Il 31.3.22 la Commissione europea ha bocciato come ‘insufficiente’ il Piano Strategico Nazionale (PSN) per l’attuazione in Italia della nuova PAC. (1) La riforma della Politica Agricola Comune – già oggetto di vivaci critiche per la scarsità di supporto alla transizione ecologica (2) – è stata declinata ancor peggio dal MiPAAF.
Il Commissario Janusz Wojciechowski ha chiesto perciò al governo italiano di consultare tutte le parti interessate – anziché limitarsi a seguire gli ordini del cerchio magico di Coldiretti, leggasi tra le righe (3) – e sottoporre il PSN a una revisione sostanziale, che deve estendersi alle misure previste dal PNRR. #VanghePulite.
1) Piano Strategico Nazionale PAC, bocciatura a Bruxelles
Il Piano Strategico Nazionale (PSN) di attuazione della nuova PAC, inviato dal MiPAAF alla Commissione europea, è stato valutato inidoneo a raggiungere gli obiettivi comuni. Per una serie di carenze già denunciate, nella gran parte, dall’Associazione Rurale Italiana (ARI). In occasione delle sue comunicazioni al tavolo di partenariato, nonché in una nota inviata al Commissario europeo. (4)
2) INIQUITÀ SOCIALE E OPACITÀ
2.1) Ripartizione delle risorse finanziarie
Le critiche più severe attengono alla ripartizione delle risorse finanziarie:
– carenza di contributi per i piccoli produttori e l’agricoltura contadina,
– difetto di risorse specifiche per le zone svantaggiate,
– scarsa convergenza per riequilibrare l’ingiusta ripartizione dei contributi tra tutti gli aventi diritto,
– scarsa trasparenza delle modalità con cui si propone di applicare il sostegno al reddito,
– scarsa efficacia delle misure proposte per l’aiuto ai giovani,
– poca chiarezza nelle cifre, in termini generali.
2.2) Condizionalità sociale e caporalato
La condizionalità sociale – vale a dire l’idoneità a ricevere sussidi pubblici solo rispettando i diritti fondamentali – da attivare già a decorrere dall’1.1.23, secondo il Commissario europeo per l’Agricoltura è a sua volta del tutto inadeguata nella proposizione del governo italiano.
‘Considerato il tasso molto elevato di irregolarità (oltre il 55 %) riscontrato nel settore agricolo italiano in questo campo, è essenziale affrontare la questione per garantire la stabilità economica, la competitività e la sostenibilità sociale delle aziende agricole italiane.‘ (1)
3) TRANSIZIONE ECOLOGICA FALSATA
La ‘transizione ecologica’ Coldiretta è falsata a servizio di settori che non hanno nulla a che fare con l’agricoltura, come chi scrive ha già denunciato nei commenti al PNRR. (3) Il Commissario europeo per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale rincara la dose. #VanghePulite.
3.1) Misure ambientali inidonee
Le misure ambientali definite dal MiPAAF sono inidonee, secondo la Commissione europea:
– le misure proposte sono incerte, indefinite e carenti nelle aree cruciali. Dalla protezione dei suoli e degli impollinatori, la biodiversità e la rotazione delle colture, gli ecoschemi, i pascoli e la resistenza agli antimicrobici, etc,
– gli obiettivi sono privi di indicatori di risultato, oltreché poco ambiziosi. Quando non del tutto inutili allo scopo (mais per foraggio e per granella, animali per ettaro, potatura e bruciatura delle potature degli ulivi), come pure già segnalato da molte organizzazioni ambientaliste,
– il ‘parco agrisolare’ a cui è dedicata la gran parte dei fondi destinati dal PNRR alla ‘agricoltura sostenibile’ (€1,5 su €2,8 mld. V. nota 3) è a sua volta problematico ‘in quanto la sua effettiva fattibilità ed efficacia devono ancora essere verificate, anche in termini di potenziali impatti negativi sull’uso del suolo e sulla produttività’.
