L’8.3.19 il Consorzio di tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP ha segnalato la presenza al ‘Foodex’ – la più importante fiera agroalimentare in Giappone – di una pasta filata di latte vaccino a marchio ‘MuMu Mozzarella Tokyo Dop’. O’ miracolo campano?
‘MuMu Mozzarella Tokyo Dop’, il lamento del giorno dopo
Le prime segnalazioni dal Giappone sulla ‘Tokyo Dop’, secondo alcune voci, erano già apparse sul sito Authentico, la app gratuita che aiuta i consumatori a scoprire se i prodotti sono davvero Made in Italy, mediante scansione dei codici a barre sulle etichette di ogni confezione a scaffale.
Il Consorzio di tutela a sua volta, ‘nell’ambito dell’attività di monitoraggio’, ha identificato nel quartiere di Shibuya della capitale giapponese il caseificio da cui provengono le paste filate di latte vaccino marchio ‘MuMu’, vendute anche in alcuni ristoranti giapponesi a insegna italiana.
‘L’utilizzo dell’acronimo Dop insieme al termine Mozzarella e ai riferimenti alla bufala nonché i richiami diretti alla denominazione Mozzarella di Bufala Campana risultano chiaramente in contrasto con la normativa di settore’, lamenta il direttore del Consorzio, Pier Maria Saccani. Il quale si è subito rivolto al MiPAAFT, che a sua volta ha segnalato la vicenda alla Commissione europea. Con aspettative tutto sommato misere.
Bene avrebbe fatto, il Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana DOP, a considerare i pericoli da noi esposti sul tradimento delle ‘Geographical Indication’ (GIs) europee – e segnatamente di quelle italiane, che ne rappresentano l’85% circa – da parte delle Istituzioni europee, nell’Accordo JEFTA (‘Japan-EU Free Trade Agreement’).
È dunque tardi per lamentare la carenza di tutele delle nostre GIs (299 tra DOP, IGP e STG, 523 vini DOC e DOCG) nei trattati tossici che la Commissione guidata da Jean-Claude Juncker si è affannata a negoziare e concludere fino all’ultimo minuto. (1) Bisogna invece:
– adoperarsi per prevenire le recidive, (2)
– pretendere che gli Stati membri UE impediscano l’immissione di DOP e IGP contraffatte nel Mercato interno,
– attribuire identità digitale alle GIs italiane. Diffondere la conoscenza sui prodotti autentici per ostacolare le contraffazioni.
‘MuMu Mozzarella Tokyo Dop’, o’ miracolo campano
Basta un giro sul web per apprendere che la ‘MuMu Mozzarella Tokyo Dop’, realizzata in due caseifici di Tokyo, deriva da una collaborazione con la Latteria del Curatino. Un’impresa di Bellizzi (Salerno), che risulta collegata a:
– Caseificio Podere dei Leoni di Nocera Inferiore (SA), associato al Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP,
– Comat, gruppo industriale leader nella produzione di macchinari per l’industria lattiero-casearia. (3)
Combinazione, il sito internet del Caseificio Podere dei Leoni accoglie i visitatori con lo stesso video che si trova sul portale di ‘MuMu Mozzarella Tokyo Dop’. A sua volta Comat – la cui sede dichiarata sul web coincide con quella di Latteria del Curatino – realizza e vende in tutto il mondo macchinari, anche compatti, per produrre mozzarelle. (4)
Senza scomodare le diplomazie né disperdere risorse in onerose missioni inter-continentali, i produttori di bufale potrebbero dunque risolvere a casa propria una vicenda che sembra essere tutta campana. Si sforzassero almeno, in questa commedia di Pulcinella, a vendere cagliate Made in Italy da latte italiano Authentico (!).
Dario Dongo
Note
(1) L’ultimo accordo di libero scambio e ‘protezione degli investimenti’, tra l’UE e Singapore, è stato approvato a larga maggioranza dal Parlamento europeo proprio il 13.2.19
(2) Il 12.3.19 l’Assemblea di Strasburgo ha rigettato una proposta di risoluzione per la ripresa dei negoziati UE-USA sul TTIP (v. https://www.euractiv.com/section/economy-jobs/news/parliament-rejects-opening-trade-talks-with-trump/). Procedono invece i negoziati con l’Indonesia,
(3) V. articolo Secolo XIX, 5.12.16, su http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2016/12/05/AShN0OQF-produce_mozzarella_italiana.shtml
(4) Seguendo il giro dei Clienti di MuMu, dal ristorante ‘Pacioccone’ – che a sua volta dispone di un mini caseificio interno – si arriva poi al gruppo Quals Ristorante (Quorus), ‘fondato nel 1993 per diffondere la vera cultura alimentare italiana’ nella città di Joetsu (Niigata). Ed è lo stesso gruppo, proprietario di 6 ristoranti nippo-italiani, a gestire ‘MuMu‘ dal giugno 2018.
Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.