di risultato rappresenta il 43 per cento del totale ‘costo’ 2018 personale dirigente e il 191 per cento del costo della retribuzione ordinaria.’

16,1 milioni di euro sono stati impiegati nel 2018 per il personale, di cui 2 destinati al personale dirigente di seconda fascia (13 unità) e 14,1 al personale non dirigente (199 unità). Al popolo, pigne secche.

Contenzioso senza accantonamenti

1,088 miliardi di euro erano in gioco, in esercizio 2018, nei 9314 contenziosi trascinati da AGEA. Con un tasso storico medio di soccombenza pari al 50%. Nel solo 2018 l’agenzia ha perso 86 delle 157 cause definite in quell’anno, con € 7,6 milioni di perdite oltre a € 1,5 milioni da versare in spese legali e interessi.

I dati sono parziali, denuncia la Corte. Nonostante i solleciti della magistratura contabile, Agea ha omesso di informare l’ente di vigilanza sul contenzioso relativo a contratti, personale, fisco, etc. Il contenzioso da definire costerà ad AGEA almeno 44,3 milioni di euro. E ‘tali “rischi di soccombenza” non sono stati valorizzati nella situazione amministrativa dell’Ente, che non riporta alcun fondo di accantonamento nel risultato di amministrazione’. (1)

Disavanzo a spese dei cittadini, lacune di bilancio

Nel 2019 AGEA è riuscita a concludere il piano di rientro dal disavanzo, ammonisce la Corte dei conti, solo grazie a 14,9 milioni di euro in risorse aggiuntive erogate dallo Stato, vale a dire dai contribuenti italiani. Ma ancor più gravi sono le anomalie e violazioni di legge nella gestione del bilancio di AGEA:

– sovrastima degli avanzi in bilancio, in violazione della normativa in materia di contabilità,

– ritardi sistematici nelle approvazioni di conti consuntivi e bilanci di previsione (anche negli esercizi 2019 e 2020), documenti essenziali per qualsivoglia programmazione economica.

Omissione di atti d’ufficio

La cattiva gestione mina alla radice i principi a cardine delle norme contabili (annualità, chiarezza, veridicità e attendibilità). E si aggiunge alla persistente omissione di atti d’ufficio relativi all’organizzazione, poiché Gabriele Papa Pagliardini in 5 anni di autocrazia ancora non ha adottato:

– un sistema di contabilità economico-analitica, né

– un sistema di controllo di gestione (entrambi prescritti da DPR 97/2003), né ha approvato

– un Regolamento di amministrazione e contabilità dell’Ente aggiornato alle norme vigenti.

Spoil system, #VanghePulite

Stefano Patuanelli – neo-ministro alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali – dovrebbe esercitare al più presto lo spoil system per rimuovere Gabriele Papa Pagliardini dall’immeritato incarico. Avviare un procedimento disciplinare e un’azione civile per il risarcimento dei danni da egli arrecati alla pubblica amministrazione, come già acclarati nella relazione della Corte dei Conti.

#VanghePulite, se non ora quando?

Dario Dongo e Giulia Orsi

Note

(1)  Corte dei Conti, Determinazione del 28.01.21, n. 10, Sezione del controllo sugli enti, Determinazione e relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) 2018, pubblicata il 10.02.2021, Relatore Primo Referendario Vanessa Pinto. https://www.corteconti.it/Download?id=985feb57-b92e-46f1-9e41-9cbd106ca044

(2)  Corte dei Conti, Deliberazione del 20.12.19 n. 16, Sezione di controllo per gli affari comunitari e internazionali, Relazione annuale al Parlamento 2019 sui rapporti finanziari con l’Unione europea e l’utilizzazione dei Fondi europei, pubblicata il 30.12.19, https://www.corteconti.it/Download?id=7d88336e-1125-487a-988b-f6b6bf8120a3

(3)  Dario Dongo, Conflitto d’interessi AGEA – Pagliardini – Coldiretti, interrogazioni al Parlamento europeo, GIFT (Great Italian Food Trade). 30.01.2021 https://www.greatitalianfoodtrade.it/idee/conflitto-d-interessi-agea-pagliardini-coldiretti-interrogazioni-al-parlamento-europeo

(4) Dario Dongo, Coldiretti, Federconsorzi 2 e il direttore di AGEA. Interrogazione al Senato, GIFT (Great Italian Food Trade). 08.01.2021, https://www.greatitalianfoodtrade.it/mercati/coldiretti-federconsorzi-2-e-il-direttore-di-agea-interrogazione-al-senato

Articoli correlati

Articoli recenti

Commenti recenti