3.2) Acque irrigue, lo sperpero incontrollato
‘L’Italia è invitata a fornire maggiori dettagli sugli interventi per la gestione delle risorse idriche, compresi i risultati attesi in termini di riduzione della pressione sull’acqua e di conseguimento degli obiettivi della direttiva quadro sulle acque entro il 2027, spiegando la coerenza con il piano di gestione dei bacini idrografici disponibile più recente. Un sostegno che comporta un aumento delle superfici irrigue non può essere considerato una misura di adattamento.
Si raccomanda all’Italia di rafforzare le misure connesse alla riduzione del consumo idrico e di sostenere le misure di ritenzione naturale dell’acqua e di riutilizzo dell’acqua pertinenti e in linea con la direttiva quadro sulle acque, con il regolamento (UE) 2020/741 e con i pertinenti collegamenti con la direttiva 91/271/CEE. I contributi provenienti da altri fondi dovrebbero essere descritti in dettaglio’ (1,5).
4) BIOSICUREZZA
La peste suina africana rischia di mettere in crisi sia le filiere strategiche dei prosciutti DOP, sia le centinaia di piccoli allevamenti appenninici il cui modus operandi è improntato alla grande qualità su piccola scala. Si dovrebbero sviluppare protocolli di biosicurezza garantiti da blockchain, come chi scrive ha a suo tempo proposto, anziché limitarsi a tirare la coperta corta della ‘regionalizzazione’. (6)
‘Considerati i recenti casi di peste suina africana nell’Italia settentrionale, l’Italia è invitata a prendere in considerazione la possibilità di inserire un intervento mirato per limitare la diffusione della malattia e migliorare la biosicurezza delle aziende suinicole, servizi di consulenza mirati o condivisione delle conoscenze e gestione dei rischi.’
5) Priorità europee in agricoltura
5.1) PAC, Farm to Fork
Le priorità UE sulla Politica Agricola Comune (reg. UE 2021/2115) devono purtroppo fare i conti con il conflitto in Ucraina e la war economy (7,8). Il Commissario Janusz Wojciechowski sottolinea peraltro come la food security (sicurezza degli approvvigionamenti alimentari) debba venire garantita attraverso l’ecoagricoltura e la riduzione degli input in agricoltura.
La strategia UE Farm to Fork si ripropone dunque come via da seguire per la resilienza delle filiere e ‘un approvvigionamento alimentare sufficiente a prezzi accessibili per tutti i cittadini in qualsiasi situazione, mentre si opera la transizione verso sistemi alimentari sostenibili.’ Come gli oltre 400 scienziati riuniti dal Potsdam Institute for Climate Impact Research avevano suggerito. (9)
5.2) Resilienza
Resilienza è la parola chiave, nelle premesse della censura europea al fumoso PSN italico. ‘In tale contesto, e nell’ambito della crisi climatica e della biodiversità, gli Stati membri dovrebbero rivedere i loro piani strategici della PAC per sfruttare tutte le opportunità di:
– rafforzare la resilienza del settore agricolo dell’UE,
– ridurre la dipendenza dai fertilizzanti sintetici e aumentare la produzione di energia rinnovabile senza compromettere la produzione alimentare, e
– trasformarne la capacità produttiva in linea con metodi di produzione più sostenibili.
Questo comporta, fra l’altro, azioni volte a sostenere il sequestro del carbonio nei suoli agricoli, sostenere le pratiche agroecologiche, promuovere la produzione sostenibile e l’uso di biogas, migliorare l’efficienza energetica, estendere l’uso dell’agricoltura di precisione, potenziare la produzione di colture proteiche e diffondere l’applicazione più ampia possibile delle migliori pratiche tramite il trasferimento di conoscenze.‘ (1)
6) Conclusioni provvisorie. #VanghePulite
Il governo italiano – a seguito delle osservazioni sopra accennate – dovrà fornire alla Commissione europea tutte le informazioni supplementari necessarie e ‘rivedere il contenuto del piano strategico della PAC’ (ai sensi del reg. UE 2021/2115, articolo 118.3).
‘La Commissione invita l’Italia a garantire l’istituzione di un partenariato ben funzionante e un dialogo continuo con tutti i portatori di interessi nella fase di attuazione’.
La vergogna italica è sotto gli occhi di tutti ma nessuno interviene per risolverla. Un gruppo di potere – da chi scrive definito ‘il cerchio magico di Coldiretti’ – in Italia comanda le politiche agroalimentari a proprio primario vantaggio. Senza spiragli per la governance democratica, il bene comune, la giustizia. (10) Fino a quando?
#VanghePulite
Dario Dongo
Note
(1) Commissione europea. Osservazioni sul piano strategico della PAC presentato dall’Italia. Ares(2022)2416762. 31.3.22, https://bit.ly/3JwQtdE
(2) Marta Strinati. PAC post-2022, il fallimento della transizione ecologica in agricoltura. GIFT (Great Italian Food Trade). 24.11.21, https://www.greatitalianfoodtrade.it/mercati/pac-post-2022-il-fallimento-della-transizione-ecologica-in-agricoltura
(3) Dario Dongo. Piano di azione nazionale pesticidi, agricoltura sostenibile e PNRR. #VanghePulite. GIFT (Great Italian Food Trade). 4.2.22, https://www.greatitalianfoodtrade.it/sicurezza/piano-di-azione-nazionale-pesticidi-agricoltura-sostenibile-e-pnrr-vanghepulite
(4) Assorurale. La PAC in salsa italiana: alla Commissione europea non piace. E neanche a noi. Comunicato stampa 11.4.21. https://www.assorurale.it/wp-content/uploads/2022/04/2022-04-11-CS-PSN-e-commenti-CE.pdf
(5) Dario Dongo, Giulia Torre. Acque reflue in agricoltura, salute pubblica e sicurezza alimentare. Le regole UE e il disastro italiano. GIFT (Great Italian Food Trade). 2.3.22, https://www.greatitalianfoodtrade.it/sicurezza/acque-reflue-in-agricoltura-salute-pubblica-e-sicurezza-alimentare-le-regole-ue-e-il-disastro-italiano
(6) V. ultimo paragrafo articolo Dario Dongo. Peste suina africana, primi divieti all’export per i salumi Made in Italy. GIFT (Great Italian Food Trade). 17.1.22, https://www.greatitalianfoodtrade.it/mercati/peste-suina-africana-primi-divieti-all-export-per-i-salumi-made-in-italy
(7) Dario Dongo. Food security, tesi e antitesi del Parlamento europeo. GIFT (Great Italian Food Trade). 27.3.22, https://www.greatitalianfoodtrade.it/idee/food-security-tesi-e-antitesi-del-parlamento-europeo
(8) Dario Dongo, Maria Rosaria Raspanti. War economy. Aiuti di Stato nel settore agroalimentare, fondo europeo per la pesca, record dei prezzi alimentari. GIFT (Great Italian Food Trade). 8.4.22, https://www.greatitalianfoodtrade.it/mercati/war-economy-aiuti-di-stato-nel-settore-agroalimentare-fondo-europeo-per-la-pesca-record-dei-prezzi-alimentari
(9) Dario Dongo. Da Farm to Fork a Farm to War, l’appello della scienza per una strategia alimentare resiliente. GIFT (Great Italian Food Trade). 22.3.22, https://www.greatitalianfoodtrade.it/idee/da-farm-to-fork-a-farm-to-war-l-appello-della-scienza-per-una-strategia-alimentare-resiliente
(10) Esemplare da ultimo è la negazione, da parte del Consiglio di Stato, del conflitto d’interessi del direttore generale di AGEA invece affermata proprio dal Commissario europeo Janusz Wojciechowski. Si veda l’articolo di Dario Dongo. CAA, il Consiglio di Stato boccia i liberi professionisti. #VanghePulite. GIFT (Great Italian Food Trade). 1.4.22, https://www.greatitalianfoodtrade.it/idee/caa-il-consiglio-di-stato-boccia-i-liberi-professionisti-vanghepulite
Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.